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lunedì 13 febbraio 2017

La “religione dei diritti umani”… il viaggio verso il nulla







di: Roberto Pecchioli

La deriva nichilista dei diritti umani
 

Oltre Sodoma

Roma – di Roberto Pecchioli – Barack Obama, il beniamino di tutti i progressismi del pianeta, ha affermato di essere orgoglioso di avere allargato i “diritti” delle cosiddette comunità LGBT (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali – 1). In occasione della promulgazione della legge sul matrimonio per tutti – così lo chiamano, con una pericolosa torsione semantica – affermò che aveva “vinto l’amore”. 

In Italia, Matteo Renzi si è detto orgoglioso che il suo governo abbia realizzato le unioni civili, ossia il matrimonio omosessuale sotto mentite spoglie, dotato di una sorta di nome d’arte per chiamare “formazioni sociali” i soggetti uniti civilmente e bypassare l’art. 29 della costituzione con la sua antiquata definizione di famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.



La signorina Maria Etruria Boschi e la senatrice Cirinnà, madre surrogata della legge, parlano di “avanzamento di civiltà”. Strano davvero che durante millenni di culture umane la più diverse non ci avesse pensato nessuno, nemmeno Semiramide, e neppure a Sodoma, dove Dio distrusse la città “omofila” (oh, i bei neologismi della neomorale aperta e postmoderna!). La verità è, ovviamente, diversa e ben più prosaica:
la civiltà in cui viviamo, una delle tante che l’umanità ha costruito nella storia, si fonda sulla sacralizzazione della (grande) proprietà privata (nelle mani di élite statali o grandi multinazionali – Ndr) e sull’assolutizzazione dell’individuo definito libero.

La società di oggi si fonda sulla forma-merce, sul monoteismo del mercato e sull’individualismo. Si è quindi data una sua nuova religione, frutto della secolarizzazione e della manipolazione delle religioni trascendenti:


si tratta della religione dei diritti umani e della Democrazia Rappresentativa.

In assenza e proibizione di principi condivisi, regnano il soggettivismo erto a unica verità indiscutibile ed il più ampio relativismo morale, che vira rapidamente in nichilismo. Una somma aritmetica di individui non è una comunità, che per natura possiede un’etica condivisa e prescrive comportamenti sulla base di un’idea di bene e di male, ma a rigore non è neppure una società, che ha bisogno comunque di regole minime introiettate, almeno una deontologia, e di un sistema di norme codificate che definiscano il perimetro dei patti tra i soggetti partecipanti, atomi desideranti interessati esclusivamente all’utile individuale. E’ la società liberale (ma anche quella socialista – Ndr), disinteressata a qualunque criterio veritativo diverso dalla Proprietà, dal Mercato e dal Consumo.

(1) vedi qui Usa: nozze gay imposte in tutti gli stati





Del dio della religione dei diritti umani…

Le leggi sulla famiglia ed il matrimonio non possono fare eccezione alla religione dei Diritti Umani in fondo, altro non si tratta che registrare, a fini di burocratica distribuzione di talune prestazioni pubbliche dette “diritti sociali”, delle volontà soggettive presupposte libere (i diritti umani divinizzati) di natura contrattuale, pattizia.

Sotto questo profilo, appare davvero intollerabile ad un cervello progressista che l’istituto matrimoniale sia limitato a questioni secondarie o del tutto irrilevanti in termini astratti, come il diverso sesso dei contrenti, ma anche eventuali legami di parentela (incesto) e, in prospettiva assai vicina, anche il numero dei contraenti (2). Desta addirittura orrore interpretare il matrimonio alla luce dell’apertura a nuove vite (nel passato si chiamavano figli) ed alla regolazione della paternità e della maternità – genitorialità in neolingua. 

