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lunedì 14 marzo 2016

distruggere l’Agricoltura delle nazioni europee, un obbiettivo dell'elite mondialista




nota personale.

Uno degli obbiettivi che l'elite ebraica si è prefissata nei loro criminali piani, per avanzare il loro dominio sui popoli, è la distruzione dell'agricoltura e dei settori legati ad esso. La maggior parte delle persone hanno perso ogni cognizione di realtà, e non riescono a capire che ogni cosa che essi mangiano proviene dalla terra e dalla natura stessa di cui hanno perso ogni contatto. Diciamo questo perchè se avessero capito cosa si prospetta quando l'agricoltura sarà distrutta e quella che resterà sarà in mano di poche multinazionali controllate dalla cricca finanziaria, quello che si prospetta è la fame e la miseria, una miseria che mai ha visto l'umanità, almeno in quelle zone ricche e fertili,di cui gli antichi nella loro immensa saggezza avevano scelto per insediarsi, e le difendevano con la vita stessa se necessario, loro non avrebbero mai permesso che i vili compissero scempi di quello che è l'unico vero nutrimento per ogni essere vivente, ne tanto meno se lo scempio era stato attuato per legge; gli antichi avrebbero seppellito vivi sia chi attuava questo disastro che chi aveva fatto della distruzione una legge; ma appunto questi sono tempi buii, gli ultimi tempi di questo ultimo uomo.



L'agricoltura dovrebbe essere il caposaldo di ogni nazione, dovrebbe essere tutelata da ogni uomo e governante,perchè li risiede il benessere e nutrimento di un popolo.
Non a caso il settore primario vede proprio l'agricoltura e l'allevamento,  queste sono le basi di ogni governance; 
Le elite finanziarie distruggendo l'agricoltura, e rimpiazzandola con i frutti amari delle sementi transgenici, si assicureranno il controllo del cibo,di cosa si dovrà mangiare e quindi il dominio dei popoli; a questo si aggiunga l'irrorazione chimica dei cieli con agenti chimici e tossici che avviene da anni, l'inquinamento industriale ( e radioattivo) quotidiano del territorio, che dietro il paravento del profitto dei soliti imbecilli, nasconde in realtà la distruzione dell'ambiente e delle persone, e per questo agevolato dagli stessi stati sotto il loro giogo.

In questo quadro possiamo annoverare tutte le varie leggi del parlamento europeo che dal suo inizio stanno sgretolando e portando al collasso le ultime aziende agricole ( in cui la crisi economica, creta a tavolino dai banchieri usurai mondialisti ha dato il colpo di grazia) rimaste in Italia e negli altri stati europei. Dalla follia delle quote latte, all'imposizione degli OGM, alla distruzione degli ulivi in Puglia, alle scellerate politiche sull'olio italiano, questi sono solo dei tasselli impazziti se visti singolarmente,ma che rivelano se riuniti,  un unico progetto,una volontà di distruzione dei nostri popoli e di schiavitù per chi verrà dopo.
Non possiamo più rimanere inermi di fronte a questo scempio, unirsi e opporsi con forza e con la forza è l'unica speranza rimasta, l'alternativa sarà morire lentamente, e a questa alternativa noi preferiamo morire in combattimento,ognuno decida il suo destino prima che sia deciso da altri.

Siamo vicini al punto di rottura, e quando si spezzerà i demoni arriveranno nella notte e non avranno pietà di nessuno. 

white wolf




Dopo gli ultimi provvedimenti dell’Unione Europea, votati anche dai parlamentari italiani del PD a Strasburgo, si profila il disastro della agricoltura italiana, una volta considerata produzione d’eccellenza.

Con il via libera, arrivato dalla UE in questi giorni, all’importazione agevolata di 70 mila tonnellate di oliod’oliva provenienti dalla Tunisia per i prossimi due anni, si profila una difficile prospettiva per la produzione nazionale, già in statto di crisi.


I politici italiani che hanno votato a favore del provvedimento  sono stati:  Gianni Pittella, David Sassoli, Cecile Kyenge e Sergio Cofferati, qualche altro (dalla Bonafè alla Picerno) ha fatto il furbo per non esporsi, ben sapendo che il provvedimento avrebbe comunque avuto la maggioranza. Vedi:  

Così muore l’olio italiano.

Le pesanti difficoltà economiche del settore agricolo italiano non mancherano di avere forti ripercussioni sull’economia nazionale, sull’occupazione e sull’ambiente. Le varie associazioni di categoria hanno espresso in questi giorni la grande insoddisfazione per Il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, ha parlato di una vera e propria inondazione di olio straniero che l’Italia dovrà subire, mostrandosi seriamente preoccupato per il nostro made in italy agroalimentare. L’unica via percorribile è quella di rafforzare i controlli e stringere le maglie della legislatura per evitare frodi e inganni, per far emergere il vero prodotto italiano ma il disastro è ormai alle porte.




