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sabato 20 agosto 2016

La sacralità della nazione e i suoi confini



di: Paolo Sizzi


Da un anno ormai le vicende migratorie di genti levantine che irrompono in Europa fuggendo da Siria e dintorni tengono banco mettendo in mostra le ridicolaggini dei mentalmente aperti liberal-democratici, impegnati nelle diuturne olimpiadi della fesseria politicamente corretta. I maggiori strali di questi poverini si concentrano sulla demonizzazione di confini, barriere, frontiere, muri, fili spinati e considerando che molti di questi personaggi sono degli egoistici ed individualistici borghesucci fa alquanto tenerezza: i predicozzi vomitati dall’alto di eburnee torri all’indirizzo del popolo vanno rispediti al mittente a suon di fragorose pernacchie.

mercoledì 11 novembre 2015

video: Essere Europeo!



L’Europa non è Lampedusa. È la nostra civiltà! L’Europa non è l’organizzazione di Bruxelles, e ancor meno una valuta o una banca centrale.

Europa non è spazio globalizzato e senza frontiere. L’Europa non è il mondo africano, e non è neanche terra dell’Islam.


venerdì 6 novembre 2015

Il primo ministro ungherese Orban accusa George Soros di alimentare la crisi dei migranti in Europa




Viktor Orban, primo ministro ungherese, veramente non è favorevole ai migranti.
Ha anche fatto tutto il possibile per fare sapere a tutta l’Europa che Budapest non è per nulla interessata ad accogliere le centinaia di migliaia di profughi che fuggono da un Medio Oriente dilaniato dalla guerra.  

mercoledì 4 novembre 2015

I nemici della Nazione italiana




di: Federico Dal Cortivo

Li abbiamo sentiti lamentarsi con il governo del duo Renzi-Alfano”, i poveri Prefetti,anime belle, che “non ci stanno “ e si “sentono soli” contro la marea montante di proteste, che sia pur nella censura dei media di regime si sta levando in varie parti d’Italia, eppure fino ad oggi si sono dimostrati solo zelanti servitori di uno dei peggiori governi del secondo dopoguerra, un esecutivo che sta letteralmente consegnando l’Italia oltre che alla finanza internazionale e alle multinazionali, a torme di clandestini provenienti da ogni dove.

Questi ultimi , basterebbe dare un’ occhiata un po’ più attenta alla cronaca quotidiana edulcorata dai media mainstream del politicamente corretto, dopo essere stati accolti,poveri bamboccioni, con i guanti bianchi,coccolati, viziati e dotati di ogni confort…,alla fine spesso e volentieri delinquono, protagonisti indiscussi di quella microcriminalità predatoria che oramai fa parte del quotidiano di molte città italiane.


venerdì 9 ottobre 2015

LA TRASFORMAZIONE DELL’EUROPA IN UN METICCIATO DI SCHIAVI



di: Clare Ellis

Non è un caso che centinaia di migliaia di non-Bianchi in “crisi” abbiano inondato le coste, le isole, i centri, e le città d’Europa nel corso degli ultimi anni, con altri milioni il cui arrivo è previsto in un futuro non troppo lontano. Questo afflusso massiccio e continuo di popoli “sventurati” verso l’Europa non è solo parte di una “tendenza di migrazione globale” o una “crisi dei rifugiati globale”. Questi popoli non stanno forzando la loro strada in Europa ad ondate delle dimensioni di città e piccole città solo come risposta alla guerra civile, la persecuzione, la guerra nei loro paesi d’origine, o per il caos e la violenza che ISIS sta diffondendo in tutto il Nord e Nord Est Africa e il Medio Oriente. 

giovedì 10 settembre 2015

Ungheria difesa della vera Europa: “Difendiamo le frontiere o sarà il caos”




Budapest, 8 set – Non tutti adottano la resa come strategia definitiva di fronte all’immigrazione. L’Ungheria, per esempio, tenta di far rispettare un minimo di legge, anche se la cosa si fa sempre più difficile. I profughi alla frontiera con la Serbia continuano ad ammassarsi e la tensione è alle stelle. 

martedì 3 febbraio 2015

LA “SOLUZIONE FINALE” DELL'ELITE EBRAICA PER L'EUROPA







PREFAZIONE:

All'umanità attuale sono state nascoste molte cose importanti,che gli antichi conoscevano bene,una di queste verità è che le varie razze umane che camminano nel mondo,sono state volute dagli Dei creatori proprio nelle sue differenze,altrimenti avrebbero provveduto a generare un corpo fisico (che ospita l'anima il vero tuo essere), uguale per tutti. 
Queste differenze non devono dividere ma non possono essere nemmeno mescolate in modo artificiale e volutamente,al fine di creare una massa omogenea di schiavi,senza identità,radici  e cultura,facile da sottomettere e manipolare.
Questa stirpe dannata che è l'elite ebraica è nemica di tutto il genere umano,il loro piano di dominio dell'umanità prevede proprio la fine delle razze come le conosciamo,al fine di creare una nuova razza di schiavi senza cervello,che dovranno servire questi sub umani assecondando ogni loro degenerazione.

lunedì 1 dicembre 2014

L'antirazzismo la dottrina del dominio e della distruzione











«Vidi nella morale della compassione in continua avanzata, e che colpiva anche i filosofi rendendoli malati, il sintomo più sinistro della nostra cultura europea ormai essa stessa sinistra, la sua tortuosa peregrinazione verso un nuovo buddhismo: – un buddhismo europeo: il … nichilismo?».
«E se nel “bene” fosse insito anche un sintomo di regresso, o anche un pericolo, una seduzione, un veleno, un narcoticum, grazie al quale il presente vivesse a spese del futuro? […] Così che proprio la morale sarebbe il pericolo dei pericoli?».
F. Nietzsche, “Genealogia della morale”

«Intendo degenerazione, già lo si intende, nel senso di decadenza: io affermo che tutti i valori in cui l’umanità compendia in questo momento la sua idealità suprema sono valori di decadenza. Chiamo un animale, una specie, un individuo degenerati, quando hanno perso i propri istinti, quando scelgono, quando preferiscono, ciò che li danneggia […] dove la volontà di potenza manca, è il declino. Affermo che a tutti i massimi valori dell’umanità questa volontà manca – che valori di decadenza, valori nichilisti imperano sotto i nomi più santi».
F. Nietzsche, “L’Anticristo”




L’aggressione da parte di un popolo straniero, vera o presunta, è sempre stata la causa di ogni guerra. Gli aggrediti, se volevano sopravvivere, erano costretti, volenti o nolenti, a imbracciare le armi e a scendere in campo per difendere la propria vita e la propria libertà. Se qualcuno avesse cercato di impedire loro di difendersi predicando il pacifismo o accusandoli di razzismo, sarebbe stato giustamente deriso e preso per pazzo. Ora non è più così. La cessione di parte del proprio territorio a uno o più popoli stranieri, che un tempo era il risultato di sconfitte militari, avviene attraverso l’immigrazione di massa ed è chiamata “multiculturalismo”.