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lunedì 8 febbraio 2016
le proteste avvenute nell’Oregon sono importanti per tutto il mondo
La manifestazione di protesta avvenuta nell’Oregon (USA) costituisce un segnale per tutto il mondo ed un fatto importante anche intorno al mondo, oltre che all’interno degli Stati Uniti, dimostra che esiste una forza preparata per affrontare l’egemonia delle elites liberali.
Quello che è avvenuto è che, alcuni semplici allevatori americani che praticano i valori tradizionali della loro società, si sono trovati all’improvviso indicati tra i primi nemici di Washington. Nello stesso momento, le elites degli USA si sono convertite tanto in “anti americane” che ,perfino la gente semplice, che si trovava lontana dalla politica, ha iniziato ad accorgersi che (il potere centrale) stava venendo occupato da una forza ostile a loro.
Lo scontro fra le due Americhe
Gli allevatori Steven e Dwight Hammond bruciavano la paglia secca dei loro campi ogni anno, cosa che presumibilmente in una occasione aveva causato un incendio vicino la riserva. Basicamente sono stati accusati di incendio premeditato e sono stati arrestati. Secondo il giudice, il primo incidente ” fu causato dalla madre natura”, bruciandosi per autocombustione, ma nella seconda occasione l’area colpita dall’incendio era stata soltanto un acre (circa 0,4 ettari). Nonostante questo, gli allevatori (incluso Dwight Hammond di 73 anni) sono stati messi sotto custodia.
Il principale ruolo delle autorità in tali casi è asfissiare la resistenza dei piccoli proprietari di terra. Questo gruppo di gente è il meno controllato dal centro, si trova ben organizzato e, se è necessario, si trova preparato per difendere i suoi diritti mediante le armi. Questo è semplicemente inaccettabile per i poteri egemonici.
La cristallizzazione della protesta bianca
Ad appoggiare gli allevatori nella loro lotta contro il Governo, non sono stati soltanto i vicini, ma anche persone di idee affini da altri Stati. Tra questi ci sono i fratelli Ammon e Ryan Bundy, i quali nel 2014, avevano difeso i diritti del ranch del loro padre nella disputa con il Governo federale. Inoltre, una serie di organizzazioni radicali anti governative, tali come “Pacific Patriots Network, “Oath Keepers”, e “III Society”, si sono uniti alla protesta. Secondo gli esperti, i membri di tali gruppi sono più di 150.000 persone, molti di loro, sono vecchi ex militari che, nella loro maggioranza, sono ben addestrati con le armi.
Riproduzione del mito nazionale
Questo successo è tipico delle caratteristiche folcloristiche americane tali come Jesse James e Sundance Kid, eroi che rubano alle banche e lottano contro i federali perchè le politiche delle corporations li hanno buttati fuori dalle terre delle proprie famiglie. Così a qualsiasi azione simile contro il Governo Federale non rappresenta niente di più che una riproduzione del mito nazionale che trova sempre numerosi seguaci soprattutto fra la popolazione bianca degli USA.
Il secondo emendamento della Costituzione come una via di resistenza alla tirannia
La Costituzione degli Stati Uniti formula legalmente il diritto dei cittadini di custodire e portare armi. Inoltre la sicurezza personale, una delle ragioni per questo emendamento, consente la capacità della gente , in caso di necessità, di resistere alla tirannia. I fondatori dello Stato alla fine del secolo XVIII previdero che prima o poi, le autorità di Washington si sarebbero trasformate in tiranniche rispetto alla propria popolazione , cosa che è avvenuta nei secoli XX e XXI. L’unica cosa che previene la conclusione di questo fenomeno è la presenza di circa 300 milioni di armi in mano pubbliche (dello Stato Federale). Incluso con i sistemi di armamento più avanzati , è difficile resistere ad un esercito di questa grandezza. Le elites liberali sono molto coscienti di questo e tutti gli anni cercano di limitare il diritto della gente a tenere e portare armi.
Copertura mediatica
La forma in cui il problema viene occultato dai media è sufficientemente indicativa. La grande maggioranza delle pubblicazioni negli Stati Uniti ha aderito all’ideologia liberista, e per tanto, la loro posizione su questo tema è chiara: i manifestanti nell’Oregon sono considerati criminali armati, nazisti, e per loro c’è la galera. Questi media paragonanao i manifestanti dell’Oregon con i movimenti più radicali, come “Black Lives Matter”, i quali difendono i diritti della gente di colore negli Stati Uniti. Le azioni apertamente aggressive degli attivisti per i diritti umani non sono coperte e le azioni dei manifestanti nell’Oregon, al contrario, sono presentate nella peggiore luce possibile. Una serie di media conservatori danno copertura agli eventi dell’Oregon in una forma più adeguata, ma il loro numero è molto esiguo. Così i giornalisti operano come protettori dell’egemonia e cercano di screditare i manifestanti.
Gli avvenimenti nell’Oregon come un sintomo
Tali eventi sono i segnali di profonde divisioni all’interno della Società americana. Queste avverrebbero più di frequente, si allargheranno su larga scala. La ragione si questo si trova nella crescita di uno stato anemico della protesta tra la popolazione bianca degli USA. La classe media comprende che non ci sono posti per questa fascia sociale nell’America attuale che si è venuta a costruire sulla base delle esigenze della elite. L’impegno della gente con i valori tradizionali, i rifiuto del multiculturalismo e del neo liberismo, così come una difesa aggressiva delle loro posizioni potrebbe condurre eventualmente ad un conflitto armato con le autorità federali. nella prima fase possono essere isolate le sacche di resistenza, principalmente negli Stati del Sud ed occidentali ma, alla fine, il confronto potrebbe ascendere fino ad una guerra su scala globale come avvenne con la guerra fra il Nord ed il Sud.
Fonte: Katehon
Traduzione: Manuel de Silva
Fonte articolo: controinformazione.info
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