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giovedì 19 gennaio 2017

La schiavitù del debito pubblico, ecco come gli usurai internazionali ricattano i popoli


"Bisogna capire che tutta la moda letteraria e tutto il sistema giornalistico controllato dall'usurocrazia mondiale è indirizzato a mantenere l'ignoranza pubblica del sistema usurocratico e dei suoi meccanismi." 

(Ezra Pound, 1933)


"E' un bene che il popolo non comprenda il funzionamento del nostro sistema bancario e monetario, perché se accadesse credo che scoppierebbe una rivoluzione prima di domani mattina."

(Henry Ford)





“Di tutti i modi per organizzare l’attività bancaria, il peggiore è quello che abbiamo oggi” 


(Sir Mervyn King, ex governatore Banca d’Inghilterra)




Da sempre strumento di supporto dell’economia capitalistica, con l’avvento del neoliberismo la finanza si è tramutata da servitore a padrone dell’economia mondiale, fagocitandola e riproducendosi a ritmi vertiginosi.

di: Ilaria Bifarini 


Una delle trasformazioni più inumane del sistema capitalistico industriale, fondato originariamente sull’industria manifatturiera e più in generale di produzione, è quella in capitalismo finanziario, in cui il potere è concentrato in pochi grandi istituti di credito. Le banche hanno cessato il loro ruolo di supporto e di credito allo sviluppo, preferendo investire in prodotti finanziari dai quali viene generato altro capitale, in un sistema autoreferenziale in cui i profitti nascono dalla speculazione, senza passare attraverso il lavoro e la produzione.

In modo graduale, ma anche repentino, il sistema capitalistico ha spostato l’asse dall’economia reale a quella finanziaria e, ancora peggio, alla speculazione che ne deriva, tanto da essere stato ribattezzato “finanzcapitalismo” o “capitalismo ultrafinanziario”.



Orientato alla massimizzazione del profitto ricavato dal denaro stesso, in esso la ricchezza non passa attraverso la produzione di beni o servizi, né è previsto un piano di redistribuzione tra lavoratori e consumatori, ma solo l’accentramento nelle mani di pochi, pochissimi. Da sempre strumento di supporto dell’economia capitalistica, con l’avvento del neoliberismo la finanza si è tramutata da servitore a padrone dell’economia mondiale, fagocitandola e riproducendosi a ritmi vertiginosi.


A partire dal 1980 l’ammontare degli attivi generati dal sistema finanziario ha superato il valore del Pil dell’intero pianeta. Da allora la corsa della finanza al profitto è diventata così veloce da quintuplicare per massa di attivo l’economia reale nel giro di un trentennio.






L'ebreo elitario George Soros e sullo sfondo l'ebreo Guy Edouard Alphonse Paul de Rothschild, una delle casate dell'aristocrazia del denaro ( ora deceduto) ed infame famiglia di usurai internazionali, che detiene le quote del debito pubblico di quasi tutte le nazioni.






Sotto la presidenza Bill Clinton, sono state introdotte due pietre miliari per completare la deregolamentazione del sistema finanziario neoliberista. Con l’abolizione del Glass-SteagallAct – introdotto da Roosevelt l’anno successivo alla crisi del ’29 – è stata eliminata la separazione tra banche d’affari e d’investimenti, che così hanno riconquistato concentrazioni di potere economico. In contemporanea, l’organizzazione mondiale per il commercio (WTO) ha dato il via libera alla compravendita di prodotti fuori Borsa con la cancellazione delle precedenti norme, considerate restrittive, sul controllo dei derivati.

Ogni giorno nascono nuove tipologie di derivati sempre più sofisticati e complessi, che possono essere scambiati “over the counter”, ossia fuori dalle Borse. Essendo titoli “transitori” non rispondono all’obbligo di essere registrati nel bilancio bancario e sfuggono alle normative del settore. Sfruttando le falle del sistema, da esso stesso generate, i grandi gruppi finanziari hanno creato una miriade di società indipendenti cui trasferiscono fuori bilancio grossi capitali, che in tal modo divengono invisibili. Tali strumenti hanno le stesse caratteristiche della moneta: sono rivendibili più volte, facilmente monetizzabili e scambiabili senza detenere il possesso del loro sottostante.

