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lunedì 30 gennaio 2017

Il nuovo “Ministero della Verità” in Germania e in Europa











Funzionari de Ministero dell’Interno di Germania stanno richiedendo al ministro dell’interno, Thomas de Maizière, di istituire un Centro di Difesa contro la Disinformazione per combattere quella che chiamano “disinformazione politica”, un eufemismo per dire “notizie false”.
 

“L’accettazione di una era della post-verità equivarrebbe alla capitolazione politica”, hanno detto i funzionari a Maiziere in un memorandum che ha anche rivelato che i burocrati del Ministero dell’Interno sono desiderosi di vedere che “L’autentica comunicazione politica” permane a definire il secolo XXI”.



In altre parole, i burocrati del Ministero dell’Interno temono che la cancelliera, Angela Merkel, perda le elezioni nel settembre del 2017, e per questo sono disposti a fare tutto quanto sia necessario per evitare questa prospettiva, per quanto questo significhi utilizzare (ancora di più) l’autorità federale per reprimere la libertà di espressione, inventandosi un ufficio formale per la propaganda statale. L’attuale dibattito sulle “notizie false” è una scusa conveniente.



Da vario tempo, la Germania si è dedicata a reprimere la libertà di espressione. Già nel Settembre del 2015, la Merkel ha detto: “Quando la gente agita la sedizione nelle reti sociali usando il suo vero nome, non è solamente lo Stato che deve operare ma anche Facebook come impresa deve fare qualche cosa contro queste dichiarazioni”.
 
Ministero della Verità
 
Di fatto, dietro un programma governativo, che ha utilizzato l’aiuto dell’organizzazione non governativa tedesca Fondazione Amadeu Antonio, diretto da Anetta Kahane (una ex-agente della Stasi e informatrice), le autorità tedesche stanno supervisando quante pubblicazioni presuntamente “razziste” degli utenti di Facebook si possano eliminare nell’arco di 24 ore. Il ministro della Giustizia, Heiko Maas, si è impegnato ad esaminare le misure legislative se i risultati saranno “insoddisfacenti”. Il programma viene previsto in modo che funzioni fino al marzo del 2017 e viene pubblicato in Germania come “piano di ingegneria sociale”.
Nei più importanti media in Germania, giornali e reti TV, sono presenti vari giornalisti che ricevono compensi attraverso organismi esterni, fra cui alcune ONG ed in alcuni casi direttamente dall’Ambasciata USA, come rivelato dal giornalista Udo Ulfkotte, con un passato da editore del quotidiano “Frankfurter Allgemeine Zeitung e autore di numerosi libri di controinformazione politica e geopolitica. Ulfkotte è deceduto pochi giorni fa, A 56 anni per un improvviso infarto.
Udo Ulfkotte
Di recente Ulfkotte aveva fatto molto parlare di sé nell’ambito dell’informazione ‘alternativa’ per aver dichiarato che diversi media mainstream occidentali sarebbero ‘pilotati’ dagli interessi di determinati poteri forti e lobbies nonché dalla CIA. Lui stesso aveva confessato di essere stato sovvenzionato dalla CIA e dai servizi segreti della Germania per anni e, come lui, sarebbero stati sovvenzionati anche molti altri giornalisti “a libro paga”. Il meccanismo prevedeva gratificazioni di carriera per i giornalisti che si impegnavano a seguire una certa linea editoriale e grazie a questo ricevevano riconoscimenti, inviti e consulenze retribuite negli USA ed in altri paesi.

Non avendo possibilità di controllare anche tutti i social media ed i siti web alternativi, il governo Merkel si appresta ad esercitare uno stretto controllo preventivo su questi mezzi di comunicazione, sulla base di presunte notizie false, incitazioni all’odio, al razzismo e alla sedizione. Niente di nuovo sotto il sole: la censura esiste in tutti i regimi e quello della UE è sempre più simile al sistema sovietico della vecchia URSS, come hanno fatto notare alcuni ex dissidenti sovietici.

Fonte: El Espia Digital

Traduzione:  Luciano Lago di:controinformazione.info

 

La censura del regime usuraio internazionale all’attacco dell’informazione libera e indipendente: Byoblu la prima vittima

di: Claudio Messora.