I produttori italiani rischiano di essere messi fuori mercato dalla concorrenza della Tunisia e di altri paesi delnord Africa dove i costi sono meno di un terzo di quelli italiani e non esiste il livello di imposizione fiscale e di adempimenti burocratici obbligatori in Italia per le imporese agricole.

Tuttavia le brutte notizie non sono solo quelle per i produttori di olio : l’accordo UE-Marocco, sostenuto anche dall’Alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri, Federica Mogherini, metterà in ginocchio la produzione di agrumi della Sicilia, soprattutto nella coltivazione delle arance. Nonostante la sentenza della Corte di Giustizia Europea, infatti, l’accordo commerciale agricolo resterà in vigore.

Proprio pochi giorni fa Confagricoltura aveva scritto all’Alto rappresentante della UE Federica Mogherini e ai Commissari europei per il Commercio Malstroem e dell’Agricoltura Hogan, nonché agli europarlamentari italiani interessati alla materia per chiedere alla Commissione di cogliere l’occasione di questa sentenza per operare una revisione sostanziale di questo accordo, ma anche di tutte le altre concessioni accordate ai Paesi Terzi che hanno innegabili riflessi su molti comparti chiave della nostra agricoltura. Basti pensare agli agrumi che attraversano oggi una congiuntura di mercato particolarmente negativa ed all’olio di oliva, solo per citare due comparti.
Nessuno si è fatto vivo per prendere in esame le esigenze dei produttori italiani e quanto meno per rispondere alle interpellanze.

Si capisce che i rappresentanti politici italiani sono molto interessati alle normative sulle coppie gay e sui diritti dei migranti ma le esigenze ed i diritti alla sussistenza dei piccoli produttori italiani e dei lavoratori del settore agricolo non sono all’attenione di nessuno.


Problemi loro, se non c’è lavoro e siete alla disperazione, se vi arrivano anche le cartelle di Equitalia, potete anche emigrare, visto che sulle terre agricole del sud, con l’ondata dei migranti, arriverà la nuova mano d’opera di riserva africana assieme alle multinazionali per lo sfruttamento del lavoro e delle terre. Non è uno scherzo ma è la sostanza del discorso fatto dalla Presidente della Camera laura Boldrini recatasi in Sicilia.

Vedi l’articolo sottostante di Giulio Ambrosetti, tratto da “i nuovi vespri.it”.

 L’inutile passerella della signora Boldrini a Palermo, tra retorica e demagogia

di Giulio Ambrosetti

Boldrini a Palermo


Qualcuno dovrebbe spiegare alla presidente della Camera dei deputati – eletta in Sicilia grazie al Porcellum – che i giovani Siciliani non “scelgono di lavorare o studiare all’estero”. I giovani Siciliani, egregia signora Boldrini, sono costretti ad emigrare perché in Sicilia manca il lavoro. E il lavoro manca perché il Governo nazionale deruba sistematicamente le nostre risorse. Questo grazie agli ‘ascari’ che governano la nostra Isola e grazie anche ai parlamentari nazionali eletti in Sicilia come lei che non alzano un dito per difendere la nostra terra.

Allora, vediamo se abbiamo capito: lo Stato taglia le risorse finanziarie della Regione siciliana e dei Comuni. I Siciliani ricevono meno servizi dalla Regione e debbono pagare tasse comunali sempre più salate. In questo scenario è normale che la nostra Isola sia la Regione italiana nella quale il lavoro resta un miraggio. Il dato ufficiale lo fornisce l’Eurostat Regional Yearbook 2015 dove si legge che, in Sicilia, il tasso di occupazione delle persone di età compresa tra i 20 e i 64 anni (42,4% nel 2014) è il più basso di tutte le Regioni europee. In pratica, siamo trenta punti sotto (trenta punti!) Bolzano, la città italiana con il più alto tasso di occupazione: 76,1%. Dopo di che, oggi, si presenta a Palermo la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, regalandoci il seguente discorso:
“Siamo un Paese che invecchia mentre aumenta il numero di giovani che decide di lavorare o studiare all’estero. Se non si invertirà questa tendenza è stato calcolato che per garantire una popolazione di 66 milioni di italiani, il nostro Paese dovrà consentire l’accesso ogni anno a 300-400 mila migranti, altrimenti la popolazione italiana scenderà al di sotto dei 45 milioni”.

