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lunedì 30 giugno 2014

IL DIO DEL MALE JAHVEH,E LA CREAZIONE DELLE RELIGIONI-6 PARTE







Le previste terribili  “Doglie Messianiche”, non saranno affatto transitorie. Tormenti e catastrofi colpiranno l’arroganza di questi tiranni ebrei, spezzando lo scettro del loro oscuro dominio. Per loro, non vi sarà né gloria né felicità; né Storia né Perdono. Pace e giustizia, quando verranno, se mai verranno, non saranno certo le loro. Solo quando la piaga ebraica e le sue complicazioni cristiane ed islamiche, saranno completamente cauterizzate, il Dio, che è il vero centro individuante di ognuno, ed è per ognuno diverso, potrà dimorare e manifestarsi finalmente in ogni essere umano.


Nel frattempo, gli Ebrei, da veri mentecatti talentati, favoleggiano del loro improbabile Messia a venire, oppure di sé stessi, come eventuale Messia comunitario; e di Israele come felice isola di una vita quasi eterna: vero e proprio Paese dei Balocchi. Il Genio del materialismo ebraico, sta tutto in questa menzogna propinata ai ciuchi ariani: una vendita promozionale del futuro migliore, nel migliore dei mondi possibili.


Nel depliant pubblicitario del paradiso ebraico sulla terra, niente guerre, delitti, prigioni; solo pace, abbondanza, ed agiatezza per tutti! Vero, invece, l’esatto contrario: una massa enorme di diseredati, a miliardi, resi schiavi dalla miseria, e tiranneggiati dal popolo Eletto; i pochi, gli unici veramente umani. Guerre, delitti, galere, e cibo adulterato da elementi chimici, per devastare, accuratamente, ogni possibile residuo di equilibrio psichico; o di autonomia intellettuale. Gli uomini saranno tutt’altro che affabili, generosi, ed allegri, e il mondo della Riforma Messianica, dovere imperioso per i figli di Israele, non realizzerà che le loro speranze e i loro scopi: dominare la terra, e gli altri uomini.

L’Israele faro delle Nazioni, elevatosi da sé al rango di precettore dell’intera umanità, è un sogno di potenza ebraico, che, per i non ebrei, assume le fosche tinte dell’incubo più cupo. Essere indottrinati con i suoi Libri, ossessionati dalla sua Storia, infrolliti nella sua Dottrina, è una prospettiva agghiacciante, per qualsiasi non ebreo; ma è un’eventualità assai concreta, e un orrore ormai quasi compiuto.


Questo Tiqqun, o Mondo Nuovo, non è un al di là spirituale, ma il concreto al di qua, materiale e terrestre, controllato e gestito completamentedagli ebrei, per conto del loro divino Mostro egregorico: Jahvé. Il Regno di questo Dio, è la Comunità ebraica ventura; il regno degli insaziabili usurai, che, finalmente, saranno saziati e soddisfatti. L’istituzione di questo Regno del Dio Jahvé, sulla Terra, dipende dall’Homo Hebraicus, dalla sua azione per far funzionare il meccanismo del “Patto ebregorico”, nella realtà di questo mondo materiale. La partecipazione attiva dell’ebreo, nella rapina jahveica chiamata “redenzione”, dipende dalla sua piena comprensione d’essere lo strumento, e il socio elettivo, del suo Dio tribale; un Demone che gli somiglia specularmene, e che è animato dalla sua stessa brama di dominio totale.





Questo socio del proprio Dio, che saccheggia ogni risorsa altrui, ottiene una consistente ricompensa, per questa sua attiva dedizione esclusiva. Jahvé è il Boss, e l’ebreo il suo fedele “scagnozzo”; un complice prezioso, nella gestione della Cosca egregorica divina.
Così, grazie alla propria teologia mafiosa, Israele può tentare di fare del mondo intero la sua Sinagoga, e del cosmo una Colonia Ebraica.

