di: Luciano Lago
Arrivati a questi livelli siamo tutti
coscienti che il mondo si trova in vista di avvenimenti molto importanti
e siamo alla vigilia di un nuovo ordine mondiale (multipolare) che si sta
avvicinando.
Davanti tutto questo l’Europa, la NATO e il mondo occidentale ancora non sono consapevoli del loro posto nella storia
.
L’esempio è quello della Germania che già ha dichiarato in anticipo sui referendum che mai li riconoscerà ma nessuno domanderà a Berlino come mai nel recente passato hanno riconosciuto in Europa la secessione del Kosovo, se furono d’accordo con territori separati della Serbia, quando questa fu attaccata dalla NATO e con l’autonomia della Bosnia . Questo come se a qualcuno importerà il parere della Germania.
Nel
frattempo la Russia ha preparato un progetto per il referendum per
l’autodeterminazione delle repubbliche del Donbass, di Kharkiv e di
Kerson per l’integrazione con la Federazione Russa.
Il caso è che il
Parlamento russo ha approvato la legge di mobilitazione e l’integrazione
dei territori nella federazione Russa, se passeranno questi referendum.
Questo
significa che la Russia riconoscerà d’immediato il risultato dei
referendum e da quel momento quelli saranno territori integranti della
Federazione Russa e da allora qualsiasi attacco da parte della NATO
potrà avere un risposta immediata sui territori della NATO.
La Russia trasferirà una gran quantità dell’esercito alla nuova frontiera dell’Ucraina e di fatto lo stanno facendo a partire da oggi con la mobilitazione generale decretata da Putin. Attualmente i russi stanno trasferendo unità del 217 reggimento aerotrasportato dal territorio della Siria all’Ucraina.
Se guardiamo indietro possiamo ricordare
che, in occasione dell’assemblea ONU, Putin ha preso le sue decisioni a
sorpresa per la Nato e puoi presumere che, nel corso
dell’incontro tra Putin e Xi Jinping a Samarcanda, tutto questo sia
stato trattato con il premier cinese in modo che questi sia stato
informato prima delle azioni pianificate da Putin.
Non deve
essere un caso che in questi giorni Taiwan ha denunciato incursioni a
sorpresa nelle sue acque di aerei e navi cinesi, 9 aerei militari e 5
navi nella sua zona di difesa aerea. Delle 9 aeronavi, 2 hanno
attraversato la linea di difesa e identificazione, come informano media
locali, di questi 2 caccia Su-30 e un bombardiere JH-7, un caccia J-16
da combattimento, sono stati visti entrambi nella linea di difesa. In
risposta Taiawn ha inviato i suoi aerei di pattuglia e caccia di difesa
aerea, oltre a navi da guerra per vigilare.
Al momento sono stati
rilevati oltre 377 aerei cinesi e 97 navi che hanno violato le sue acque
nel mese di settembre. Vuoi vedere che si prepara qualche cosa anche su
Taiwan?
Nel frattempo, Karl Thomas, vice comandante
della flotta USA ha dichiarato che le forze cinesi sono in grado di
bloccare l’isola di Taiwan per mare e per terra, visto che Pechino
dispone di una grande flotta ed è in grado di bloccare tutto lo stretto
di mare prospicente a Taiwan, che piaccia o no a Washington.
Questo avviene mentre si stanno lanciando i referendum nel Donbass e la Russia ha dichiarato la sua mobilitazione contro la NATO.
Dopo
aver pompato armi sempre più letali in Ucraina ed aver dichiarato di
voler sconfiggere la Russia militarmente, il meno che ci si potesse
aspettare da Putin era un risposta adeguata in cui ha dichiarato fra
l’altro che la Russia non esiterà utilizzare tutti i mezzi a sua
disposizione (anche nucleari) per difendere la sua integrità e la sua
sovranità.
La guerra in Europa si va espandendo a
grandi passi e i governi europei (servi delle elite sataniche) raccolgono quello che hanno seminato
nell’ultimo periodo.
Gli attacchi al Donbas dopo il referendum saranno considerati aggressioni contro la Russia
Gli attacchi al Donbass dopo il referendum saranno considerati aggressioni alla Russia – Kovitidi | Primavera russa
I probabili attacchi di Kiev alle Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk dopo l’annuncio dei risultati dei referendum dovranno essere considerati un’aggressione contro la Russia, ha detto a RIA Novosti la senatrice della Crimea Olga Kovitidi.
