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giovedì 9 aprile 2015
MasterChef,programmi di manipolazione che insegnano a servire i padroni
Aveva visto giusto Corrado Ravazzini, nel suo cortometraggio “Perfetto”, a identificare nel ristorante il luogo dove meglio emerge, e meglio viene esibito, lo status sociale nel capitalismo post-moderno. Si andava al ristorante banalmente per mangiare, ma ora tra cuochi che non sono più cuochi bensì chef, tra piatti che non sono più piatti ma opere di arte moderna impossibilitate a riempire lo stomaco perchè miserrime nel contenuto e nelle dimensioni, diventa chiaro che tra il fine (mangiare, possibilmente bene) e il mezzo (il ristorante, guai a chiamarlo trattoria perchè troppo evocatoria di bifolchi camionisti con la camicia a quadretti) si sono inseriti una serie di sgradevoli ostentazioni di “skill sociali” che contribuiscono a farmi guardare all’ambiente degli chef e dei ristoranti blasonati con una sorta di imponderabile disgusto. L’avevamo già visto con il mercato del vino, dove per “ribrandizzare” un buon Barbera erano arrivate orde di buffoni chiamati sommelier a sentire retrogusti improbabili di tabacco e di cumino a questo e quell’altro vino; era necessario trasformare la bevanda popolare per eccellenza, il vino, in uno skill sociale da esibire per dimostrare il proprio status.
Tale disgusto si amplifica a dismisura quando accendo la televisione e osservo per alcuni minuti (limite massimo di tolleranza) una puntata di “Masterchef”. Questa spiacevole sensazione (appunto, di disgusto) non è tuttavia del tutto infruttuosa, perchè ha un effetto pedagogico e mostra chiaramente che l’equazione “ristorante = ostentazione della differenza di classe sociale” non è solo frutto della mia immaginazione ma una realtà oggettiva e conclamata. Del resto non si tratta solo di un paradigma sociale che ci ricorda – per chi l’avesse dimenticato – che viviamo ancora in una società divisa in classi, ma anche del paradigma del capolinea di una nazione, la nostra, che ormai si è ridotta come un paese del terzo mondo a vendere solo cibo e turismo. Se penso all’expo del 2015 dedicato al cibo (si ricordi che per esempio la Tour Eiffel fu costruita appunto nell’expo del 1889, e si raffronti con la miserrima sagra del tartufo nostrana a cui l’abbiamo ridotta nel 2015) mi rendo conto che per un giovane in questo paese non c’è più speranza.
L’unica prospettiva che gli offre questo paese è scegliere tra una carriera come cameriere o come cuoco, magari con la segreta speranza un giorno di diventare chef e rifarsi delle umiliazioni subite dal cliente che per definizione “ha sempre ragione”, e di quelle subite dal padrone che, per definizione, ha ancora più ragione del cliente. Diventa così magicamente spiegabile, per noi outsider del mondo della cucina, tutto l’assurdo interesse sado-masochista, che in questa infelice nazione milioni di persone riversano in questa sarabanda di maleducazione e arroganza chiamata “Masterchef”. Frotte di cuochi e camerieri vedono in “Masterchef” una sorta di rievocazione della loro triste, alienante e frustrante vita quotidiana. Ma c’è di più, “Masterchef” è il momento pedagogico in cui bisogna insegnare a milioni di giovani italiani come ci si comporta nei confronti dei superiori, come subire i peggiori insulti senza fiatare; del resto è questo che offre il mercato del lavoro al giovane italiano.
Se l’industria è morta, finisce la possibilità anche solo teorica di fare una carriera “tecnica” in cui il lavoro sia scisso dal suo aspetto servile di “sudditanza al cliente” (e al padrone). Ma l’industria è morta e all’Expo si parlerà di cibo, cibo solo cibo e nient’altro che cibo… Riflesso di ciò che l’Italia è diventata: un paese con una minoranza di ricchi e una maggioranza di poveri che possono lavorare solo e soltanto in una serie di lavori servili che gratifichino i padroni, perchè è questa la traduzione vera della parola arcana “terziarizzazione” dietro la quale si cercano di nascondere le tremende condizioni della società capitalistica postindustriale. Credevamo che la fabbrica fosse l’apice dello sfruttamento, e invece è arrivata l’era del ristorante, degli chef e dei “Masterchef”. Cari giovani, buona fortuna, ne avremo bisogno.