Quel che conta, l’unico elemento accettato, di cui la legge liberale (positivismo giuridico) prende atto senza commenti o valutazioni è “l’amore”, ovvero l’esistenza (per la persistenza, l’amore è eterno finché dura), ad insindacabile giudizio delle parti, anche di una sola di esse, del più indicibile, instabile, non descrivibile né razionalizzabile dei sentimenti umani, derubricato a contratto con clausole e diritti di recesso. Hanno quindi ottime ragioni i sostenitori del matrimonio omosessuale ad esultare perché “vince l’amore”, o la sua versione volgarizzata nello spirito del tempo, ma non vi è nulla di più lontano dal matrimonio e dalla famiglia della semplice e provvisoria protezione giuridica dell’amore basato sull’intesa e la pratica sessuale.

Pure, omnia vincit amor, et nos cedamus amori, canta Virgilio nelle Bucoliche, ma il mantovano era un poeta, non un giurista. Il punto che spesso sfugge anche ai settori critici dei nuovi pseudo diritti della modernità terminale è che il matrimonio non fu istituito per rendere omaggio all’amore, né ad esso si riferisce la constatazione cosmogonica del Genesi “maschio e femmina li creò”, nella cornice colpevolmente limitata ai due sessi ( oops, generi canonici conosciuti in quei tempi primitivi).

(2) vedi qui Sodoma-Olanda e Contraddizioni – Matrimonio a tre e…


L’atavico scopo del matrimonio

L’uomo, una volta uscito dalla primitività, ha dato un senso alla propria presenza nel mondo e si è costituito come creatura nel modo che Ugo Foscolo, un ateo, sintetizzò nei “Sepolcri” con i grandiosi versi “Dal dì che nozze e tribunali ed are/ diero alle umane belve esser pietose/di se stesse e d’ altrui, toglieano i vivi/all’ etere maligno ed alle fere/i miserandi avanzi che Natura/con veci eterne a sensi altri destina.”



Quello che questi viscidi degenerati definiscono progresso o diritti, significa strappare un bambino dall'utero di una povera donna, per farlo crescere insieme a due pervertiti, negando questo si, il diritto di un bambino di crescere insieme ad un padre ed una madre, come la natura (che è Dio) ha stabilito.




Il matrimonio nacque per stabilizzare la società attraverso la monogamia,
regolarizzare e legittimare la filiazione,
istituendo doveri precisi a carico dei padri e dei mariti,
inserire la sessualità e l’istinto alla procreazione nel circolo della comunità e della sua riproduzione.

Contestualmente, gli uomini presero a onorare i propri morti, tanto che di molte civiltà ci restano soprattutto le necropoli e le vestigia del culto dei defunti. L’uomo si rese conto di possedere un logos, una ragione del tutto speciali ed imparagonabili alle altre creature e volse lo sguardo in alto, verso la trascendenza e l’infinito. Il suo logos gli impose di porre regole collettive di comportamento, munite di efficacia etica non meno che di strumenti pratici di applicazione e sanzione.
In viaggio verso il nulla



La civilizzazione postmoderna è ampiamente fuoruscita dal quadro che abbiamo tracciato, e viaggia imperterrita verso il nulla.

Indifferente alla trascendenza ed all’attribuzione di un senso qualsiasi alla vita dell’essere umano, ha pressoché abolito non solo il culto, ma il rispetto minimo per la morte. Se al tempo di Foscolo, alba della modernità borghese e mercantile post 1789, l’editto giacobino di Saint Cloud imponeva la sepoltura lontano dai centri abitati, il senso comune contemporaneo espelle il cimitero dal panorama urbano e suburbano. Meglio bruciare i corpi, disperderli nell’aria o in mare o, per i più sentimentali, tenere presso di sé le ceneri dei propri cari.

(3). La morte non è più il grande mistero, ma una sbrigativa pratica da affidare ad “esperti” o operatori specializzati.


Eutanasia, testamento biologico, le insopportabili campagne per espropriarci persino dei nostri resti, dei quali, come per il maiale, “non si butta via niente”, per cui dobbiamo “donare” – ma in una società di mercato nulla è dono ! – gli organi in buona condizione. Forse occorrerebbe un habeas corpus non solo a tutela della libertà personale dei vivi dagli abusi legali, ma a difesa estrema della dignità delle salme. 

