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mercoledì 20 maggio 2015

simbolismo massonico e misterico: la catena d'unione massonica






"Fratelli miei, togliamo i guanti e formiamo la catena d’unione”.
Cos'è una catena d'unione massonica ?
Solo una simbolica formalità fra Fratelli Massoni o un "rito operativo" ?
 
 INDICE:

- Creare una Catena d'Unione - IL gioco del "telefono senza fili"
- Il senso esoterico - Le intenzioni, la Fratellanza e l' Eggregore
- Simbologia esoterica della costruzione di una catena d'unione


venerdì 17 gennaio 2014

IL MONDO PRIVATO DELL’ELITE: L’ORDINE DEL SERPENTE,PARTE TERZA







L’Ordine del Serpente   
-L’iniziazione-


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Si sostiene negli scritti degli storici della massoneria che sempre i rappresentanti maschili dell’aristocrazia e dell’alta borghesia hanno pensato di offrire alle proprie mogli le loro stesse esperienze nel campo della massoneria. E come fu nella seconda metà del ‘600 che nacque e sviluppò la massoneria maschile, così avvenne per la meno conosciuta massoneria femminile: la massoneria d’adozione. Tante furono le logge e i più stravaganti nomi dati agli Ordini in ogni parte d’Europa, ma come è per massoneria ufficiale maschile, possiamo considerare quest’Ordine Iniziatico ben più antico: anche questa consorteria femminile può aver avuto origine molto prima dell’epoca dei lumi, affondando le sue origini nella tradizione esoterica rivelata a pochi, ai riti misteriosofici dell’antica Grecia e dell’Egitto.
Questa massoneria storica femminile fu considerata dai fratelli massoni inferiore e irrilevante, poco più di un gioco da dare alle proprie mogli aristocratiche per farle star buone, in realtà è parte integrante degli ordini superiori dell’alta massoneria.  Poiché il culto della Dea, nelle sue forme di Diana Lucifera e in seguito nel culto della Madonna Vergine, è il fulcro della stessa organizzazione dell’Élite denominata comunemente massoneria.
Le feste che in ville isolate o in ricchi alberghi si sono tenute e si tengono, possono richiamare le Fetes Galante dei quadri di Watteau che nell’apparente leggerezza dei giochi amorosi di corte  nascondono tra i soffusi colori delle tele e nei boschi dove cavalieri e dame s’incontrano i segreti simboli del culto di Diana Lucifera.
Le feste e gli innocui corteggiamenti nel bosco sacro delle fetes galante di Watteau nascondono il rito di iniziazione a Diana
In questi umidi giardini e selve delle tele di Watteau, tra statue di fauni nascosti nella fitta vegetazione, o tra le maschere d’Arlecchini, ipostasi carnevalesca e innocua di Dioniso, dio della stregoneria,  l’aristocrazia, e in seguito l’alta borghesia ed ora i burattini della politica e i lacchè dell’informazione, imbastiscono i loro giochi amorosi, che sotto la copertura dell’eleganza (gli abiti delle donne sono forgiati dagli eunuchi della moda femminile) nascondono, quando le danze sono finite (vedi il ballo delle debuttanti), i riti d’iniziazione, che trovano nel libertinaggio del settecento e nei libri di de Sade la loro ultima e più precisa descrizione. Nel ‘900 due libri di narrativa, Histoiere d’O e Emmanuelle, hanno descritto questo mondo privato dell’Elite, con le sue regole e i luoghi di riunione. Uomini dell’alta finanza che trovano nella sottomissione femminile l’apogeo del loro Potere e Dominio. In questo mondo, vedi il Castello di Roissy del secondo capitolo de Histoire d’O, vigono precise regole, tipo non mettere il pane rovesciato sulla tavola o indossare per le ‘novizie’ del Castello degli abiti neri e casti che ricordano le vesti di un convento, ma che basta poco per renderli seducenti. Gli uomini di potere che frequentano il Castello di Roissy sono esponenti dell’alta finanza o della politica, dei partiti che guidano le sorti delle nazioni e che trovano nel credo religioso la loro più potente forza di controllo sociale. Il mondo di Roissy è l’inverso di un universo conventuale. Quegli uomini hanno invertito la loro ideologia cattolica. Al centro del loro mondo c’è la donna, che a differenza della verginità di una suora è una prostituta. Astarte al posto di Maria Vergine.
Ritornando a questa muliebre massoneria, il noviziato per una giovane dell’aristocrazia o dell’alta borghesia che decide di entrare nell’ordine (l’affiliazione è libera, ma non è possibile uscirne) è lungo (almeno vent’anni) poi sulla soglia dei quaranta potrà, se ha superato le prove, salire di grado da novizia ad anziana, e quindi affrancarsi dalla schiavitù. E da anziana avrà gli stessi diritti di un 33° grado della Massoneria maschile del Rito Scozzese.
L’Anziana a tutti gli effetti sarà entrata nel Centro Occulto del Potere.