I 3000 scienziati  e gli ingegneri genetici ebrei, che operano alacremente per conto del Dio Jahvé, al fine di modificarne al meglio l’imperfetta Creazione, sono solo l’ultimo accesso di una follia tipicamente israelita, che postula che gli ebrei, e il suo Dio, in quanto associati, siano legati, l’uno all’altro, da un infrangibile contratto matrimoniale. Insieme essi vanno in esilio, ed insieme ritornano; mentono, rubano, ed uccidono insieme, e per lo stesso traguardo: la “Dominazione del Mondo; e dei Mondi”.

L’Intero Credo ebraico si sintetizza in tre parole: Jahvé, Torah, Israele. Essi sono un tutt’uno inscindibile. Torah lega Dio a Israele, Israele lega l’ebreo al suo Dio, e Eretz-Israel, l’Israele astrale e ultraterrena, lega la Terra a Dio. Senza Israele, afferma l’ebreo, il mondo non esisterebbe. I popoli della terra, levandosi contro Israele, si muovono contro Dio. Tesi questa davvero bizzarra, perché il Dio di Israele è un affare esclusivo degli Ebrei, anche se essi, pretendono, con scarsa intelligenza, e pochissimo tatto, che tutti lo riconoscano come l’unico e il solo vero Dio. La folle idea d’essere il solo popolo di Dio, è, comunque, una costante caratteristica delle genti colpite da una troppo forte insolazione diurna, per lo più in un ambiente desertico; scarsamente alberato e ventilato.

La pretesa di Israele, di possedere il sigillo della decisione eterna di un Dio Universale, è il ridicolo risultato di un evidente colpo di sole collettivo. Questo loro Dio particolare, demiurgico e ossessionante, è incapace di dominare da solo l’intera umanità,; perciò necessita di un proprio popolo, che, per suo conto, soggioghi gli altri popoli e la terra intera.

La genia ebraica, vero virus inoculatosi in nome di Jahvé fra le Nazioni terrestri, afferma sia la propria eterna vocazione a servire questo suo “ Dio egregorico tribale”, sia la propria intenzione di realizzarne l’Opera: di sottomissione della terra e delle altre genti. La politica ebraica di conquista e “redenzione” della Terra, scaturisce dalla struttura stessa dell’ebraismo, e dalla sua idea che, senza l’agire del Popolo ebraico, l’azione del loro Dio sarebbe inefficace.




Veri traditori dell’Umanità, gli Ebrei vogliono abbattere il “Giogo delle Nazioni non ebree” per stabilire, sulla Terra, Eretz, la propria sovranità di Popolo Eletto e sacerdotale: Israel. Il pianeta Terra è, per gli ebrei, Eretz Israel : il bottino pattuito col loro Dio Jahvé.
Ovviamente, il Nuovo Eden sarà vietato e chiuso agli idolatri, e verrà riservato ai soli Ebrei; i soli proseliti della rettitudine. Altrettanto ovvio, il fatto che questa immensa gioia ebraica, sarà fittamente costellata dei cadaveri altrui. 19.000 miriadi di malvagi, appartenenti alle altre Nazioni del Mondo, scompariranno annientati dagli Angeli Sterminatori:  Mikael e Gavriel.

Questo agire ebraico, per deformare il mondo secondo i disegni di un Demone planetario divinizzato, eletto a Dio unico della stirpe israelita, è il sigillo di una mentalità “moderna”: il lievito corrosivo di un fraintendimento essenziale. Non l’opera divina dell’Uomo-Dio, ma quella diabolica dell’uomo ebreo, ossessionato da un Demone, divinizzato e potenziato alla maniera egizia, da Mosé, nel deserto dell’Odio: il Sinai. Il Regno del Dio ebraico, non è Che il Regno degli ebrei sugli altri uomini!.

