di: Fabrizio Belloni
Come da copione, come da tempo ululato e berciato dal sottoscritto, ma non solo, è cominciato quello che per ora è il confronto, ma che si evolverà in scontro fra Nord America ed Europa. Gli attori sono ovviamente SUA e Grande Germania. La causa occasionale sono le polveri sottili. Cosa che fa sbellicare dalle risa, se non fosse tragica. Che gli yankee, i peggiori inquinatori del mondo insieme alla Cina, utilizzino questo strumento, porta alla memoria le favole che ci raccontavano da bimbi: “non guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro, quando nel tuo c’è una trave”.
Lo capisce anche un membro della casta,
cioè il peggio del peggio dell’inutilità incapace, che la causa
occasionale automobilistica è il grido disperato dei Nord Americani,
avviati al declino previsto, annunciato ed inevitabile. La riprova è il
comportamento dello Zar Russo, Putin. Non ha aspettato un secondo. Mica
è impastoiato da regole democratiche: solo formalmente si tengono
elezioni, a Mosca. E lo Zar ha mandato i suoi soldati (“addestratori”),
la sua Marina da Guerra, i suoi cacciabombardieri in aiuto di Assad, il
siriano. E’ andato a vedere il bluff americano.