Così i derivati, messi in circolazione in enormi quantitativi dalle banche, sono divenuti una nuova forma di moneta circolante, che sfugge alle analisi e rende problematici e inefficaci gli interventi di politica monetaria. E’ il mondo della finanza ombra, quel vasto mercato parallelo, nato tra le trame del sistema bancario internazionale, che ha reso mastodontica e fuori controllo la mole dei prodotti finanziari circolanti.


Una grossa fetta di questi prodotti finanziari ha per sottostante forme di debito, come ad esempio le ipoteche sulla casa. Con un meccanismo perverso, in cui il denaro viene creato attraverso il debito, si realizza una forma di speculazione assoluta che niente ha a che vedere con la creazione di valore, ma piuttosto con la sua distruzione.

E’ evidente che un sistema economico basato sulla speculazione sganciata dalla produzione e fondata sul debito, sia pubblico che privato, sia insostenibile.

Il paradosso del finanzcapitalismo è che trova nel caos e nella povertà il suo humus ideale, poiché proprio la speculazione sui debiti e sulle sofferenze ne è la linfa vitale. 






Il suo funzionamento è regolato da meccanismi complessi, artificiosi, che si basano sull’applicazione di modelli della fisica e della cibernetica: nulla di più lontano dall’economia reale!

I maggiori responsabili dell’affermarsi di questo sistema distorto e criminale sono i politici( i camerieri dei bancheri NDR), venuti meno al loro compito di tutelare le fasce deboli e di assicurare il benessere sociale. L’intero sistema socio-economico liberista è ormai concepito per servire la finanza.

* Ilaria Bifarini, analista, specializzata su temi economici e finanziari, collabora con Scenari Economici, L’Intellettuale dissidente, Controinformazione.info.










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4 commenti:

  1. Il presunto debito esiste solo se ci si crede.Capita la truffa,che dura da secoli
    basta riappropriarsi del maltolto.Loro rimarranno in mutande.

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    1. A certo che è un illusiuone, come il denaro stesso che è accettato da tutti solo perchè gli si da un valore, ma per distruggere l'illusione del debito pubblico, che noi preferiamo dire sia un opera di magia nera, ci vuole la conoscenza, e la loro illusione è invece mantenuta dall'ignoranza, dalla persuasione, dalla continua ripetizione della menzogna, dopo di che viene mantenuta con al forza solo quando l'effetto magico cade, mi sa che stiamo arrivando alla fase finale.

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  2. l'ignoranza dei nostri politici in macroeconomia nonchè evidente è altresì mostruosa e colpevole, scientificamente predisposta già dalle università, segno evidente di imbarbarimento menefreghismo arrivista e massificazione, 30 anni fà anzi quasi 40 parlavo con un rabbino che era preoccupato per il piano già allora era in stato avanzato di applicazione per la distruzione dell'occidente e come certe cose le sapevo io che non sono nessuno avrebbero dovuto già essere questione fondamentale di dibattito politico, ma all'epoca erano ancora tutti presi alle critiche del 68 e o eri fascista o eri matto o eri sessantottino, le pecore democristiane ingrassavano e tutti se ne fottevano a parte qualche lacrimuccia per le stragi e il terrorismo che nessuno ancora oggi ha capito fossero le leve per costringere la politica a prendere decisioni pro nwo senza nemmeno sapere cosa fosse, ora lo sappiamo ed è assolutamente necessario "licenziare" tutta la classe politico amministrativa attuale in modo energico e definitivo senza compromessi e lasciar sorgere una nuova classe dirigente illuminata questa volta in senso positivo per l'umanità.

    che non si illudano i ricchi perchè questo serpente antico come ha fatto fuori la nobiltà illuminata dei tempi andati le monarchie e ora i comuni mortali che stanno letteralmente morendo di fame farà fuori senza pietà anche chi finora li ha supportati. L'unico modo per farlo è usando le loro stesse armi e chi ha orecchie intenda.

    jj

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  3. @jj

    a quei livelli non parlerei di ignoranza ma solo di profonda malafede e anche negli strati sociali più bassi accade la stessa cosa, non dimentichiamoci MAI che questo sistema usurocratico fa comodo a molta più gente di quanta ne possiamo immaginare

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