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martedì 1 marzo 2016

Julius Evola contro l'americanismo


di: Riccardo Rosati

Prerogativa dei veri intellettuali è quella di essere sempre attuali. Una affermazione di questo tipo può giustamente sembrare banale, ma ciò non ne diminuisce la autenticità. In questa categoria di menti superiori, rientra a pieno titolo Julius Evola. Già in passato, leggendo e studiando i suoi articoli sull’Oriente, ci siamo accorti di quanto a tale filosofo calzi a pennello l’aggettivo “profetico”. Avvicinandoci ai suoi scritti in qualità di orientalisti, siamo rimasti colpiti, non solo per la straordinaria competenza specifica di questo autodidatta, ma specialmente per la sua capacità di andare oltre il limitante confine del campo di studio settoriale, che imbriglia ormai da anni una Accademia insterilita nel pensiero. Ancor più sorprendente si è rivelata la lettura della sua raccolta di riflessioni sulla società statunitense: Civiltà americana. Scritti sugli Stati Uniti 1930-1968, la quale è stata, e non è una esagerazione, una specie di folgorazione, quasi un satori, in virtù della visione premonitrice del filosofo.

lunedì 31 agosto 2015

Il denaro come mezzo di dominio dell'umanità





Il denaro è il simbolo dell’energia consumata fornendo un lavoro: è sudore e sangue trasformati in carta. L’umanità deve faticare per scambiare il sudore della sua vitalità contro denaro. Il sudore è il rifiuto eterico del dispendio vitale. Una piccola parte di denaro spetta ai lavoratori per permettere loro di riprendere le forze e continuare a produrre, mentre una gran parte sfugge loro e si accumula nelle riserve bancarie dei proprietari del denaro.

Grazie al simbolo del denaro, eretto a dio onnipotente nel mondo, i padroni della finanza hanno preso il potere sull’umanità, sottraendone l’energia vitale e appropriandosene attraverso il meccanismo economico e la truffa bancaria. L’uomo non è più padrone della sua forza vitale, essendo costretto a lavorare nel timore e sotto minaccia per acquisire il denaro che gli permetta di sopravvivere. Innumerevoli sono le considerazioni filosofiche che sono state fatte sul denaro e lo sfruttamento, sia dal punto di vista liberale sia da quello marxista.