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giovedì 16 aprile 2015
Il servo Renzi si reca a Washington per ricevere le ultime “direttive” dai suoi capi Barack Obama e la finanza mondialista
di: Luciano Lago
Alla Casa Bianca aspettano di ricevere il “rapporto” da Renzi sulla situazione dell’Italia ed in particolare ci sono alcune questioni importanti sul tavolo, sulle quali viene richiesto” un chiarimento”, dicono le fonti giornalistiche ufficiali. In realtà non di chiarimento si tratta ma piuttosto di un “adeguamento” ( più appropriato definirlo così) alle nuove linee di politica estera per l’Europa previste d Washington ed a quelle il fiorentino si dovrà adeguare con “entusiasmo”.
Obama sa già che non ci saranno certo problemi con Renzi, sempre pronto all’obbedienza nei confronti del potente alleato, Renzi non rassomiglia minimamente ad un personaggio come Milos Ziman (presidente della Repubblica Cecha) il quale ultimamente ha chiuso le porte in faccia all’ambasciatore USA per un dissenso sul suo prossimo viaggio a Mosca, nè tanto meno Renzi si può paragonare ad un Viktor Orban (leader dell’Ungheria) che sta contrastando la politica USA circa il gasdotto con la Russia e le sanzioni.
Renzi svolge piuttosto il ruolo del vassallo obbediente che si reca dal segretario dell’Impero per prendere le ultime disposizioni, memorizzarle in modo diligente e metterle in pratica al suo ritorno.
La Casa Bianca ha preparato una amichevole accoglienza per il premier italiano, Matteo Renzi, che arriva a Washington per la prima visita ufficiale, tanto che si discuterà la possibilità che non solo la First Lady Michelle venga a visitare l’Expo di Milano a fine giugno, ma forse anche lo stesso presidente Obama, che all’inizio di quello stesso mese sarà in Baviera per il G7. Un contentino alle manie esibizionistiche del fiorentino che potrà ammantarsi del successo di tale manifestazione.
Si prevedono quindi discorsi strapieni della solita retorica renziana del tipo: “siamo uniti gli USA e l’Italia per consolidare la democrazia e per lottare contro il terrorismo che insidia la stabilità dei nostri paesi”. Occultando il fatto che il terrorismo dell’ISIS reca impresso il marchio di fabbricazione USA. Non mancheranno le lodi di Renzi all’infaticabile opera di “esportazione della democrazia” attuata da Obama e soci che tanti “benefici” a portato a tutto il mondo.
Facile prevedere che si parlerà anche della Russia e della necessità di confermare le sanzioni e ci aspettiamo di sentire Renzi che ci dica dal podio: “attendiamo che Putin ritorni sulla buona strada ed anche lui si adegui alle speranze di pace dell’Ucraina”….naturalmente chinando il capo all’egemonia di Washington, centro dell’impero, ed accettando per “buono”il governo golpista e neo nazista di Kiev.
Ci sarebbe solo da indovinare quali saranno i discorsi ufficiali ma non ci vuole troppa fantasia per prevederli. Non è difficile prevedere che Renzi si adeguerà a tutte le richieste di Washington, da quella di mettere a disposizione della NATO 5.000 uomini di reparti italiani per partecipare ad operazioni di presunta “lotta al terrorismo”, anche se si è visto bene in quale forma ambigua svolgano sul campo gli USA tali operazioni, con alleati nella coalizione paesi come Arabia Saudita, Qatar e Turchia che del terrorismo sono gli sponsor.
In particolare si richiederà all’Italia una qualche forma di intervento stabilizzatore in Libia, assieme ai francesi e britannici, i responsabili del disastro attuale. Il tutto senza rispettare la regola che chi rompe dovrebbe almeno raccogliere i cocci ma, in questo caso, spetterebbe all’Italia trovare una forma di riassestare la disastrosa situazione libica.
Fuori dubbio poi che Obama si garantirà l’appoggio italiano alle sanzioni alla Russia, nonostante che queste danneggino gravemente l’economia italiana e che ci siano anche nella stessa Germania molte titubanze e voci contrarie in proposito. Lo stesso Obama insisterà perchè l’Italia appoggi una mozione in ambito europeo per integrare quanto prima nella UE uno stato fallito ed in bancarotta come l’Ucraina, concedendo linee di finanziamento di cui la UE in questo momento neppure dispone (vedi la Grecia).
Le politiche di austerity volute dalla finanza internazionale,gli stessi creatori dellla crisi,che stanno portando i popoli alla fame e disperazione.Foto della distribuzione del cibo in Grecia.
Obama ci tiene molto che il governo fantoccio degli USA a Kiev riceva tutto l’appoggio possibile in vista di una ripresa prossima del conflitto.
Si parlerà poi dell’aspetto più importante: il trattato Transatalntico (TTIIP) che gli USA vogliono imporre all’Europa nell’interesse delle loro multinazionali e corporations bancarie, sicuro che Renzi accetterà di buon grado di svolgere il ruolo di quinta colonna degli USA in Europa convincendo anche i più scettici a firmare e ci racconterà poi che lo fa per favorire il “made in Italy” del parmigiano e del vino italiano. In realtà sarà quello che permetterà alle imprese USA come la Monsanto di inondare con i loro alimenti a base di OGM l’Europa, senza possibilità di opposizione degli stati e questo trattato consentirà alle grandi multinazionali di introdurre le tecniche della trivellazione fracking per l ricerca petrolifera e del gas. il Business prima di tutto ed un requiem per le imprese italiane.
Da ultimo, ” dulcis in fundo”, Obama chiederà conto a Renzi del blocco dei lavori della base del Muos che ha innervosito il Pentagono. Renzi darà ampie assicurazioni in merito e prevediamo, per il giudice di Caltagirone che ha firmato il provvedimento, un prossimo trasferimento in altra sede, magari tra Udine a Tarviso, tanto per gradire uno scatto di carriera.
di: Luciano Lago
fonte: controinformazione.info
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