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mercoledì 27 luglio 2022

Il ministro dell’Interno serbo: “Servizi segreti esteri mi hanno intimato di assumere una posizione anti-russa”

 


Uno dei maggiori servizi di intelligence straniero ha fatto pressioni sul ministro dell’Interno serbo Aleksandar Vulin sul suo atteggiamento nei confronti di Russia e Cina. A rivelarlo sabato il funzionario. Il ministro si aspetta che una grande campagna mediatica contro di lui inizi la prossima settimana.

“Uno dei più grandi servizi di intelligence del mondo, se non il più grande, mi ha detto che la mia posizione è inaccettabile e che se non la cambierò, abbandonando la politica che sto perseguendo … allora non sarò a lungo un membro del governo e faranno assolutamente di tutto per diffamarmi”, ha detto Vulin al media Pink.

 

Aleksandar Vulin Ministro dell'interno della Serbia


Una campagna mediatica contro di lui dovrebbe iniziare la prossima settimana, ha affermato Vulin. Nonostante le pressioni, il ministro ha affermato di essersi rifiutato di collaborare in alcun modo con le spie straniere. “Non ho lavorato e non lavorerò per nessuno tranne che per il popolo serbo, lo stato serbo, e non sarò completamente leale con nessuno, ad eccezione del presidente di tutti i serbi, Aleksandar Vucic”, ha detto il ministro.

La condizione era che iniziassi a lavorare per questo servizio di intelligence straniero. Non lo farò, nemmeno a costo della mia stessa vita.

Il ministro ha anche esortato il presidente del Paese a mantenere la Serbia neutrale, nonché a mantenere buone relazioni con Russia e Cina, indipendentemente dalle pressioni esterne.

Alti funzionari serbi hanno ripetutamente affermato che il paese ha dovuto affrontare crescenti pressioni straniere nel conflitto in corso tra Russia e Ucraina. Belgrado, tuttavia, ha rifiutato di aderire a qualsiasi sanzione antirussa o ad altri atti ostili dell’Occidente collettivo, sostenendo che la Serbia continuerà a perseguire i propri interessi, pur mantenendo i suoi legami di lunga data con Mosca.

 


Vulin ha preso una posizione particolarmente forte in mezzo alla crisi in corso. All’inizio di luglio, il ministro ha affermato che gli Stati Uniti e l’UE hanno apertamente spinto la Serbia a diventare “un soldato di fanteria della NATO” per diventare “qualcuno che vuole impegnarsi in un conflitto con la Russia”.

“Siamo molto chiari: non ci impegneremo in un conflitto con la Russia, non ci impegneremo nelle guerre di altre persone, non saremo i fanti di qualcun altro”, dichiarò allora.

 

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1 commento:

  1. In Crimea c'è stata un enorme esplosione in una base russa. A me vedendo il video, mi sembra sinceramente che sia stata lanciata un arma atomica tattica di piccole porzioni. Qua si inizia a ballare seriamente, anche se non capisco perché i Russi anziché reagire abbiano bollato il tutto come un incidente, facendosi autopassare per maldestri. Non lo capisco proprio, in questo caso sono degli imbecilli.

    Il Baronetto

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