“Qualsiasi manifestazione di aggressione militare da parte dell’Ucraina dopo l’annuncio dei risultati del referendum dovrebbe essere considerata un’aperta aggressione contro la popolazione civile russa, seguita da una severa punizione di tutti i responsabili”, ha affermato.
Secondo il senatore, nessuno Stato al mondo ha il diritto di impedire la libera espressione della volontà delle persone nella DPR , LPR e nei territori liberati.
“Qualsiasi aumento dell’attività militare da parte dell’Ucraina e dei suoi complici militari dovrebbe d’ora in poi essere considerato un ostacolo all’attuazione dei principi democratici.
Kiev è obbligata ad aderire al regime del silenzio e non interferire con la libera scelta del popolo, e successivamente trovare il coraggio di accettare i risultati dei referendum popolari con fermezza democratica, obbedendo alla volontà del popolo”, ha sottolineato Kovitidi.
Secondo lei, la popolazione dei territori liberati ha il diritto di ripristinare la giustizia storica e di indire referendum legali sull’adesione alla Russia, che è in grado di proteggere i suoi cittadini.
Lunedì le Camere pubbliche della DPR e della LPR si sono appellate ai capi delle Repubbliche Denis Pushilin e Leonid Pasechnik con l’iniziativa di indire immediatamente un referendum sull’adesione alla Federazione Russa. Il ricorso è attualmente all’esame dei vertici del DPR e LPR.
Martedì il Consiglio pubblico della regione di Kherson si è rivolto al capo della regione con la stessa proposta. Successivamente, la richiesta di indire al più presto un referendum sull’adesione alla Russia è stata indirizzata anche al capo dell’amministrazione della regione di Zaporozhye, Yevgeny Balitsky, una dichiarazione del genere è stata ricevuta dal presidente del movimento “Siamo con la Russia” Vladimir Rogov e altri membri del movimento.
Come hanno sottolineato i rappresentanti delle regioni nei loro appelli, l’adesione alla Federazione Russa garantirà i loro territori e ripristinerà la giustizia storica. A loro avviso, questa decisione è estremamente necessaria nel contesto dei continui atti di terrore da parte delle autorità nazionaliste dell’Ucraina e dei membri della NATO, che forniscono armi per uccidere i civili.
Fonte: https://rusvesna.su/news/1663698720
Traduzione: Mirko Vlobodic
Io non ho ancora ben capito questa benedetta Cina da che parte sta, alla fine dei giochi chiamiamoli così che ruolo avrà avuto? Da una parte con il suo governo intrusorio e che limita le libertà dei cittadini con misure controverse Anti -Covid filo atlantista, da una parte invece fa esercitazioni militari con la Russia e sembra essere contro gli stessi atlantisti. Mah
RispondiEliminaIl Baronetto
Danno al nord stream 2, nuovo affondamento sull'Europa per quanto riguarda il gas. Ed ennesima provocazione, di chi ? Ognuno è libero di pensare chi sia, ma per me la mano dei presunti alleati oltreoceano è tangibile. Dopo l'invio sempre più palese e massiccio di armi ora anche questa infamia; dovrebbe ancora una volta risultare evidente che sia un chiaro atto di guerra. Da quanto tempo lo scrivo che questi si fermeranno mai, fino a quando non arriva un sonoro e epocale sganassone.
RispondiEliminaIl Baronetto
Mi pare evidente che la Cina sta con sè stessa e basta. In un mondo che vede il tramonto inesorabile dell' occidente a guida Usa, le altre super potenze in crescita aspettano solo il momento buono per sostituirsi ad essa, de riffa o de raffa. Come avviene dalla notte dei tempi questo povero pianeta derelitto è dominato da un essere umano mosso principalmente da egoismo, bisogni ed avidità. Se la dinamica del singolo è questa perchè a livello collettivo dovrebbe essere diversa? Sino all' annientamento parziale reciproco, ove i superstiti ricominceranno daccapo, dopo l' apocalisse-resa dei conti una nuova civiltà meno inconsapevole ed incosciente di prima. E' la storia millenaria della società da sempre in saecula saeculorum. Amen.
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