di Eugenio Orso
Da sempre sostengo che partecipando alle
elezioni liberaldemocratiche non si può cambiare direzione. Le
presidenziali austriache di domenica 22 maggio non fanno che confermare
quanto dico. Norbert Hofer, apostrofato dai media servitori di Soros,
della troika e del Pentagono come “razzista”, “xenofobo”, o “populista”
per i più gentili, è stato “miracolosamente” sconfitto grazie al voto
per corrispondenza (sic! Più facilmente manipolabile?), che ha
incoronato presidente la marionetta verde, politicamente corretta, prona
davanti ai Signori dei Mercati, tale Van Der Bellen.