Qualcuno dovrebbe spiegare alla signora Boldrini – fatta eleggere in Sicilia, grazie al Porcellum, dai signori di Sel – che i giovani siciliani non “scelgono di lavorare o studiare all’estero”. I giovani Siciliani, egregia signora Boldrini, sono costretti ad emigrare perché in Sicilia manca il lavoro. E sa perché manca il lavoro, eminente presidentessa della Camera dei deputati? Perché lo Stato, ormai da più di un decennio, non investe nel Sud i fondi ordinari, come ripetutamente denunciato dalla SVIMEZ. Perché nel 2015 – lei da presidente dell’assemblea di Montecitorio dovrebbe saperlo – il Governo Renzi ha scippato 12 miliardi di Euro al Mezzogiorno e li ha dirottati per oltre il 90% alle imprese del Centro Nord Italia con il Jobs Act dimostratosi fallimentare.

Non solo, presidente Boldrini, lo Stato ci nega i fondi ordinari, ma ci ruba anche i fondi PAC (che in maggioranza sono fondi europei destinati alle Regioni ad Obiettivo Convergenza) per ottenere, alla fine un miserabile aumento dell’occupazione del 0,00, millantato come grande vittoria, tra il ridicolo e il grottesco, dall’ISTAT.

La Sicilia, poi, signora Boldrini, mentre lei occupa lo scranno di presidente della Camera dei deputati ha subito lo scippo di 915 milioni di Euro nel 2013, di un miliardo e 400 milioni di Euro circa nel 2014, di un miliardo e 250 milioni di Euro circa nel 2015 e di un miliardo e 260 milioni di Euro quest’anno. Più tutte le entrate che, a norma di Statuto, spettano alla Regione, ma che il Governo Renzi ha incamerato, dall’IVA all’IRPEF.

Poi arriva lei e ci viene a dire che siccome i giovani “scelgono” di lavorare all’estero, noi siciliani possiamo anche essere sostituiti dai migranti. Ci penseranno loro a prendere il posto di chi sarà costretto a lasciare la Sicilia.

Cosa sarebbe, questo, presidente Boldrini, il progetto politico per la Sicilia della Sinistra Italiana di Stefano Fassina e Alfredo D’Attorre, i due ‘geni’ che hanno intruppato nel loro partito – che visto dalla Sicilia sembra fallito ancor prima di nascere – lei, Sel e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando con tutte le sue clientele?

Sa, presidente Boldrini, perché la Sicilia è diventata l’ultima delle colonie italiane? Perché la nostra Regione è governata dagli ‘ascari’ e perché a Roma i Siciliani sono rappresentati anche da personaggi come lei: ovvero da parlamentari nazionali che, in questi anni, non hanno alzato un dito per difendere la nostra Regione dagli scippi del Governo nazionale.

Quanto alla solidarietà verso i migranti, egregia presidente Boldrini, questa è il frutto della nostra civiltà. Più che le sue parole, la Sicilia avrebbe bisogno di risorse, dal momento che sono state le nostre città, le nostre strutture sanitarie e tutta la popolazione siciliana a dare ospitalità ai migranti.
Ciò posto, se quella vista oggi a Palermo è la sinistra alternativa al PD di Renzi, beh, c’è veramente da ridere!



Fonte: I Nuovi Vespri.it


Tratto da: Controinformazione

10 commenti:

  1. L'articolo, purtroppo, è di una veridicità..spaventosamente vera e comprovabile! Ma il punto, almeno per me (ma non credo di essere il solo) è un altro: come ci ribelliamo nella pratica, già ridotti allo stremo ( e mi riferisco all'esssere già stato scippato del proprio lavoro, conseguito dopo laurea e praticantato pagati salati e dopo 15 anni di onorata professione!), in che maniera e con quali mezzi? La mia non è una domanda nè polemica nè tantomeno ipocrita, visto che chi scrive condivide tutte le posizioni, in tutti gli argomenti trattati, del blogger che da voce a questo spazio. Un abbraccio Lucio Astarti

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  2. lucio non sei il solo, a me hanno scippato le speranze giorno dopo giorno e adesso che sono sulla via del tramonto non resta che amarezza per uno Stato traditore. Avete idea di quanta terra incolta c'è in italia ? moltissimi proprietari la tengono ferma perchè è prmai anti economico coltivarla e tutto questo perchè come per la famiglia NON ESISTE una politica interna degna di questo nome. l'agricoltura da sola con la tecnologia che c'è ora permetterebbe con poche leggi pensate bene e qualche minimo contributo sul fronte del lavoro dipendente e sul fronte di minimi sgravi fiscali una quantità di occupazione tale da ridurre drasticamente i problemi economici giovanili. di mio ritenterò dopo le pesantissime aggressioni a rimettere in piedi il mio progetto di produzione di cibo di qualità e di energia pulita e stavolta non mi fermano nemmeno con le bombe

    jj

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  3. Ai tempi del Duce , con l'autarchia indotta , tutta la terra produceva e , come mi spiego' un 'anziano agronomo , si sperimentava per il meglio e non per l'aridita'...provate a ricordare quante qualita' di grano , dopo laguerra , sono state distrutte e disincentivate e capirete da soli l'arcano?