Desacralizzata la morte è desacralizzata la vita; non a caso l’aborto è banalizzato come intervento di routine che espelle come un rottame, un escrescenza ed un fastidio la vita che si sviluppa nel ventre materno. Di più: settori importanti del femminismo bollano come “ingiustizia” della natura il fatto che la gravidanza si svolga nel modo che la Natura o Dio hanno previsto.


Emma Bonino, la leader radicale che più volte è salita ad incarichi di governo, agente della dissoluzione al servizio dell'elite cabalista, avendo avuto come suo maestro il pedofilo e stupratore di bambini, l'ebreo Marco Pannella, ora passato alle tenebre da dove era arrivato, mentre pratica un aborto con una pomba di bicicletta.


Un politico omosessuale di sinistra come Nichi Vendola, per soddisfare il suo capriccio di paternità ha pagato una donna povera, nuova schiava, per essere fecondata artificialmente e poi cedere il frutto dell’inseminazione. All’uomo moderno, tutto questo sembra normale, anzi si ingegna a trarre profitto personale dalle nuove opportunità della tecnica.
(3) vedi qui Vaticano – Apertura alla pratica ( pagana ) della cremazione e qui La Massoneria vuole cremarci tutti e qui Europa, un cimitero che ha rimosso la morte



Unioni poligamiche negli Usa

Come poteva uscire indenne il matrimonio da una follia tanto potente? La vulgata odierna pensa, anzi prescrive che quel che conta è solo la volontà immediata e momentanea, postulata libera, di una o più persone. Due, tre, quattro, poco conta, tanto è vero che negli Stati Uniti, autonominatisi patria della libertà, si cominciano a regolarizzare unioni poligamiche: semplice diritto civile privato. 

Una grande conquista di civiltà, le nozze monogamiche come evento pubblico dinanzi alla comunità che accoglie la nuova famiglia, viene quindi rovesciata nel suo contrario, ristretta nel recinto privato, ma sempre in nome della libertà e, naturalmente, dell’amore! Anche per il cognome – il nome di famiglia – tutto deve cambiare: basta con l’antiquata, ingiusta ed non egalitaria patrilinearità, ognuno si chiamerà come preferisce, due fratelli potranno portare due diversi cognomi (4). Nel tempo e nel nome dei Trottolini amorosi, sembra vicina l’ultima spallata, quella che farà superare, con un ultimo salto mortale all’indietro, anche l’antichissimo tabù dell’incesto, quello che Claude Lévi Strauss individuò come elemento comune di tutte le comunità civili umane. Ma questo è il punto: comunità che si fa civiltà.


Quella che viviamo è la fase febbrile e convulsiva di una civiltà estenuata, una sorta di epilessia collettiva che abbiamo chiamato libertà.

Non ci importa di avere figli e non vogliamo padri, due fastidi uguali e contrari, responsabilità e limitazione di diritti e libertà, non riconosciamo più il dato naturale che qualunque società, per sopravvivere, deve riprodursi e “trasmettersi” attraverso la filiazione e l’educazione dei nuovi membri della comunità, non sopportiamo né il dolore né la malattia, molto meglio una igienica morte assistita, già sperimentata nei disinfettati obitori a cielo aperto degli Stati dell’Europa settentrionale ex protestante. Non c’è motivo alcuno per credere che il matrimonio, parola che presto sarà sostituita da qualcosa come libera unione, unione civile o simili, debba essere limitato ad un uomo ed una donna interessati ad un progetto di vita comune, tendenzialmente valido per la vita intera, aperto alla nascita ed all’educazione dei figli secondo le regole della natura ed i principi di una specifica comunità umana. Se la nostra religione è quella dei “diritti”, nessuno deve essere escluso da nulla.



