CAGLIOSTRO
LA MAGIA DI OSIRIDE E ISIDE
Gesù risuscita il figlio della vedova di Nain
11 Poco dopo egli si avviò verso una città chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran folla andavano con lui. 12 Quando
fu vicino alla porta della città, ecco che si portava alla sepoltura un
morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e molta gente della
città era con lei. 13 Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: «Non piangere!» 14 E, avvicinatosi, toccò la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!» 15 Il morto si alzò e si mise seduto, e cominciò a parlare. E Gesù lo restituì a sua madre. 16 Tutti
furono presi da timore, e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande
profeta è sorto tra di noi»; e: «Dio ha visitato il suo popolo». 17 E questo dire intorno a Gesù si divulgò per tutta la Giudea e per tutto il paese intorno.
Luca 7,11-17
Così amano farsi chiamare i Fratelli Massoni, Figli della Vedova, perché come simbolicamente narrato nel passo del Vangelo, si deve rinascere di nuovo dopo il parto, ad una nuova vita spirituale. Al funerale la sola Madre è presente e afferma di non avere marito, come lo fu Maria che partorì Cristo senza l’ausilio di Giuseppe: la Vergine partorisce per intervento spirituale. Come Cristo altri profeti furono così partoriti. Ma per giungere a capire le influenze storiche, filosofiche e religiose che portarono nel 1717 all’istituzione ufficiale della massoneria moderna, non possiamo non considerare che tutto il milieu pagano magico gnostico che influenzò la massoneria mal si adatta al primato che i Fratelli vollero assegnare alla religione cristiana, cattolica o protestante, e allora dobbiamo ricercare in ben altre ascendenze mitico religiose il vero volto del dio massonico: il Grande Architetto dell’Universo. E qui potrebbe illuminarci l’opera di Cagliostro e il suo tentativo di rinnovare la massoneria riportando in vita la magia Egizia: il rito di Osiride e Iside.