fonte
Questa è una società post- industriale nel senso che non ci sono piu le industrie e se non ci sono le industrie non c'è sviluppo , perchè ? Perchè a qualcuno non vuole lo sviluppo , con il formarsi delle industrie si era formata via via una coscienza operaia , una coscienza di classe , poi le industrie avevano richiesto professionisti sempre piu qualificati ed ecco la classe media , i borghesi , oggi la borghesia dove è finita ? Si stava scoprendo come l'uomo poteva affrancarsi dalla fatica e dedicarsi ad altro , dedicarsi semplicemente a sviluppare l'ingegno e migliorare la vita di tutti .La società del benessere , dello sviluppo , se si ha piu cultura , si hanno piu soldi , se si hanno piu soldi , di ha piu tempo se si migliora la vita si ha piu tempo per pensare , ecco i partiti , la politica , i circoli , le riunioni , i progetti , l'emarginazione del fanatismo e della superstizione . Ciò significava minacciare l'interesse di chi da sempre guadagna sul malessere altrui : i religiosi , i monarchi , i nobili , i mercanti , i latifondisti ecc...... , il potere vuole che tu non pensi . Che non eserciti il pensiero , ancora una volta a prevalere sono gli interessi di pochi , l'egoismo di pochi , che scatenano guerre , mandano a morire i figli degli altri dietro la maschera di cittadini e degli ideali di cui li riempiono , scatenano i problemi e li attribuiscono ai bisogni della massa . Ecco Malthus , ecco l'anidride carbonica , il riscaldamento climatico , la carbon tax , ecco Al Gore , ecco che non c'è cibo per tutti , ecco Gaia , Lovelock , l'Onu ecc...... .ecco perchè le industrie , le nazioni , le lingue ,se i potenti travalicano i confini nazionali , ecco le banche e le multinazionali , un nuovo feudalesimo tecnologico e tutti servi della gleba .
RispondiEliminaMark
da quando so come si fà il vino prediligo assolutamente la birra !! anni fà andava di moda il bariccato, tutti i pirla ne avevano piena la bocca non sapendo che la cosiddetta "bariccatura" serviva solo ad aromatizzare in modo furbesco vini mal riusciti (si prende una centrifuga ci si mette il vino qualche pezzo di legno di vario tipo poi si prende quella parte di vino che ormai puzza terribilmente di legno e si distribuisce nel resto della produzione di vino). Il tipo di vino spessissimo è solo una moda che viene imposta con le più progredite tecniche di pienneelle e marketing, un pò come per i telefonini, quando iniziarono ad essere microscopici se ne avevi uno di dimensioni umane eri uno sfigato, adesso iniziano i "phablet" perciò dovrete correre tutti dal sarto perchè il display sarà così grande da non stare più nella tasca interna della giacca. Se andate nei bar trendy vi serviranno il prosecco in bicchieri di vino tirati fuori dal congelatore, freddissimi e ovviavemnte appannati per lo schock termico, tutta scena ? no assolutamente, avvicinando labbra e lingua al bicchiere si congeleranno leggermente e le vostre papille gustative saranno imbrogliate perchè non si accorgeranno per nulla della qualità scadente del vino o del fatto che probabilmente non è stato aperto in giornata.
RispondiEliminaeh già Mark ci hanno fregato, però nel mio piccolo ti posso dire che alla massa spesso la sofferenza che ha gli va bene, ti posso dire anche che quasi tutti gli imprenditori illuminati sono stati sabotati o fatti fuori, che la cattiveria l'invidia e la gelosia e l'indifferenza del popolo non sono da meno di quelle dei ricchi e dei nobili, anzi peggio:
http://www.parodos.it/archivio/aateniese.htm
"Dovunque sulla faccia della terra i migliori sono i nemici della democrazia: giacché nei migliori c’è il minimo di sfrenatezza e di ingiustizia, e il massimo di inclinazione al bene; nel popolo invece c’è il massimo di ignoranza, di disordine, di cattiveria: la povertà li spinge all’ignominia, e così la mancanza di educazione e la rozzezza, che in alcuni nasce dall’indigenza."