Fonte: Qui Europa


Fonte articolo:controinformazione.info

12 commenti:

  1. qui si innesta la considerazione che sempre più tutto sarà fatto in modo da strappare i figli alle famiglie normali per darle in affidamento o adozione coatte o a chi è ricco o alle famiglie arcobalenghe, nella mia città da anni (ora la cosa si è ridotta per varie ragioni per fortuna) si è provveduto a togliere i figli con scuse spesso poco plausibili alle famiglie, più spesso a causa dei problemi economici, ma anche per inettitudine genitoriale, per ribellione alla pratica dei vaccini inutili ed altro. la causa più disastrosa e ridicola per la eventuale perdita della patria potestà è la pratica di andare a puttane, ebbene si se vai a puttane e la polizia ti ferma e sei regolarmente sposato la prima cosa che accade è che ne viene informata la tua dolce (o acida) metà, la seconda è che può accadere che ti vengano portati via i figli, stessa cosa nel caso si sia un accanito bevitore oppure un tossicomane ed in questo caso viene considerato equivalente la tossicomania delle droghe leggere e la tossicodipendenza da quelle pesanti, questi provvedimenti vengono messi in atto a prescindere dalla gravità del problema anche al di là del fatto che tali comportamenti non siano stati lesivi dell'integrità materiale e morale dei bambini. in sostanza quello che voglio dire è che anzichè aiutare persone in difficoltà (create spesso dalla cattiva gestione della società) semplicemente si distruggono famiglie vere per il vantaggio di soggetti che ancor meno avrebbero diritto a crescere figli !

    ancora non se ne parla perchè è cosa fresca ma pare si siano varati provvedimenti aggiuntivi all'allontanamento coatto dalla propria residenza, sono provvedimenti tipo i "daspo" sportivi, in parte possono essere positivi, tipo l'allontanamento temporaneo di un genitore violento o di un vicino aggressivo, quello che puzza di bruciato è l'estensione per altri comportamenti come la prostituzione ostentata, il lordare o l'imbrattare i muri, lo spaccio ed altro, quello che però mi preoccupa è l'allargare l'applicazione di tali provvedimenti per la "comodità" del sistema ad eliminare la presenza di chi si oppone alla deriva autoritaria che sta imponendo questa "democrazia", visto e considerata l'impreparazione in certi ambiti delle forze di polizia a cui ormai tutto è demandato vista l'inconsistenza della funzionalità delle altre strutture di gestione della società, fin troppo facile sarà utilizzare questi dispositivi anche a chi con quanto sopra centra poco o nulla solo per togliersi da presso voci scomode, questa è l'introduzione dell'inizio delle pratiche della deportazione, perchè poi queste persone se le togli dalla loro residenza le dovrai pur sistemare da qualche parte, quindi si creeranno conseguentemente centri di raccolta tanto quanto accade per i profughi, cioè accadrà agli autoctoni quello che accade ai profughi. con questo si bypassano le leggi vigenti perchè lo spacciatore semplicemente va arrestato, la prostituzione come in tutti i paesi civili andrebbe tassata e regolamentata, chi lorda va multato e chi imbratta condannato a risarcire il danno. lo scopo di queste stupidaggini non è l'ordine pubblico ma l'agenda 21 del nwo.