Gli attuali sionisti ebrei, agenti del loro Dio nell’ accelerare la “Fine dei Tempi”, e il proprio conseguente avvento, sono una moderna articolazione del vecchio messianismo religioso: testimoni necessari di questo loro Demiurgo, nel mondo del divenire. Se mancassero gli Ebrei, jahvé non avrebbe corso alcuno; almeno non con questo nome. Per parafrasare una nota pubblicità: No Jews, no Party. L’idea centrale di questi ex pastori fattisi banchieri e grandi usurai, è d’essere i responsabili per l’attuazione realizzativi del “Piano divino” di dominio planetario. Così i metodi e la disinvoltura criminale di costoro, sono diventati anche il sigillo d’azione del loro Dio. A questo punto, è impossibile, per un non ebreo, non essere decisamente anti ebreo.





Il cammino degli Ebrei sulla Terra è, difatti, una guerra di conquista, e null’altro. Il popolo circonciso di Israele, è una oscura, carnale presenza, attraverso cui la Conquista-Redenzione del loro Dio si fa strada nella Soria umana. Ma il Dio di Israele è un falso Dio, un Demone sanguinario, e, quindi, Israele non è il lievito carnale, ma la lebbra putrefattiva del mondo, e gli Ebrei sono degli appestati; e degli untori solerti.


Il loro rapporto “filiale” con il sommo Jahvé, non è che un Patto dannato, che ha fatto di Israele non il cuore dei popoli, come essi affermano,ma una metastasi cancerosa, infiltratasi nella compagine organica umana, per corroderne il cuore: ovvero la saggezza intuitiva. Abili speculatori, e non solo a fini intellettuali, gli ebrei preferiscono di gran lunga l’intelligenza cerebrale, per sostenere e dirigere il loro odio verso le altre razze e popoli; un sentimento che però spesso degenera, in essi, consegnandoli alla fragilità nervosa cronica, all’epilessia, e alle malattie mentali tipiche della loro razza.



L’Elezione del popolo Ebraico consiste nel dovere, da parte di ciascun ebreo del patto, di partecipare alla “Anticipazione della fine”è, che porterà alla venuta del loro Messia. Per fare ciò bisogna scatenare una Rivoluzione Internazionale, che coinvolga tutti gli Stati del mondo; bisogna cioè portare la guerra in ogni dove.

La scomparsa delle Nazioni fa anch’essa parte del programma ebraico: di appiattimento ugualitario, nel quadro di un mondialismo multirazziale, che cancelli ogni razza, e ogni religione;  tranne la loro.
Viene così caldeggiato il “grande imbastardimento planetario”, per poter giungere, dopo avere gettato tutto nelle fauci del loro Moloch divino, alla pace finale del Cimitero messianico: paradiso aperto ai soli ebrei.

Essere ebrei significa, difatti, essere eletti a compiere una data azione, o non significa nulla. L’azione da compiere è, per l’Ebreo, e per i suoi imitatori, quella di imporre al mondo un unico Dio: il proprio! Spogliato di questo scopo attivo, il giudaismo non è che un club etnico pretenzioso, bizzarro, ed anacronistico, manovrato da potenti ipocriti, travestiti da impeccabili moralisti e filantropi.

Che gli ebrei, pretendano di fare di questo loro Piano di dominio, e di questa loro missione dia-bolica, una necessità ed un dovere imprescindibile, che deve  riguardare anche i non ebrei, è una pretesa davvero folle In questo ambito, di azione criminale, il misticismo ebraico trova lo stesso spazio che il cattolicesimo trova presso le elite della Camorra, o della Mafia.

Perfezionare il mondo, guidati da un Dio come Jahvé, significa voler evidentemente  distruggere quel mondo; ed è proprio quanto gli ebrei vanno facendo; organizzando la catastrofe globale con ardente fervore. Assumersi unilateralmente il compito e la responsabilità, di perfezionare una realtà, reputata da essi imperfetta, è forse la peggior follia condivisa della Storia; ed è una demenza tipicamente ebraica, che, in nome di ipotetiche rivelazioni, e di altrettanto dubbie buone intenzioni, vuole impedire ogni sana azione altrui; in ogni altra possibile direzione.

