Non trova
pace la Francia dove si sono riaccese oggi forti proteste di piazza sia a
Parigi che in altre località francesi per manifestare contro la riforma
del lavoro (Jobs Act) imposta dal Governo di Holland e Valls.
Scontri con la polizia si sono verificati a Rennes dove 19 persone sono rimaste ferite. I manifestanti si sono radunati in massa nelle piazze per gridare forte il loro rifiuto alla riforma governativa proposta dal Governo nel mese di Marzo ed in particolare a quella parte del decreto che riduce il pagamento delle ore extra a meno della metà rispetto alle norme precedenti.
Nella concentrazione di Parigi la Polizia ha fatto ampio uso di gas lacrimogeni coinvolgendo anche i giornalisti e gli inviati di alcune TV estere. Incidenti anche alla manifestazione di Rennes (nordest della Francia) dove hanno partecipato circa 4.000 persone e sono avvenute cariche della polizia intevenuta per sgombrare la piazza.
A Parigi si è formato un corteo di circa 20.000 persone e si sono verificati violenti scontri con la polizia nei pressi di Place della Nation. Secondo la prefettura di Parigi tre funzionari sono rimasti feriti dal lancio di oggetti. Gli agenti hanno risposto con cariche e con un massiccio uso di lacrimogeni. La manifestazione è ancora in corso nonostante i divieti dell’autorità. Vedi: Youtube.com/watch
Bisogna osservare che, per il secondo mese consecutivo, sono scesi in piazza migliaia di cittadini, giovani e lavoratori, uniti nel rifiuto della riforma proposta dal Governo che viene vista come un tentativo di imporre anche in Francia un nuovo ordine sociale neo liberista, promosso dalla Troika europea e dai tecnocrati di Bruxelles. Alcune migliaia di giovani hanno realizzato da fine Marzo un accampamento dove si riuniscono anche la notte: “notti in piedi per i diritti“, hanno denominato queste manifestazioni durante le quali ogni notte i giovani cantano, ballano e discutono sui diritti e sulla situazione economica.
I giovani francesi non vogliono cedere senza reagire, come avvenuto in altri paesi (in Italia, in Grecia ed in Spagna) dove le riforme sono passate senza significative reazioni, si oppongono alle pseudo riforme di carattere rigorista che hanno l’obiettivo di smontare pezzo per pezzo lo stato sociale che era stato edificato nei decenni precedenti.
I manifestanti affermano che non bisogna lasciarsi ingannare dalle false motivazioni che vengono date a queste riforme dal Governo, come necessità di fare diventare competitivo il sistema industriale francese, in quanto si capisce che queste riforme servono soltanto agli interessi delle grandi multinazionali, delle grandi banche ed a scapito dei lavoratori e dei giovani , con l’effetto di creare maggiore disagio sociale e precariato. I manifestanti richiedono a gran voce il rispetto dei diritti, giustizia sociale ed eguaglianza.
Fonti: RT Actualidad
Oueste-France
fonte articolo: controinformazione.info
Scontri con la polizia si sono verificati a Rennes dove 19 persone sono rimaste ferite. I manifestanti si sono radunati in massa nelle piazze per gridare forte il loro rifiuto alla riforma governativa proposta dal Governo nel mese di Marzo ed in particolare a quella parte del decreto che riduce il pagamento delle ore extra a meno della metà rispetto alle norme precedenti.
Nella concentrazione di Parigi la Polizia ha fatto ampio uso di gas lacrimogeni coinvolgendo anche i giornalisti e gli inviati di alcune TV estere. Incidenti anche alla manifestazione di Rennes (nordest della Francia) dove hanno partecipato circa 4.000 persone e sono avvenute cariche della polizia intevenuta per sgombrare la piazza.
A Parigi si è formato un corteo di circa 20.000 persone e si sono verificati violenti scontri con la polizia nei pressi di Place della Nation. Secondo la prefettura di Parigi tre funzionari sono rimasti feriti dal lancio di oggetti. Gli agenti hanno risposto con cariche e con un massiccio uso di lacrimogeni. La manifestazione è ancora in corso nonostante i divieti dell’autorità. Vedi: Youtube.com/watch
Bisogna osservare che, per il secondo mese consecutivo, sono scesi in piazza migliaia di cittadini, giovani e lavoratori, uniti nel rifiuto della riforma proposta dal Governo che viene vista come un tentativo di imporre anche in Francia un nuovo ordine sociale neo liberista, promosso dalla Troika europea e dai tecnocrati di Bruxelles. Alcune migliaia di giovani hanno realizzato da fine Marzo un accampamento dove si riuniscono anche la notte: “notti in piedi per i diritti“, hanno denominato queste manifestazioni durante le quali ogni notte i giovani cantano, ballano e discutono sui diritti e sulla situazione economica.
I giovani francesi non vogliono cedere senza reagire, come avvenuto in altri paesi (in Italia, in Grecia ed in Spagna) dove le riforme sono passate senza significative reazioni, si oppongono alle pseudo riforme di carattere rigorista che hanno l’obiettivo di smontare pezzo per pezzo lo stato sociale che era stato edificato nei decenni precedenti.
I manifestanti affermano che non bisogna lasciarsi ingannare dalle false motivazioni che vengono date a queste riforme dal Governo, come necessità di fare diventare competitivo il sistema industriale francese, in quanto si capisce che queste riforme servono soltanto agli interessi delle grandi multinazionali, delle grandi banche ed a scapito dei lavoratori e dei giovani , con l’effetto di creare maggiore disagio sociale e precariato. I manifestanti richiedono a gran voce il rispetto dei diritti, giustizia sociale ed eguaglianza.
Fonti: RT Actualidad
Oueste-France
fonte articolo: controinformazione.info
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