I simboli sono poteri dell'universo.
L’accettazione del neozamolxismo, l’immaginario spirituale e religioso dei romeni viventi all'inizio del terzo millennio, rende necessaria l'esposizione di un esoterismo proprio del credo. Il presente lavoro, il primo che tratta l'essenza della gnosi del neozamolxismo, si propone come una breve esposizione dell'esoterismo neozamolxiano, le quali idee potranno essere ulteriormente sviluppate. L'esoterismo, per definizione, significa conoscenza interiore, la quale nel contesto del neozamolxismo, come spiritualità e religione allo stesso tempo, porta all'illuminazione e alla salvezza dell'anima.Zamolxiana, come gnosi neozamolxiana, permette un alto livello di comprensione dei miti, dei simboli e della sacralità di pertinenza non solo della conoscenza, ma della stessa esistenza umana. L'esoterismo neozamolxiano affronta temi che rispondono in modo ideatico alla spiritualità universale, concettualizzando un ethos specifico della stirpe romena. La gnosi neozamolxiana permette la comprensione profonda delle quattro colonne portanti del neozamolxismo moderno, rispettivamente: 1. Le montagne sacre dei Carpati, i Kogaion;
2. Le grotte iniziatiche sacre; 3) Lo spirito di Deceneu come suprema funzione sacerdotale e 4. Le Leggi Belagine. Il lavoro tratta in modo sistematico un esoterismo ben definito nella simbologia sacra e nella tradizione spirituale universale, partendo dal simbolo del fiore della vita.
Le idee generatrici dell'esoterismo neozamolxiano sono presentate in relazione ai sei antichi archetipi della stirpe romena, rispettivamente Zamolxe, Bendisa, Il Grande Lupo Bianco, Gesù Figlio della Dacia, Il Cavaliere traco, Deceneu, Dumnezeu/ Domnazana (Dio/ Dea).