Essere ebreo, significa principalmente essere nemico giurato dell’umanità, e mentire continuamente su sé stesso, nel  proclamarsi portatore di pace, di fratellanza, di uguaglianza, e di libertà. La pace veicolata degli ebrei, è quella provvidenziale dei cimiteri, e la loro libertà è sempre il sintomo di un arbitrio, che non vale che per loro stessi. La loro formula: “Anche questo è per il bene”, riassume tutta la filosofia giudaica dell’inganno, ordito a danno dei non ebrei; un’impostura machiavellica,  in cui il loro fine, giustifica tutti i  laidi mezzi, che essi usano per raggiungerlo.


L’idea, che le Genti non ebree aspettassero proprio gli ebrei, per venire redenti dalla propria presunta imperfezione originaria, è un vaneggiamento che anche cristiani, ed islamici, estensioni storiche del giudaismo, hanno ereditato da questi  loro “fratelli maggiori”.
Nessuna differenza essenziale sussiste, difatti, come abbiamo visto, fra Ebraismo, Cristianesimo, ed Islam. Il Cristianesimo è stato un trampolino di lancio del sionismo Paolino, gettatosi alla conquista dei “gojim”, o Gentili: esso è stato il piede di porco del giudaismo; un grimaldello con cui scassinare il forziere della civiltà europea, razziandone i tesori. Una Rivincita dei vinti Ebrei, contro i Romani vincitori.




Il Cristianesimo, è, di fatto, un essenismo infiltrato di elementi buddhisti e jainisti: prodotto sintetico, ideato di un pugno di ebrei selecti, che hanno voluto innestare, sul vigoroso ceppo del Paganesimo ariano, un pollone degenere del loro  Israele. Il cristianesimo è la trasfigurazione opportunistica del giudaismo, e i cristiani sono i figli della Bibbia ebraica e dello spirito giudaico, esattamente come lo sono l’Islam; e i Maomettani.

Religioni nate dal giudaismo, Cristianesimo ed Islam hanno fatte proprie le dottrine fondamentali della fede ebraica, adattandole nuovi abiti di circostanza. È cambiato l’involucro esterno, la confezione esteriore, ma il contenuto del “pacco” è rimasto esattamente lo stesso. Provengono, dall’influenza ebraica, anche l’Umanesimo, e la Dichiarazione dei Diritti dell’uomo; che si fondano, entrambe, sulla menzogna etica ebraica della Torah, e dei Profeti. Il giudaismo difatti mente, e non ha alcuna reale intenzione di condurre l’umanità alla perfezione spirituale, alla fratellanza, o alla pace, ma vuole eliminare, con queste sue promesse propagandistiche, ogni ostacolo alla Signoria planetaria, promessa ai soli Ebrei; dal loro Unico Dio.




La religione ebraica è la balia e nutrice dell’Islam, e la madre del Cristianesimo. Gli Ebrei di Mosè, emulo del Faraone eretico Akenaton, sono stati gli apripista del Monoteismo nel mondo mediterraneo, e nella penisola Arabica, ed hanno dissodato il terreno per il Cristianesimo e l’Islam, che poi li hanno in parte rimpiazzati. Si tratta, a prescindere dalla questione razziale, di semplici variazioni su un unico tema. Il movimento cristiano è una setta ebraica che ha avuto successo; un frutto del giudaismo, in ciò che esso ha di più autenticamente nefasto.

Il Gesù dell’attuale tradizione cristiana, è un ebreo a tutti gli effetti, e il cristianesimo di Paolo di Tarso è il clone di un giudaismo apocalittico, che non contraddice in nulla la discutibile “moralità” del Talmud, né i suoi principi elettivi e razzisti. Il Cristianesimo, è un affare tipicamente ed esclusivamente ebraico, riservato ai giudei per nascita: quelli circoncisi l’ottavo giorno; e non ai peccatori “Gentili”, di razza non ebrea.

