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sabato 21 ottobre 2017

Sei anni fa i mondialisti assasinavano Gheddafi, per non dimenticare





di Luciano Lago

In questi giorni ricorre il sesto anniversario della morte del leader libico Muammar Gheddafi, fatto barbaramente assassinare dai sicari della NATO inviati in Libia.
  Questo anniversario passa inosservato nei grandi media che evitano di ricordare quello che fu un omicidio commissionato dalle centrali di potere internazionale che hanno voluto distruggere la Libia come paese seminando il caos che si è poi allargato a macchia d’olio in Nord Africa, oltre che in Siria e che successivamente è arrivato in Europa attraverso l’ondata migratoria che proprio dalla Libia ha trovato la sua base di partenza.


Quelli che erano allora i leader dell’Occidente  applaudirono alla sua morte, fra gli altri la ignobile Hillary Clinton che salutò con un ghigno ed una battuta la morte del Gheddafi.

Gli stessi leaders occidentali parlarono allora di “una nuova pagina” che si sarebbe aperta nella vita del paese nordafricano. Si è visto di quale “nuova pagina” si trattasse: il caos e la distruzione di un paese, la morte di migliaia di civili, la fuga di centinaia di migliaia di persone.
Lo stesso ex  presidente Obama ammise che quello della Libia e del non aver previsto, secondo lui, le conseguenze dell’intervento militare, era stato il “suo maggiore fallimento”.





In realtà oggi sappiamo che si trattava di una strategia, la strategia del caos, la stessa che aveva fatto piombare l’Iraq nel medio evo, con il precedente intervento USA, e quella che seminerà in Siria morte, caos e distruzione utilizzando in parte gli stessi miliziani mercenari di Al Quaeda che la NATO aveva utilizzato in Libia.


La vendetta di Gheddafi

Occorre ricordare che la Libia era un paese in cui, sotto il regime nazionalista di Gheddafi, la popolazione aveva raggiunto un tenore di vita che era considerato  il più alto di tutta l’Africa. I suoi cittadini godevano di assistenza sanitaria e di educazione scolastica gratuita. Le famiglie venivano agevolate con il finanziamento per la casa e le forniture di acqua e gas. Agli studenti meritevoli venivono assicurate dal governo  borse di studio per studiare all’estero. La Libia di Gheddafi  era un paese stabile con un potere centralizzato non diviso fra le varie tribù.
Nonostante questo,  i governi ed i media  occidentali affermavano che Gheddafi fosse un “tiranno” che doveva essere rimosso, sulla base di una campagna di menzogne sostenuta da tutti i grandi media occidentali. Qualche cosa del sistema libico dava molto fastidio all’elite di Washington, forse l’esempio di un paese che aveva rifiutato di sottostare al dominio neocoloniale delle potenze occidentali e che si presentava come un precedente pericoloso  che avrebbe potuto rappresentare un polo di imitazione per gli altri paesi della regione.

Dopo l’aggressione della NATO ed il saccheggio delle sue risorse, la Libia ha cessato di esistere ed è sprofondata nel caos, nella violenza, nella lotta fra i vari clan, con il terrorismo ed le mafie che hanno preso possesso di buona parte del paese.



La  Libia come si presenta oggi, nel caos e nella guerra


Dalla Libia, con il controllo di mafie transnazionali colluse con le ONG occidentali, parte il trafffico dei clandestini e disperati che si imbarcono verso l’Europa e che approdano n Italia in una piano programmato di destabilizzazione che viene pilotato dalle stesse centrali di potere che hanno voluto distruggere la Libia e destabilizzare altri paesi della regione. L’Italia è la prima meta di questo traffico e subisce le conseguenze del tradimento attuato dai governi di Roma nei confronti di  un leader ed un paese che contavano su una alleanza ed un rapporto di cooperazione leale. Il caos e l’immigrazione dalla Libia sono la vendetta postuma di Gheddafi.

Oggi la Libia rappresenta tutto il peggio che può capitare ad un paese che rifiuta di sottomettersi e diventa oggetto della ingerenza dei paesi  della NATO che ammantano le loro missioni neocoloniali con il pretesto di “portare la democrazia” e difendere “i dirittti umani”.

Una lezione da non dimenticare.






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5 commenti:

  1. E a distanza di anni stanno parlando , non mi ricordo chi ha detto : " la rovina di Gheddafi è iniziata quando pensava di investire i proventi del petrolio in Africa , e di ergersi alla guida di tutto il continente contro l' imperialismo" , lo psiconano non ha potuto che inchinarsi e seguire i suoi padroni , e Sarkozy dirgli : "lustrami le scarpe bimbo".L' assassinio di Gheddafi e dei figli indica di cosa si sono macchiati e cosa sono capaci di fare . Anche Medvedev diede l'avvallo, già anche lui della tribù eletta.


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  2. Chi si mette contro gli EBREI ci rimette LA pelle il Duce Hitler Saddam gheddafi , i circoncisi Della Tribu di Fiano sono troppo potenti .E mi dispiace deludere il buon Lucio ma Kurz il nuovo leader di destra si e' fatto una Bella kippah " kurz israele" e ha gia messo le Mani Avanti nel suo governo nessun spazio agli antisemiti,HITLER ERA AUSTRIACO SI RIVOLTA NELLA TOMBA ,capito stare coi vincitori e'tutto piu facile vita bella e relax soldi e cariche a profusione per I lacche di israele

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  3. ....non è il primo e non sarà l'ultimo, caro fratello e camerata Daniele, ma quello che conta è che lì l'estrema destra nazionalista, quindi non i popolari di Kurz che so bene essere l'equivalente austriaco del berlusca nostrano, abbia preso un casino di voti!!!! Pian pianino ci avviciniamo agli stessi passi e sentieri che fecero, sempre pian pianino, i nostri amati DUCE e FUHRER!!!!! Lucio Astarti

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  4. ....e stamane, dopo che Roma si sveglia apprendendo la notizia, caro Daniele, che i tifosi della Lazio Calcio hanno diffuso figurine che ritraggono Anna Frank con la maglietta della Roma Calcio, a cominciare dal presidente della Lazio Lotito ( noto ex tifoso romanista, ci sono le foto in rete) per finire con Taiani di Forza Italia al parlamento europeo, tutti a genuflettersi a quei loschi figuri ed a prendere le distanze dall'antisemitismo...che poi a Roma tutti sanno che gli ebrei sono notoriamente e radicalmente tifosi della Roma Calcio!...e lo dico da ex tifoso ( visto che non seguo più quel ciarpame da 8 anni) della Roma!...quanta indignazione...peccato che ce ne sia molta meno per il povero TOMMY ad esempio, ma ne avrei almeno altri 100, ammazzato in tenera età da 2 balordi ed il cui padre, anch'egli morto, ha sofferto talmente da farsi venire un infarto pochi anni dopo ed il cui principale colpevole di tale crimine usufruirà presto della libertà vigilata (abbrevio per semplicità, ma il succo è questo!), dopo pochi anni di carcere!!! Questo stato è una VERGOGNA!!! Lucio Astarti

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  5. 70 anni di menzogne deve pagare quel popolo ( gli Ebrei). Tra l'altro basta digitare:"Il diario di Anna frank e'un falso" sulle camere a gas Faurisson diceva che per prendere I corpi dei gassati il personale entrava fumando e mangiando! Faurisson si stupiva di come i popoli europei credevano a tutto senza fiatare .Inutile dire che per aver smascherato le palle degli ebrei Faurisson e'stato picchiato a sangue piu volte vi sono le foto.digitate : LA verita per israele 7ottobre .I lacche' escono allora scoperto

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