    jj

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    1. In una società individualista materialista ed edonista come l'attuale, l'essere umano si trova isolato disperso in grani di sabbia che compongono la società post moderna,spazzato via dal vento, esso è privo di coscienza di sé e non ha nessun legame con l'altro se non addirittura contrasti o futili banalità che lo accomunano alla stessa società, in questo contesto creato e imposto appositamente, l'unico centro che ancora può conservare un minimo di sostegno e di protezione è appunto l'ambito familiare, dove per legame di sangue si tende a cercare la tutela dei figli, questi nuclei sparsi e già devastati, sono l'ultima linea di difesa che ancora rimane all'isolamento completo dell'individuo, il quale sarà irrimediabilmente impotente contro un sistema che lo schiaccera, e ne potrà fare ciò che vuole come da te scritto, per questo la distruzione della famiglia naturale è parte di questo progetto, per questo non avviene ancora una rivolta vera, perché la società è frammentata in individui isolati, che ragionano in modo individuale, non in modo unitario e strategico, con disciplina e pronti al sacrificio per l'obbiettivo. La società va ricostruita partendo dalla spiritualizzazione delle masse, dando un senso unitario e disciplina, la base di questo, la prima cosa che le masse possono percepire è il senso di patriottismo,di appartenenza ad una nazione ben definita e delimitata da uno specifico popolo, razza è sangue, che deve accumunare le masse nel breve periodo, ma non solo questo, per questo il meticciamento forzato e il multiculturalismo vengono usati per distruggere questa forza che potrebbe unire i popoli nella battaglia comune. Ma noi confidiamo sempre nella natura, gli istinti di sopravvivenza prenderanno il posto della passiva rassegnazione, quando si varchera il confine tra lo scomparire o sopravvivere, noi dobbiamo essere la scintilla che innesca il fuoco, e saremo il fuoco stesso che arde e divora tutto, e per questo noi sappiamo e siamo fiduciosi che la natura non può essere soprafatta dai ragionamenti che non tengono conto di queste cose, la natura si riprende tutto e con la forza, per questo l'america avendo da quando è nata infranto ogni legge della natura, e centro canceroggeno di perversioni, dal multiculturalismo, alle diffusione di droghe, all'edonismo, al femminismo ecc, per conto di chi la governa segretamente, dovrà fare i conti con tutto questo, insieme a chi ha infranto tali leggi, questo sta già a venendo, il futuro degli USA è di autostruggersi dall'interno, perché nessuna società o popolo può sopravvivere in tale contesto, e questo sarà di esempio a tutti gli altri nel futuro. Per concludere non può esistere nessuna civiltà multirazziale, non può esistere nessun diritto gay a sposarsi, nessuna adozione da parte di coppie gay e quant'altro, semplicemente perché i loro stupidi inganni possono fermare l'ira degli uomini ma non della natura, e prima o poi dovranno sempre fare i conti con leggi che stanno sopra di noi, e che nessuno può infrangere, ne tantomeno imporre questi inganni per avere il controllo su queste società morenti e devastate, per questo non vinceranno mai, e il loro progetto si infrangera contro le nostre spade , dove uno ad uno loro cadranno tutti.

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  2. La mia domanda caro WW è sempre uguale : QUANDO? Dovremo diventare vecchi e morire così male e forse spetterà ai nostri figli più giovani, visto che lo scrivente ne ha una di 22 ed un'altra di 3, o saremo noi, vicini ai 50 ma ancora forti per non aver mai praticato nessuna delle aberrazioni giudee come alcol, droghe e tabacco, se non il rock'n roll ed essersi preparati sia mentalmente che fisicamente ogni giorno alla lotta? Un caro abbraccio Lucio Astarti

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    1. beato te Lucio io sono ormai più vicino ai 60 che ai 50 e penso che il mio contributo fisico sarà compromesso nonostante sia taurino (avi unni, russi e tedeschi), poco male visto che le battaglie saranno soprattutto in ambito non fisico e sono già iniziate sopra le nostre teste almeno dal 2012

      jj

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    2. Dai jj che anche tu sarai un utile soldato per la causa...buon sangue non mente HEIL HITLER! Lucio Astarti

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  3. Penso che la linea di non ritorno sia stata già superata, il quando non lo so, ma siamo vicini, bisogna avere pazienza e attendere il momento propizio, la caccia la inizia e da il via il capo branco, è noi sappiamo essere molto pazienti.

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  4. Scusami cosa c'entrano le mignotte con l'articolo? Non mi pare sia questo il senso che si vuole dare con l'articolo.

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  5. Che io sappia Pannella non era ebreo, pur essendo filo-ebreo e sionista.

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  6. Avanti ragazzi per un mondo migliore. . Vi voglio bene

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  7. parlavo dei soliti argomenti con una delle poche persone che stimo davvero...
    ad un certo punto questa mi dice : "come possiamo far conoscere la Verità se vivono nella menzogna?"

    non ho saputo rispondere...

    nella società è entrato un germe che si è diffuso anche dove non sarebbe mai dovuto arrivare ecco perché sono molto, molto pessimista riguardo il futuro.

    Occorrerebbe fornire agli addormentati la giusta chiave di lettura ma questo significherebbe per loro distruggere completamente tutte le loro credenze che decenni di scuola e tv (leggasi propaganda) che si sono insediate...

    @WW sei passato dal nostro forum Come Sancho Panza? (è nato subito dopo la fine di come don chiscotte)

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