Shaul il Fariseo, alias Paolo il romano, allievo del grande rabbino Gamaliel, travalicando opportunisticamente il ferreo recinto razziale e nazionalistico ebraico, che fa del Popolo Eletto la sola Nazione del suo Unico vero Dio, ha agito nel solo interesse degli Ebrei; per infiltrare il germe corrosivo del suo “Cristianesimo giudaico” nel tessuto psico spirituale e mentale dell’Occidente Ellenistico-Romano ed Ariano. Una mossa tattica, dunque, nel quadro di una guerra devastante degli Ebrei contro gli altri Popoli: i Kittim.

Maometto, il “Sigillo finale di ben 124.000 Profeti”, nato attorno al 570, sposato alla mercantessa ebrea Khadidja, morto nel 632 d.C, e la cui prima biografia, è stata composta 120 anni dopo la sua morte, non è mai stato altro, come abbiamo già detto, che uno strumento nelle mani degli ebrei; intenzionati a “giudaizzare” l’Arabia.




Maometto, il Corano Arabo, l’Islam, sono un semplice tentativo degli Ebrei, per assicurarsi il trionfo di Israele, nel bacino del Mediterraneo. Fra Ebraismo, Cristianesimo, ed Islam, non vi è, difatti, alcuna differenza basilare, se non per virulenza apparente. L’Islam è un Giudaismo semplificato, esteso all’intera umanità; in una versione bellicosa e proselitistica della religione vetro testamentaria ebraica.

Anche dal punto di vista dottrinale, e rituale, esso è una patetica copia del giudaismo, di cui onora la mitologia profetica, conserva il maschilismo patriarcale,  l’omosessualità inibita e latente, la circoncisione fallica, la poligamia, e le norme alimentari, quali il rigetto della carne suina.

Come nei vaneggiamenti epilettoidi giudeo-cristiani, di Paolo, anche Maometto prefigura l’avvento del Regno della Fine dei Tempi.
Il terzo Monoteismo Jahveico, quello islamico di Allah, si basa sui suoi precedenti ebrei e cristiani. Il Minestrone islamico, è semplice zuppa ebrea, riscaldata in un calderone pieno di rattoppi e stagnature. La sola differenza evidente, fra l’ebreo e l’Islamico, è che il primo non nomina mai il nome del suo Dio, e il secondo, invece, lo grida a pieni polmoni 5 volte al giorno.

La Religione Ebraica è, quindi, un antico ciocco ben radicato, che ha prodotto, trasversalmente, due polloni invasivi: cristianesimo ed islamismo. L’ebraismo si è servito di entrambe, per invadere il mondo intero con la propria “mentalità”; allo scopo di indebolirlo, corroderlo, e, infine, di dominarlo. Compito devastante ed odioso, questo, imposto, da un Demone egregorico, incompleto e psicotico, alla schiera dei propri burattini psicolabili; per mitigare la frustrazione di non essere davvero né l’Unico Signore del Cosmo, né un Vero Dio.




























L’Ispirato Ebreo, il Mistico Cristiano, o quello Islamico, è un folle; un idiota innocente, oppure un fanciullo delirante. Questo tetro portatore della parola del suo Dio, che lo rende malevolo, loquace, e visionario, è, in realtà, un allucinato cronico; ossessionato dalle proprie ineludibili manie di persecuzione. Aggressivo ed intollerante, costui è una vittima della propria violenta volontà di potenza, da esprimere e attuare a costo d’ogni altra esistenza. Per lui, la reale comprensione degli altri è del tutto impossibile; la tolleranza è difatti incompatibile, con l’affermazione e la persistenza del monoteismo.

