di: Roberto Pecchioli
Trasumana significa per verba non si
porìa. Non si può spiegare a parole il senso dell’oltrepassare la
condizione umana. Così risponde Piccarda Donati a Dante nel III canto
del Paradiso, interrogata sull’ esperienza spirituale della visione
beatifica di Dio; il Medioevo guardava e pensava costantemente a Dio.
Centro della modernità orgogliosa fu l’uomo divenuto adulto, teso verso
il progresso. La post modernità, nel suo viaggio verso l’oltre, si
spinge più in là. Protendersi oltre l’umano non significa più, come per
Dante, trascendere, ma oltrepassare, correre “avanti”. Dall’uomo
all’oltre uomo, corda tesa tra l’animalità bruta e l’uomo “aumentato”,
fuso, incorporato in un progetto tecnoscientifico che dà i brividi.