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lunedì 20 luglio 2020

Bambini abusati e torturati a morte: l'inferno scoperto da un’indagine sul dark web



Roma, 15 lug Bambini abusati e torturati fino alla morte. E’ l’agghiacciante inferno emerso sul dark web da un’indagine condotta dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Siena, con il coordinamento della Procura dei Minori di Firenze. Avviata lo scorso ottobre, l’operazione denominata “Delirio”, vede 25 persone iscritte sul registro degli indagati (19 minorenni e 6 maggiorenni) residenti in varie zone d’Italia (per l’esattezza 13 province diverse), accusate di diffusione e detenzione di materiale pedo-pornografico e di istigazione a delinquere. Quanto si è palesato di fronte agli occhi dei carabinieri è però qualcosa che va oltre qualunque immaginario orrorifico.

Sevizie in diretta web

 

Diversi siti criptati in cui chi entrava appositamente assisteva a sevizie in diretta che si concludevano con la morte del bambino. Sevizie legate a pagamenti da parte degli spettatori di sempre maggiori somme di Bitcoin (criptovaluta utilizzata soprattutto nel darknet). Secondo gli investigatori probabilmente le torture in questione venivano compiute nel sud-est asiatico e sono venute alla luce in seguito a perquisizioni a carico di due minorenni piemontesi, un ragazzo e una ragazza di 17 anni

venerdì 20 luglio 2018

Il delirio dei mondialisti contro le nascite e la vita



La Spina nel Fianco

Inauguriamo questa nuova rubrica dai toni irriverenti e volutamente provocatori, con una riflessione politica sull’ultima assurdità del progressismo.
La notizia è recente, la Chicco, noto marchio di articoli per bambini e neonati, ha avuto la terribile colpa di aver prodotto uno spot pubblicitario dove, con toni assolutamente scanzonati e appunto con volontà soltanto pubblicitarie, incita apertamente gli italiani a fare più figli; ” Abbiamo bisogno di bambini! Migliaia, milioni, trilioni di bambini che ci aiuteranno a crescere portando l’Italia dove è giusto che stia. Facciamolo per l’Italia ecc. “.

lunedì 19 febbraio 2018

L'attacco alla famiglia di Trudeau, premier del Canada



Il penultimo attacco alla famiglia di Trudeau premier del Canada: legalizzare la Marihuana per i bambini di 12 anni.

Il primo ministro del Canada ha annunciato che avrebbe legalizzato la Cannabis per i bambini di 12 anni con finalità “ricreative”. Tuttavia il suo progetto non finisce qui e si estenderà ai più piccoli permettendo ai bambini di 11 anni di possedere e condividere liberamente fino a cinque grammi di marihuana.

martedì 24 maggio 2016

Il libro “Nel nome di Ishmael”: omicidi rituali di bambini e attentati



L’omicidio rituale di un bambino precede sempre l’ammazzamento eccellente: lo anticipa, come un oscuro presagio. Prima, c’è il ritrovamento del piccolo ucciso. Poche ore dopo, ecco l’attentato. E gli inquirenti onesti, quelli che intuiscono la verità, vengono depistati e poi, sabotati, rimossi, liquidati. «Bravo, vedo che ha capito come funziona, quel sistema». Parola di Francesco Cossiga. All’altro capo del telefono, lo sbigottito Giuseppe Genna, autentico talento letterario, autore del thriller politico “Nel nome di Ishmael”. Un libro sconvolgente. 
Uscì nel 2001, ma sembra scritto ieri, anzi oggi, in quest’Europa tramortita dal terrorismo opaco firmato Isis, dietro cui si nascondono “menti raffinatissime”, con propensione a “firmare” le loro stragi secondo precisi codici esoterici, come nel caso delle mattanze di Parigi e Bruxelles, ispirate alle date cruciali dell’epopea dei Templari, fondamentale nel pantheon massonico (per depistare  e coprire i veri responsabili l'elite cabalista NDR) . 

lunedì 5 ottobre 2015

VACCINI: LA PROTESTA CHOC DEI GENITORI INVADE FACEBOOK




Ildy, la mamma di Marco, ha pubblicato sul suo profilo Facebook una foto che sta facendo il giro del social con migliaia di condivisioni. Non solo: altri genitori hanno seguito il suo esempio e hanno deciso di metterci la faccia.

Sono tutti genitori che in buona fede si sono fidati delle istituzioni, genitori che mai avrebbero pensato che dietro il commercio dei vaccini ci fosse un pericolo per i propri figli. Un pericolo a volte mortale, come nel caso di Vittoria, bambina morta a 11 anni, uccisa dal vaccino obbligatorio.