La peggiore fra le molte intolleranze ebraiche, è l’attuale, bizzarra, Democrazia obbligatoria, in cui si può parlare senza riguardi d’ogni altra cosa, ma non azzardare la minima critica ad Israele. Forse non esisterà mai una verità unica ed indubitabile, ma, di  certo, esistono l’artificio, la menzogna, e la deformazione sistematica dei fatti, per cui è bene, per prima cosa, dubitare di tutte le cosiddette “verità storiche”: presunte, credute, o  rese obbligatoriamente tali. L’unica arma, disponibile contro tutte queste frottole, didatticamente accreditate, è il sapere reale:  quello derivante dai nudi fatti. Tutti coloro che sono soggetti al terrorismo dei taglieggiatori ideologici, sono esposti ad un’intolleranza erettasi a sistema; al rifiuto del dibattito, alla censura, all’emarginazione, alla repressione, e ad una violenza più subdola, e non meno letale, di quella dei comuni taglia gole.

Questi innumerevoli ebrei, studiosi e storici malevoli, missionari del proprio esclusivo interesse, personale e razziale, sono i portatori endemici dell’ideologia Jahveica; creatori di genocidi ed olocausti silenziosi, ed ignorati, ma non per questo meno abbietti. Vecchi talmudisti, fieri razzisti, esimî teologi e cultori della Shoah, essi sono il frutto più perfido e velenoso dell’ebraismo sionista: fiore all’occhiello dell’antiarianesimo rampante, insediatosi nei paesi europei, sconfitti dai vincitori alleati, e ridotti a Democrazie obbligatorie; dopo il 1945. 


Questi moderni ebrei Massoni, o B’Nai Brith: gangsters e farisei faziosi, estenuanti pornografi della storia, che protraggono ad oltranza la loro caccia, privata, agli ottuagenari hitleriani, e perseguono con foga gli attuali resistenti ariani, come pericolosi “antisemiti razzisti”, sono tutti, per puro calcolo, e per semplice vantaggio pecuniario, degli accaniti fans del presunto Sterminio Olocaustico.

Lupi travestiti da agnelli, costoro osano affermare, ed imporre come veri, i mai provati crimini altrui, e negano invece, spudoratamente, le proprie più che provate atrocità. Questi razzisti furiosi, acrobati circensi della pseudo legalità democratica, vogliono far credere d’essere un Popolo di eletti paladini dell’antirazzismo, e di miracolati ed indubitabili testimoni di fantastici ed orribili eventi. Parassiti odiosi della memoria altrui, che hanno inventato e diffuso una loro favolosa verità olocaustica, facendone una nuova religione globale, per masse imbastardite ed ignoranti, gli Ebrei, ampio consesso di vittime, martiri e superstiti, reduci dal più chiacchierato  genocidio della Storia, tacciano di razzismo chiunque riveli le loro menzogne.


Essi temono l’emersione del vero, la diffidenza crescente rispetto ai loro ossessivi martirologi; e paventano ogni seria verifica storica, capace di sgretolare la base consensuale delle loro menzogne, eretta attorno agli eventi del Secondo Conflitto Mondiale. Per proteggere il loro lucroso affare, dello Sterminio, gli Ebrei hanno diffuso la lacrimevole Storia del proprio Olocausto, che non è che un’altra delle loro “Storie Sacre”: menzogne incontestabili, in quanto sacre; per l’appunto. Nessuno spazio può essere concesso al dubbio, o alla discussione sui fatti realmente accaduti; c’è posto solo per la Fede nel fantastico e nel miracoloso, e per l’intima soddisfazione che deriva, al fedele, dal vedere le sue più eclatanti fandonie trattate come altrettante verità rivelate.









