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martedì 21 marzo 2017

Le elite finanziarie contro l’umanità




“datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi”

Mayer Amschel Rothschild (ebreo elitario che rappresenta la casta finanziaria che ancora oggi  controlla la FED americana e l'emissione monetaria delle altre banche centrali usuraie a livello mondiale)
 

The Jewish Encyclopedia Volume X, 1905 (P. 494)



Siamo immersi in una guerra di nuovo tipo per la riprogrammazone della maggior parte del mondo e la sua peculiarità è che non c’è bisogno di eliminare i nemici fisicamente, assicura un analista russo. Mentre i miltari russi respingono i terroristi  mantenendoli lontani dalle loro frontiere, in Siria, il principale nemico globale sta rinforzando passo dopo passo le sue posizioni, vicino e all’interno della Russia, ritiene l’analista internazionale Vladímir Lepiojin.


“Una nuova guerra mondiale che, secondo alcuni, si trova sul punto di scoppiare e che, secondo altri, non potrà non coinvolgere la Russia, si viene realizzando e la Russia, come obiettivo principale di questa guerra, sta soffrendo giornalmente perdite fisiche, economiche, socioculturali, di reputazione e all’interno di altro tipo”, scrive il politologo in un articolo per RIA Novosti.


Lepiojin sottolinea che i soggetti della nuova guerra globale non sono gli Stati come erano soliti esserlo a metà del secolo passato, ma piuttosto i proprietari e beneficiari del denominato mercato globale. Sono quelli e non gli islamisti o i paesi reali, quelli che hanno messo le loro basi vicino alle frontiere russe, organizzando il colpo di Stato in Ucraina, quelli che hanno imposto sanzioni economiche contro la Russia, quelli che stanno diffondendo disinformazione contro il paese slavo, quelli che volevano eliminare  i cittadini di etnia russa dell’est Ucraina e quelli che seminano la discordia tra i paesi vicini della Russia, ha segnalato l’analista.

Questo punto che evidenzia l’analista è vitale capirlo in pieno. Quando si parla di una guerra mondiale dove si può intravedere come strategia di carattere imperiale bisogna capire che non si tratta semplicemente  di una lotta per territori o risorse, ma una battaglia per il controllo del mondo. Le nazioni con nome proprio che sembrano aggressori sono solo la maschera dietro la quale si nascondano i veri aggressori, che chiaramente non hanno patria nè affinità ideologica ma piuttosto una depravata ambizione e una perversa e smisurata sete di controllo.




Possiamo andare più in là delle ipotesi di Vladimir Lepiojin ed estendere la sua particolare visione alla maggior parte delle guerre che si sono vissute lungo il secolo anteriore e l’attuale (includendo chiaramente questa e la prima e seconda guerra mondiale). La storia tende a semplificare la cornice di questi eventi, sottolinendo le pietre miliari che provocano queste guerre senza prestare attenzione alla corrente sottorranea di attori senza patria che manipolano entrambi i lati della contesa per il proprio beneficio.

Bisogna comprendere anche che in queste guerre rimangono sempre ben delimitati chi sono gli aggressori e quelli che sono semplicemente coloro che si difendono contro questa aggressione. Nell’attualità è facile vedere che la Russia costituisce l’obiettivo principale delle schiere infernali delle elites economiche semplicemente perchè si oppone al piano macchiavellico di dominazione  mondiale.

Le elites globali segnano l’ordine del giorno della globalizzazione, definiscono gli obiettivi strategici e determinano il grado di direzione ed uso della forza. Nel frattempo, afferma l’autore, paesi come la Turchia, il Qatar,  e l’Arabia Saudita sono i reggimenti mercenari di avanguardia delle supersocietà occidentali chiamati a realizzare attacchi in volumi e direzioni determinate.

Inoltre sono quelli destinati a morire sul campo di battaglia (la carne da cannone), fisicamente e moralmente, sugli altari dell’interesse globale. Sono i mercenari delle società militari private i terroristi così come giornalisti e politici impegnati per finalità concrete di ordine militare.


Peculairità della nuova guerra

L’analista accentua che la “nuova guerra mondiale non è una lotta per territori ma per avere il controllo delle leve di comando della coscienza della masse e delle elites. A suo parere, in questa fase si sviluppa una guerra per la riprogrammazione della maggior parte del mondo e la sua peculiarità è che non c’è bisogno di eliminare i nemici fisicamente.
“Il principale compito è quello di disarmare il nemico in modo volontario o causare una guerra civile nel suo territorio, qualche cosa che è accaduto in Ucraina e che deve accadere, secondo i disegni degli strateghi occidentali, anche  in Russia”, sottolinea Lepiojin.

In relazione a questo, il controllo per il ciberspazio è tanto importante da equipararlo al monopolio nelle armi nucleari. “Le moderne reti sociali e le grandi imprese di tecnologie informatiche sono compatibili con le bombe atomiche, ma la distruzione è leggera e poco percepita”, accentua l’analista.


Fonte: RT


Traduzione: J. Manuel de Silva

Fonte articolo 

2 commenti:

  1. Altro che poco percepita....non credo più che siamo gli unici "risvegliati" ad aver capito ciò, ma c'è ormai una massa di persone in costante aumento di numero, testimoniata proprio dalla paura dell'elite che tenta di varare leggi per bloccare i siti di informazione non main stream. Poi è verissimo quello che dice WW nell'altro forum, che la moltitudine di idioti non serve la nostra causa, ma è lo spirito eccelso di pochi ( che non sono per niente pochi!) a dominare la coscenza collettiva ed a spingere il movimento alla rivoluzione! Un abbraccio Lucio Astarti

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  2. Non ce la possono fare se non riescono a sradicarci culturalmente con l'invasione afro araba, la Merkel è al suo ultimo mandato e i partiti nazionalisti Pan Germanisti ti stanno crescendo a ritmi mai visti, l'm5s è al massimo storico ben oltre il 35% che dice la stampa, a un passo dalla maggioranza assoluta, nemmeno il vecchio PCI riuscì così in alto a metà anni 70, la chiesa cattolica è a un passo dallo scisma, la GB si fatta da parte, la Francia è vicina al caos sociale, tutto questo sta sbloccando energie ferme da yalta che solo in parte sono state mosse dalla caduta di URSS e muro di Berlino, e d è un momento magico con la possibilità di inserimento di outsiders mai considerati, un momento storico molto simile a quello spartiacque come la battaglia di Lepanto che segnò l'inizio dell'evo moderno. Allora la sconfitta turco ottomana segnò la nascita definitiva dell'Europa moderna, ora si avvicina la battaglia che la riconfermera come potenza culturale egemone assieme alla Russia bianca al di sopra di ogni altra che sia da sud est od ovest.

    jj

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