che finchè la maggior parte della gente non spegne la tv e accende il cervello avremo poca speranza. nel frattempo con le ossa rotte, equitalia alle costole, processi in corso e casini a non finire, siccome sarò l'ultimo soldato a cadere sono in procinto di iniziare a produrre cibo ed energia, in piccolo per ora, ma non è detto che Dio, il destino, il karma, la volontà superiore o come volete chiamarlo mi permettano di crescere abbastanza da rompere le balle seriamente a chi vuole il monopolio della produzione del cibo, stavolta non mi fermano perchè sono disposto ad andare contro lo status quo se sarà necessario. Quando la produzione di cibo sarà in poche mani non ci sarà più NESSUNA speranza e questo è un evento che si stà velocemente realizzando. Come dici giustamente non esistono più le fabbriche, non esisteranno presto le campagne (leggi terra dei fuochi e batterio dell'olivo).
Anzi chiedo a ww se può interessarsi sul discorso degli olivi pugliesi, credo che la posta in gioco non siano solo gli olivi della zona ma ci sia sotto molto molto di più e che sia tenuto ben nascosto, una guerra economica in grande stile per mettere a terra completamente la forza del sud che è la terra e di conseguenza con edilizia e industria ferme al palo creare il collasso totale necessario per un invasione da sud
jj
Completamente d'accordo con te jj,il becero sta nei ricchi quanto nei poveri,non è la condizione economica che influisce quanto la persona stessa,anche se i ricchi per essere tali devono scendere a compromessi e quindi La loro vita spirituale è recisa dal mantenere la ricchezza acquisita,altri sono sub umani e senza anima e questi sono ovunque nel popolino forse in maggioranza dato che permettono ad altri vermi di governarli,vuol dire che sono come loro.Certo il discorso degli ulivi è collegato,metti insieme inquinamento delle acque,radioattività diffusa,inquinamento del terreno,scie chimiche,inquinamento degli scarichi delle fabbriche,e molto altro lo scopo finale lo si può intravedere da soli,la sterilità dell'umanità,il DNA ulteriormente danneggiato e che rende gli uomini ancora più stupidi,la depopolazione e lo sterminio,la nascita di malformazioni e nuove malattie,abbassare le frequenze della terra,e non ultimo il controllo totale dell'acqua, che resterà non inquinata,del cibo e dell'aria che come da te ribadito si prefigge come ultimo e vero scopo il controllo totale dell'umanità,o chi sopravvivera.
EliminaSi mi riferivo ai nobili ''decaduti'' e che hanno smarrito la propria identità fino al patatrac della presa della bastiglia e dei Romanov , i greci sono stati i primi a sperimentare questa perdita della loro importanza . Ho notato anche io questa cosa del vino trasformato in bene di lusso con perdita della qualità , e alla fine tutto si riduce in farsa . Quando poi il vino è un bene popolare , simbolo del sangue e della magnanimità degli dei per le nostre terre .Il cibo stesso snaturato dal suo valore di nutrimento . Questi sono programmi da dementi dai , cosi come i quiz game involutisi sempre piu in gioco d'azzardo , ma il compiacimento sadico è il tratto distintivo di questi tristi tempi .
RispondiEliminaMark
Ma come diamine si fa a farsi comandare e insultare da tre teste di cazzo assolute che saranno pure complessate io non lo so, chi partecipa e' peggio di un robot senza volonta', oppure ha una bassissima stima di se stesso. Fossi stato io avrei gia' sparato una cannonata in faccia ad uno di qui enormi imbecilli, ora hanno fatto anche la versione junior, gia' i bambini sono stressati da quell'altra prigione che' la scuola, ora ci mancava solo questo. Ma chi conduce non si vergogna o si sente a disagio nel mettere sotto pressione un bambino ? Secondo me manco si rendono conto di quello che fanno, lo troveranno divertente, sono pazzi e manco se ne rendono conto. Ma non preoccupatevi, quando finalmente forze superiori di luce ci daranno liberta' di agire e si uniranno a noi, le cose cambieranno. Non ci dobbiamo spaventare, quelli che si devono cacare sotto sono loro, e' l'elite a fare incubi ben peggiori, percio' bisogna stare calmi e aspettare che tempi maturi arrivino da noi, ci siamo quasi, manca qualche annetto o forse due e poi gli ultimi merdosi millenni di oscurita' se ne andranno con le buone o le cattive. Le cattive credo, a presto.
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