 L’ EQUAZIONE EBRAICA


Lo scontro è ormai frontale, globale, e senza possibili concessioni; inammissibile ogni licenza alla menzogna strategica dell’Olocausto ebraico, che ha reso possibile, grazie al processo farsa di Norimberga, di imporre l’esistenza dello Stato Sionista di Israele; nella Palestina Araba. Gli Ebrei non sono affatto degli emuli Neo-Nazisti, che perpetrano sui palestinesi un nuovo Olocausto, perchè quello attuale, dei palestinesi, è un genocidio reale; l’altro è stato il riuscito mezzo propagandistico, per evitare che fosse posta la questione della non ovvia necessità di uno Stato Ebraico in terra altrui.

La Menzogna della “Soluzione finale” e dei 6 milioni di morti, è stata provata e resa evidente da parecchi “storici revisionisti”, che pagano di persona, con il carcere, e con pesanti vessazioni, questo loro inappropriato amore per la verità non conforme dei fatti. Dall’altro lato, per parte ebraica, democratica e filo sionista, non si è trovato di meglio che di sanzionare la negazione della religione  olocaustica, con una serie di processi pilotati dai gruppi di pressione ebraici, con leggi inique di negazione della libertà di pensiero ed opinione, e con azioni terroristiche di dissuasione violenta, che sono uno scandalo evidente, ma coralmente taciuto.

Rendere reato un’opinione, o una seria ricerca storica, proibire la circolazione delle idee, e perseguitare i diversamente senzienti, non risolverà certo la questione ebraica; ma i fanatici ebrei, che si pensano imbattibili ed intoccabili, non sospettano che  si possa ragionare e vivere a partire da premesse e conclusioni diverse dalle loro. Essi vogliono restare la fortezza di una razza e di un Dio esclusivi; isolati dal genere umano. Questa risoluzione forsennata, si esprime con sotterfugi e sottigliezze estenuanti, che mirano in ogni caso, ed in ogni contesto, a far valere la superiorità di Israele e degli Ebrei.

L’ignoranza, il rifiuto di accettare ciò che non siano i loro libri Santi, il loro popolo eletto, le loro intransigenti opinioni, rende difficile trattare con questi settari privi di ogni duttilità veramente umana; e dotati, semmai, di un vigore arido e coriaceo: di tenace locusta.
Israele si rifiuta d’essere un Popolo fra gli altri, ed è così arrogante da pretendere di contenere la verità intera, nei limiti angusti di una sola concezione divina; insultando così la molteplicità del Dio che tutto contiene e per cui tutto è in sé stesso divino.

 Non c’è altro Dio che Jahvé, con le sue caliginose appendici cristiane ed islamiche: Geova e Allah; il solo uno e trino, che abbia ispirato, ai suoi servi, in perenne lotta fra loro, un disprezzo così malsano, ed un odio tanto inestinguibile quanto ottenebrante, per tutti coloro che pensano e pregano ad Are diverse dalle loro. Ogni Impero, ogni Nazione, ed ogni Popolo, hanno un loro mito di fondazione, che per quanto fantastico e singolare possa apparire, alla luce della realtà oggettiva, o Storia, resta, pur tuttavia, il fondamento basilare su cui coloro che appartengono a questa data Nazione, e a quel Popolo, stabiliscono la propria identità razziale e Nazionale.


 Roma ha avuto la Lupa e i suoi Gemelli, l’America i suoi Padri Pellegrini, e l’attuale Impero Ebraico transnazionale, domiciliatosi principalmente negli Stati Uniti, si è dato il Mito della Shoah, e ha messo all’incasso l’Olocausto.

A ben pensarci non poteva essere altrimenti, perchè il cupo Saturno, che gli Ebrei chiamano Chion o Zion, e venerano come unico Dio Jahvé, non poteva che scegliere una versione necrofora del sacrificio dei propri figli “Eletti”, per quello che senza dubbio gli Ebrei pensano sia il millennio del predominio di Israele.


saturno che divora i suoi figli

È quindi impossibile negare l’Olocausto, perchè ogni Mito è di per sé innegabile, e questo, lo è diventato anche per legge. Ma è bene chiarire che un Mito non è Storia, né Realtà; semmai può diventare una Sacra Rappresentazione, come a teatro, dove si recita un copione, e, per un paio d’ore, il pubblico può regalarsi l’emozione e l’illusione che qualcosa di terribile sia realmente accaduto.