Stampatevi bene questa data nella testa: 27 gennaio 2017. Il giorno in cui gli effetti della campagna contro le cosiddette “fake news” (ma in realtà con l’obiettivo di colpire l’informazione libera e indipendente), orchestrata da Hillary Clinton, dal Parlamento Europeo, da Laura Boldrini, da Angela Merkel e da tutti quelli che hanno paura che l’informazione libera possa scalzare i loro privilegi e la loro posizione di forza, hanno iniziato a colpire anche in Italia, togliendo la linfa vitale della monetizzazione Adsense, con motivazioni che avrebbero del ridicolo o del tragicomico, se non rappresentassero qualcosa di ben più grave. Vedi: Youtube.com/watch


 
Laura Boldrini






nota di Pino Cabras


Oggi è un giorno pesante, il più pesante per l’informazione libera e indipendente in Italia e nel mondo,
Fa molto bene Claudio Messora a sottolineare che il vero obiettivo della campagna contro le ‘fake news’ non erano certo quei cialtroni che infestano il web di notizie false, razziste e irresponsabili per acchiappare clic, che pure ci sono e da chissà chi sono mossi.
No, il vero obiettivo politico era ogni forma di dissidenza informativa, ogni voce non inserita in quell’oligopolio che controlla – con apparente pluralismo ma sostanziale totalitarismo – la galassia dei media tradizionali, un mainstream in radicale crisi di credibilità e ormai in modalità panico.
 

E fa anche bene Messora a non fare tanti giri di parole quando fa i nomi dei maggiori artefici di questa sistematica volontà di censura, che stanno dentro le istituzioni e nelle aziende dominanti delle telecomunicazioni. Sono nomi che si muovono in un sistema legato mani e piedi al blocco d’interessi di cui Hillary Clinton sarebbe stata il maggiore garante, se non avesse subito il rovescio elettorale. E’ un blocco che ha una sua ideologia e che ha ancora molto potere: perciò vuole trasformare l’ideologia in misure concrete, mirate, inesorabili. Così, accanto al lavoro ai fianchi ideologico (in cui si fa aiutare persino da gente che crede di difendere la libertà), fa un lavoro più sporco, inteso a prosciugare le risorse del dissenso.

Oltre alle personalità e istituzioni citate da Messora, è bene ricordare anche la NATO, un’organizzazione sempre più attenta a inserire nelle azioni di guerra anche la “guerra della percezione”: ha persino redatto un “Manuale di Comunicazione Strategica”, che intende coordinare e sostituire tutti i dispositivi antecedenti che si occupavano di Diplomazia pubblica, di Pubbliche relazioni (Public Affairs), di Pubbliche Relazioni militari, di Operazioni sui sistemi elettronici di comunicazione (Information Operations) e di Operazioni Psicologiche. Sono azioni coordinate ad ampio spettro, portate avanti da strutture dotate di risorse immani e che lavorano ventiquattr’ore su ventiquattro in coordinamento con i grandi amministratori delegati di imprese del calibro di Google.
L’offensiva è dunque in atto e viene da lontano. 


Un’eminenza grigia molto importante dell’Amministrazione USA uscente, Cass Sunstein, anni fa scrisse un saggio in cui – oltre a teorizzare l’«infiltrazione cognitiva» dei gruppi dissenzienti, da perfezionare spargendo disinformazione, confusione, e calunnie – invitava il legislatore a prendere «misure fiscali» (diceva proprio così) contro i propugnatori delle “teorie cospirazioniste” e per l’assoluto divieto di esprimersi liberamente su quanto sia disapprovato dalle autorità. Ci siamo a suo tempo chiesti dove volesse andare a parare, il prof. Sunstein. Voleva dire che chi dissente paga pegno allo Stato? E come diavolo doveva chiamarsi questa nuova imposta? All’epoca erano misteri e deliri di un professore di Harvard, un costituzionalista che ripudiava i capisaldi della Costituzione scritta americana.

Ma nel frattempo quel delirio si è fatto strada e si è fatto sistema di potere. E’ bene ricordarlo a quelli che si scandalizzano per Trump senza accorgersi che le ossessioni contro la libertà di espressione hanno colonizzato le istituzioni e i media in cui hanno riposto fiducia, anche a casa Clinton e a casa Obama.
Oggi attaccano Byoblu.com. Ma sarà presto un attacco contro tutti i dissidenti. E’ una questione già maledettamente seria.
 

Anche chi non va d’accordo con Byoblu, con Megachip, con PandoraTV.it e altri ancora, farà bene a sostenerli economicamente e difenderli politicamente. Lo dovrà fare per salvare il pluralismo da un’ondata di “maccartismo 2.0”, un’isteria che vuol fare tabula rasa dell’informazione non allineata.

