Puntando il
dito sull’ultra destra francese, il capo dei servizi segreti di Francia,
Patrick Calvar, ha avvertito sul rischio di una “guerra civile” nel
Paese. Un’espressione che non era mai stata utilizzata fino ad
oggi, riferisce l’Express, ma che il direttore del Dgsi ha ripetuto
davanti alla Commissione d’inchiesta parlamentare sugli attentati del 13
novembre a Parigi.
mercoledì 29 giugno 2016
Il loro impero del male sta crollando vinceremo noi
di: Greve Hans
La Svezia è una nazione molto più avanti del resto d’Europa quando si tratta di degrado sociale, e quello che abbiamo qui semplicemente non è sostenibile. La corrente società occupata dai Sionisti è matematicamente destinata a crollare. Un chiaro esempio del motivo per cui è condannata è lo schema Ponzi che è il sistema pensionistico.
lunedì 27 giugno 2016
Il vero volto dei democratici contro la libertà dei popoli
di:Paolo Sizzi
In questi giorni,
il popolo britannico ha democraticamente espresso il suo volere
bocciando la presenza del Regno Unito nell’accozzaglia euro-atlantica
denominata “Unione Europea”, dando un sonoro schiaffo in faccia a tutte
quelle minoranze plutocratiche parassitarie che campano come zecche
sulle spalle della gente comune. La maggior parte dei votanti ha optato
per la cosiddetta Brexit e come prevedibile, se da una parte i
patrioti europei hanno plaudito all’esito referendario dall’altra i
tromboni eurofili hanno gridato allo scandalo e all’abominio.
Siamo proprio in uno di quei casi in cui
il semicolto borghese, che sente di avere la verità in tasca perché
pende dalle labbra di chi ha vinto l’ultimo conflitto, pur campando (a
sua detta) di democrazia e libertà manifesta tutto il suo piccato sdegno
da saccente contro il Popolo ancorché, democraticamente, si esprima
contro qualcosa che occupa uno spazio di primo piano nel pantheon del microcosmo radical; la
democrazia, per lorsignori, ha senso solo quando fa l’interesse dei
ricchi, dei banchieri, dei burocrati e dei tecnocrati, delle logge
borghesi animate dal perverso spirito antinazionale del mondialismo,
quando insomma premia quell’odioso internazionalismo apolide che
costituisce la preziosissima assicurazione sulla vita della plutocrazia.
venerdì 24 giugno 2016
Il deputato Belga Laurent Louis sul referendum inglese
Il deputato del Belgio Laurent Louis è uno di pochi che tempo fa ha denunciato la grave situazione sulla pedofilia in Belgio, che coinvolgeva oltre al capro espiatorio dutroux, molti esponenti politici, delle forze di polizia, della finanza e la famiglia reale belga (di origine ebraica). In seguito a questa denuncia il deputtato Laurent Louis è stato trattato come un pazzo, si parla di revocare la sua immunità parlamentare,ha ricevuto minacce di morte ed è stato diffamato dai media al servizio dell'élite mondialista.
Quella che segue è la sua opinione riguardo la vittoria del brexit in Inghilterra, di cui noi siamo completamente d'accordo.
Debout Les Belges officiel sul BREXIT :
Traduzione di: Orlanda Rossa
I britannici hanno votato il Brexit! Questo risultato risveglia in me un sentimento strano. Certo, sono contento del risultato di questo voto che sconfessa questa Unione Europea antisociale e antidemocratica contro la quale mi sono spesso battuto al Parlamento belga, ma devo ammettere che questo risultato fa anche nascere in me una certa inquietudine. Mi chiedo in effetti come sia possibile che un tale scrutinio non sia truccato in un paese come il Regno Unito dove la famiglia reale ha sempre avuto un posto speciale nell’elite mondiale.
