di: SIAN BOYLE
Nel primo
giorno del mio nuovo lavoro come cameriere di un hotel – prima che possa
lucidare un bicchiere od offrire una tartina – vengo istruito in
dettaglio su come entrare nell’edificio. Non dall’ingresso principale,
ma in modo tortuoso attraverso un “ingresso segreto per il personale”.
Devo memorizzare il percorso, mi dice il manager del ristorante, che mi guida, attraversando un’oscura porta di un punto KFC di uno scadente centro commerciale.
Saliamo poi due piani su un misero ascensore, oltre una falange di uomini della sicurezza, attraverso un’area di consegna sotterranea, passati bidoni, una mensa del personale e lungo un corridoio sotterraneo poco illuminato e che odora di urina.
Devo memorizzare il percorso, mi dice il manager del ristorante, che mi guida, attraversando un’oscura porta di un punto KFC di uno scadente centro commerciale.
Saliamo poi due piani su un misero ascensore, oltre una falange di uomini della sicurezza, attraverso un’area di consegna sotterranea, passati bidoni, una mensa del personale e lungo un corridoio sotterraneo poco illuminato e che odora di urina.