Nota: L’attacco riguarda tutti i siti di informazione libera come anche il nostro, controinformazione.info, che ha già subito lo stesso tipo di  sanzioni, con motivo di aver presentato articolo e foto delle vittime dei bombardamenti dell’Arabia Saudita (e complicità USA) nello Yemen. Questioni che non devono essere portate all’attenzioe dell’opinione pubblica e sottoposte a censura. Siamo quindi solidali con il collega ed amico Claudio Messora.
da quando ho iniziato a fare questo “mestiere” del blogger, dieci anni fa.


Fonte: Megachip



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8 commenti:

  1. RIVOLUZIONE! Lucio Astarti

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  2. Udo Ulfkotte morto di infarto a 56 anni SI DEVE LEGGERE : ASSASSINATO.
    Il creare il ministero della verità sarà l'ultimo atto di un sistema democratico moribondo. l'ultima parola nuova della neolingua, poi sarà solo come dice Lucio ... RIVOLUZIONE.

    jj

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  3. Si che non riusciranno mai a realizzarlo sono d'accordo,per tanti motivi,ma facendo fede a quello che scrivi, se si aspetta presunti messia o quant'altro, si aspetta quello che non verrà mai, pur rispettando il tuo pensiero, ti do io un consiglio, ognuno si dia da fare, Combattendo con i propri mezzi nelle cose che può fare, ma aspettare chi non verrà mai è opera puramente illusoria.

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    1. Certo ognuno deve combattere per la Libertà e la Giustizia vere... Ma come si possono realizzare pienamente queste se non viene "Qualcuno" di più grande? E' impossibile, guarda come va il mondo da secoli: l'uomo da solo non ce la fa!!! Questo lo vedremo a breve... Dopo l'inganno finale... Vedremo se è come dici tu oppure no... Io lascio parlare lo "spirito" che porta gli eventi che succedono e succederanno...


      Matteo 13:43

      Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi oda.


      Ognuno è libero di credere ciò che vuole, io credo che questa sia Parola di Verità! Lo è e lo sarà sempre!


      Buon proseguimento...

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  4. cito dal testo :

    "(...)temono che la cancelliera perda le elezioni nel settembre(...)"

    scusate ma... quale alternativa VERA ha la Germania se, proprio come noi, hanno solo a disposizione liberal-democratici tutti favorevoli all'eu e all'immigrazione?

    se consideriamo che la stragrande maggioranza delle persone si affida completamente nelle mani dei media, silenziare la rete non è tutta questa tragedia, ce ne faremo una ragione...

    mi preoccupa molto di più sapere che la mia Nazione è guidata nella maniera più sbagliata in assoluto

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  5. In realtà non esiste nessuna “VERA” alternativa, né per la Germania, né per nessun altra nazione...
    L'uomo è corrotto fin dall'inizio dei tempi, noi siamo nati e cresciuti in un sistema che promuove sempre di più l'illegalità: come si fa? Anche coloro che hanno “buone” intenzioni, una volta al potere, vengono corrotti; oppure si ritirano perché non si riescono a sostenere il “peso della politica”. O ancora, riescono sì a fare qualcosa di buono per la loro nazione, ma dopo la loro morte, la situazione ritorna peggio di prima. E' così da secoli, il mondo non è mai cambiato... Pure con lo svilupparsi della cosiddetta “democrazia” non si è andati meglio... O forse, apparentemente, e solo in alcuni paesi... Cosa diciamo dell'Africa, dell'America latina, di quei paesi del Terzo mondo? Sono stati lasciati “consapevolmente” e “appositamente” in quelle condizioni: e lo stesso stanno facendo adesso con il cosiddetto “Occidente”.

    In chi riporre la fiducia allora? Qual è la soluzione? E soprattutto esiste?

    Quello di cui c'è bisogno è una profonda rigenerazione dei valori morali universali umani, basati su una Giustizia VERA con la “G” maiuscola e un Amore con la “A” maiuscola.

    “Fate agli altri ciò che vorreste fosse fatto a voi”
    “C'è più gioia nel dare che nel ricevere”

    Utopia? No, realtà possibile.

    In un mondo dominato dalla corruzione, dall'illegalità, dall'egoismo umano, dal desiderio di ciò che non è nostro, tutto ciò è difficile, anche solo da immaginare.

    Tuttavia un cambiamento netto e radicale è possibile, se noi agiamo in vista del “bene supremo”, aiutandoci in Verità e sincerità di cuore.... Partendo dal piccolo per arrivare nel “Grande”.

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    1. C'è sempre un alternativa, c'è sempre una soluzione, anzi più soluzioni.

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    2. sono d'accordo con WW, ma di sicuro l'alternativa Vera non la troveremo mai in partiti postideologici o che non mettono in discussione determinati pilastri sistemici...

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