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martedì 23 giugno 2020

IL rapper Lord Jamar accusa Soros di usare il movimento Black Lives Matter per i suoi scopi



La star del rap statunitense Lord Jamar ha criticato il movimento Black Lives Matter e la sua ideologia, affermando che non lui lo supporta perché “non è il nostro movimento … questo è sotto le mani di George Soros” per controllare la popolazione afroamericana.

Il 51enne veterano dell’industria musicale, il cui gruppo Brand Nubian era popolare nell’era d’oro dell’hip-hop, è stato recentemente invitato in un’intervista a Turning Point USA dove gli è stato chiesto se ha sostenuto il movimento BLM, al quale ha risposto: “No. Assolutamente no.”

lunedì 22 giugno 2020

La decadente democrazia e l'impero Aureo







di: Stefano Moggio

La democrazia non può che essere la forma di Governo dell’età ultima, difatti è il “dèmos” [δῆμος], la folla errante e pettegola, indemoniata – come indica l’etimo della parola stessa – e quindi divisa, a contendersi il potere, la reggenza della Nazione (che oggi più non è, essendo sostituita dallo Stato, con tutto ciò che tale cambiamento implica e su cui non ci soffermeremo in questa sede); è il popolo (dal latino “poples”, ovvero “ginocchio”), colui che arranca sulle ginocchia, piegato, a decidere quale autorità dovrà tenere la frusta, mentre nella forma più alta di Governo, nell’idea di Stato che trascende se stesso portando seco ogni suo membro, non può ravvisarsi che l’Impero: qui, il vero Popolo, unito, non disperso in tante fazioni contrastanti – specchi per le allodole della diabolica democrazia –, agisce come un unico organismo, unito e armonico, al medesimo tempo coeso seppur nella divisione di differenti ruoli all’interno del macro-organismo imperiale (ruoli assegnati per vocazione, secondo la tradizione dei mestieri antichi).

martedì 16 giugno 2020

L'uso del terrorismo mediatico e della paura per assoggettare la società




di: Marco Della Luna

Il messaggio generale della propaganda di sistema oramai è esplicito: la nostra esistenza è minacciata da pandemie, inquinamento, terrorismo, riscaldamento globale, e per sopravvivere la società deve razionalizzarsi, deve lasciarsi trasformare in un’azienda, in un’azienda sempre più tecnologica ed efficiente, anche al costo di ridurre alcuni diritti individuali e collettivi. 

venerdì 12 giugno 2020

Rivolte negli USA: L'elite globalista e le sue scimmie ammaestrate




di: Andrea Brizzi

Dopo la barbara uccisione di George Floyd, la rivolta è esplosa nel mondo occidentale, una rivolta inizialmente spontanea negli USA, da ricondurre al malessere sociale, come già detto nell’articolo della scorsa settimana, ma eterodiretta, guidata e gestita da un punto di vista ideologico, da un preciso apparato mondialista, che abilmente è riuscito a nascondere l’origine sociale e autenticamente classista delle prime rivolte, e a sostituirla con quella etnica, razziale e culturale.


Per capire la spropositata forza che detengono i padroni di questo nostro mondo, è sufficiente analizzare con quale velocità la barzelletta del “black lives matter” abbia contaminato la colonia Europa, e tutti i Paesi anglosassoni. Siamo di fronte ad un attacco totale, o meglio ad un contrattacco, visto che la favola del razzismo è stata tirata fuori dal cilindro proprio per impedire che il mondo ragionasse in termini economici, e analizzasse a fondo la condizione dei cittadini americani delle periferie, degli esclusi e dei reietti, degli eterni sfruttati, dei quaranta milioni di poveri che il paradiso della libertà può vantare.

martedì 9 giugno 2020

La Sapienza Vedica

 

di: Luigi Angelino 

Accingersi ad una trattazione del genere, obbliga lo scrivente ad una precisazione di carattere eziologico, significando che la presente sintesi, in considerazione della vastità e della complessità delle tematiche affrontate, cerca di offrire spunti significativi per un successivo approfondimento nei settori di interesse. Quando si fa riferimento ai libri “Veda”, si intende parlare di un’antichissima raccolta di testi, scritta in lingua sanscrita da parte dei popoli “Arii” (1) che colonizzarono l’India settentrionale, divenuta nel corso dei secoli il compendio di quel complesso di dottrine e di credenze religiose denominato “Induismo”.

sabato 6 giugno 2020

Il governo Conte finanzia con soldi pubblici la fondazione di Bill Gates


di: Luciano Lago

Quando il premier Conte decide per suo conto di utilizzare i soldi pubblici per finanziare i miliardari , finti filantropi, come Bill Gates, non ci sono esitazioni nè ritardi, i soldi vengono stanziati e inviati subito.
 
Si possono far aspettare i lavoratori italiani che ancora non ricevono la cassa integrazione e i piccoli imprenditori che sono alla disperazione, in attesa di ricevere i soldi stanziati dal governo, ma Bill Gates no, a quello i soldi vanno inviati subito, si sa che lui è un grande “filantropo” (come lo descrivono i media del sistema), che ci procurerà il vaccino per tutti.
Così ha fatto Giuseppe Conte, il quale ha informato che l’Italia avrebbe contribuito con un sostegno maggiore rispetto a quanto già dichiarato precedentemente, raggiungendo la modica cifra di 287,5 milioni di euro dei contribuenti italiani, per sostenere Bill Gates e la sua fondazione “Gavi Alliance”.  


giovedì 4 giugno 2020

Agente dell’MI6: Il coronavirus e` stato rilasciato da un laboratorio


nota personale:

Dopo il pericolo della guerra nucleare con la Russia comunista, il terrorismo di matrice islamica la cosidetta "guerra infinita", le varie crisi economiche, siamo in una nuova fase di destabilitazione e terrore programmato,  l'arma biologica e batterologica. Gli stessi  che avevano interessi nel governare le masse con  la paura e il terrore sono gli stessi che stanno agendo e creando questo nuovo scenario. Non a caso il virus è stato rilasciato dalla Cina, per poi abituare le popolazioni mondiali alla riduzione delle libertà e dei diritti prendendo ad esempio proprio la gestione della crisi pandemica cinese; se ci pensate hanno fatto lo stesso con la globalizzazione, in cui i lavoratori di altri paesi con diversi welfare, si devono adeguare agli standard di non diritti e bassi costi cinesi, e non il contrario come volevano fare credere.