Conferma brogli elettorali in Austria contro i populisti di Hofer
nota personale:
Non servono prove o documentazioni per capire che la democrazia è solo un grande inganno, un inganno che attanaglia la nostra Europa, che si deve nutrire di propaganda, imbrogli e utili idioti per sopravvivere. Il sistema schiavista e criminale in cui viviamo ha bisogno di legitimazione popolare, semplicemente perchè essendo un potere invasore e alieno ai nostri popoli, non reggerebbe al confronto diretto, ne avrebbe una forza di reazione tale da sopravvivere ad una vera rivolta armata, essi infatti per la sua difesa si devono basare sulla manodopera locale, perchè una forza di polizia o esercito di altra etnia visibile, sarebbe visto con naturalità come invasore. Quindi il suo inganno e il suo dominio si deve poggiare su un sistema protocollato che deve agire in circostanze particolari con strategie che tengano occultato la vera natura del dominio attuale che si basa sulla guerra psicologica, economica e militare ( NATO, BCE, trilateral, servizi segreti ecc) sia in tempo di guerra sia in tempo di occupazione;
Ricercare questo riscatto basandosi sulle stesse regole che favoriscono il sistema stesso di dominio, rappresenta solo la situazione di grave ingenuità in cui i nostri popoli si trovano, bombardati da anni da una propaganda volta a creare degenerati e debosciati che in qualsiasi altra situazione passata, dove i popoli avevano ancora un orgoglio e una dignità che ne faceva uomini, sarebbero stati ritenuti dei deboli da rieducare e tenuti ai margini della società per la loro inutilità, al pari delle donne e dei bambini che però erano tenuti ai margini della guerra per la loro difesa e sopravvivenza.
giovedì 16 giugno 2016
le menzogne del regime democratico vogliono sostituire la verità della natura
di: Paolo Sizzi
Ci sono cose che
non si possono più dire, altrimenti turberebbero la sonnacchiosa
coscienza dei benpensanti che da più di settant’anni prendono per oro
colato le balle che vengono prodotte industrialmente da chi regge le
redini del governo mondiale, unipolare ed imperialista, e ha tutto
l’interesse ad occultare dietro ad una cortina fumogena le scomode
verità ben poco gradite ai sommi sacerdoti del pensiero unico
mondialista e antifascista.
L’Europa sta esplodendo, fra Brexit e rivolte. l'elite usa la solita strategia della tensione per addomesticare i popoli
di: Mauro Bottarelli
Mentre mercati e istituzioni politiche si godono l’alibi del Brexit per giustificare quanto sta accadendo sugli indici del Vecchio Continente (leggi banche italiane e spagnole alla frutta), i manovratori stanno già lavorando al tassello di destabilizzazione successivo. Ad oggi, fonte un sondaggio commissionato da un grosso hedge fund londinese, il Bremain è al 52% e il Brexit al 48%: si tratta di rilevazioni di flussi cominciate a marzo e con cadenza ogni quindici giorni e domenica prossima verrà resa nota l’ultima, prima del periodo di embargo. Insomma, i giornali hanno tentato la mossa austriaca del panico da salto nel buio quando hanno parlato di 55% a 45% per il Brexit (The Independent) e addirittura uno scarto di 19% punti annunciato da Opinium domenica.
Mentre mercati e istituzioni politiche si godono l’alibi del Brexit per giustificare quanto sta accadendo sugli indici del Vecchio Continente (leggi banche italiane e spagnole alla frutta), i manovratori stanno già lavorando al tassello di destabilizzazione successivo. Ad oggi, fonte un sondaggio commissionato da un grosso hedge fund londinese, il Bremain è al 52% e il Brexit al 48%: si tratta di rilevazioni di flussi cominciate a marzo e con cadenza ogni quindici giorni e domenica prossima verrà resa nota l’ultima, prima del periodo di embargo. Insomma, i giornali hanno tentato la mossa austriaca del panico da salto nel buio quando hanno parlato di 55% a 45% per il Brexit (The Independent) e addirittura uno scarto di 19% punti annunciato da Opinium domenica.
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