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  4. Esattamente, in quei tempi non solo l'agricoltura era ai massimi livelli, ma vogliamo parlare delle pensioni,le leggi a difesa dei lavoratori,gli incentivi agli studi, le case al popolo, le bonifiche,le grandi opere di architettura, interi quartieri portati a nuovo, il lavoro come collaborazione, le leggi contro le banche usuraie, la difesa dei veri diritti delle persone, l'assistenza pubblica sanitaria, e molto altro. Se la gente facesse un confronto con i dati reali non la propaganda capirebbe dove stava e dove sta andando adesso, la loro democrazia plutocratica li sta divorando senza pietà, tutti i diritti che aveva in quegli anni gli è lì stanno togliendo oltre che portando alla disperazione, allora dove è la tirannia forse in questa democrazia? Nelle democrazie i veri tiranni agiscono indisturbati perché la verità è oscurata dalla menzogna sistematica, Platone aveva già delineato quale fosse la vera tirannia, la democrazia e i criminali che sopra a questa farsa impoveriscono i popoli.

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    1. Quindi,la miglior forma di governo è la dittatura o la oligarchia?

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  5. La tirannia è già questa, una tirannia gestita da invasori, noi siamo per una élite di saggi, persone di alto valore morale e spirituale,allevata sin da piccoli all'arte del governo, questo consiglio di saggi deve rispondere a qualità alte e devono avere un mandato a vita, devono essere legati al suolo,alla razza di appartenenza e al popolo, essi devono poi scegliere i successori che devono essere scelti da piccoli per le stesse alte qualità, non una nobiltà ereditiera, ma una nobiltà di spirito, una aristocrazia nel senso del governo dei migliori, al contrario della democrazia, governo della massa dei rimbecilliti che eleggono il boia di turno.l'Europa ha bisogno di questo tipo di governi, non della iettura democratica, questo consiglio di saggi deve essere imposto sulle democrazue, questa è la base per uscire da questo pantano democratico, se non si comincia a capire questo fatto non se ne esce più, e qui si rischia l'estinzione.

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  6. a me piace quanto dice fausto carotenuto nelle sue conferenze, la nascita di una sinarchia partendo dalle esigenze di vita di tutti, una sinarchia composta non solo di saggi ma di saggi che hanno sviluppato in se stessi una conoscenza spirituale in grado di vedere oltre, quando la massoneria non era la fogna che è ora parlava di meta-civilizzazione e guarda caso il nucleo fondante del fascismo, il primo fascio littorio fù costituito da 4 massoni e un ebreo illuminati . come sempre però nonostante lo sforzo ideologico pratico del fascismo mai eguagliato successivamente con i suoi pro e i suoi contro fù infiltrato sino ai più alti livelli. la storia sarebbe lunga da raccontare ma quello che ormai qui e altrove si è capito è la presenza di forze che stanno sopra ad ogni cosa che non hanno permesso e non permetteranno facilmente in futuro che le cose vengano fatte semplicemente con il buon senso del buon padre di famiglia che fortunatamente è ancora alla base di ogni nostro ordinamento.

    jj

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  7. Tutto molto interessante e ben esternato. Sono argomenti per cui anche io mi sono battuto per anni ma I movimenti ed I partiti in cui ho cercato di dare il mio contributo, esistono per sminuire, isolare e allontanare uomini come me, che possono essere una voce fuori coro. Voi siete un movimento? Possiamo unire le forze per combattere il male che sta distruggendo il mondo ed I suoi esseri viventi. Lascio il mio numero se siete interessati.
    Pasquale

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    1. tutti coloro che lottano contro questo nemico comune sono automaticamente nostri alleati,unirsi nella battaglia al di la delle vedute che possono essere diverse, è strettamente necessario, uno dei problemi che ha l'umanità e sopratutto nel nostro paese, è litigare e dividersi per stupidaggini sensa senso, come la ormai usurata diatriba comunisti contro fascisti, serve invece una seria analisi storica dei fatti non delle speculazioni, e capire che ci hanno invaso, e che da 70 anni ormai ci tengono per le palle e ora siamo all'atto finale, ci vogliono distruggere.
      Lasci i suoi contatti alla email monkeydesign2007@libero.it, grazie a te.

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    2. Ho da poco inviato una mail all'indirizzo che mi avete dato.
      Buona serata
      Pasquale

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