La Televisione o Hollywood non sono la Realtà, ma la Shoah ora esiste.
Lo ha dimostrato ampiamente il cinema, in tante storie commoventi o truci; lo dimostrano i molti musei Yod Washem, e lo hanno dichiarato anche innumerevoli attori a contratto, e centinaia di “testimoni”: superstiti miracolati di un malriuscito “Sterminio Nazista”, davvero troppo aborracciato,  per poter essere davvero tedesco!.

Non si tratta perciò, di sapere se ci sono stati davvero 6 milioni di vittime ebree, uccise in ingannevoli camere a gas omicide, perché se il Mito afferma che ci sono state, che lo Sterminio è accaduto, le prove non contano più, e ogni obiezione al riguardo diventa impossibile, criminosa, eretica.
La Shoah è un Midrash ebraico, un sogno che si è voluto realizzare; e che, grazie alla continua ripetizione, si è fatto realtà immaginale effettiva: “Memoria” non meno vivida e potente di quella materiale e storica.


La realtà non è forse fatta dello stesso tessuto di cui sono fatti i sogni?

Certo, nel montare il Mito Olocaustico, c’è stata qualche leggera svista, parecchie incongruenze, troppe evidenti contraddizioni; ma forse che la Chiesa Cristiana non dogmatizza parti virginali e non propone, da 1800 anni, con indubitabile successo, dei Vangeli Sinottici raffazzonati e malamente rabberciati, che “storicamente” fanno acqua da tutte le parti?  A quale cattolico od ortodosso importa mai la verità che rende liberi?

E a quale Islamico importa, se il Corano è stato dettato a Maometto, alla Mecca, da un rabbino ebreo, che voleva acquisire gli Arabi al giudaismo, ed è stato poi manipolato e riscritto per più di 400 anni? La nuda verità dei fatti, non interessa a nessun mitografo; ciò che conta è l’effetto che la sua “Storia” vuole produrre sul pubblico. Perciò, cari revisionisti, “affermazionisti”, o “negazionisti” che siate, non accanitevi a spaccare in quattro il capello shoatico, lottando vanamente contro le storie ebraiche; dovete, semmai, trascurarle per sempre, e sostituirle con i vostri nuovi racconti!

Certo gli Ebrei esagerano un bel po’, sia con le cifre che nella loro pretesa: d’essere i soli e gli unici Esseri Umani sulla terra, a contare davvero qualcosa per l’unico Dio. Ma basta pensare che quel loro Dio tribale, Jahvé, non è affatto il nostro od il vostro, e il problema si riduce, ancora una volta, ad una ennesima fisima mentale ebraica.

Del resto, le discusse “Camere a Gas Omicide”, dei Nazisti, non devono essere affatto “provate”; devono essere semplicemente “credute”, e tanto basti! Esse sono una necessità scenografica imprescindibile, nel Mito spettacolare dell’Olocausto, e, in quanto  esigenza spettacolare, emotivamente indispensabile alla riuscita dei Riti collettivi, di questa Neo-Religione in ascesa,  esse devono essere e restare indubitabili: ovvero non umanamente discutibili. Sono, dimostratamene, una penosa menzogna? Un evento assurdo e materialmente impossibile?  Non conta! Lo è anche Babbo Natale, che pure esiste davvero, come testimoniano, a milioni, le sue gioviali immagini: impresse sulle cartoline d’Auguri di mezzo mondo!

Nel pianeta delle menzogne, e delle “verità addomesticate”, quella della Shoah non è che l’ultima nata. La diffusione ossessiva di questa redditizia impostura, può sicuramente preoccupare qualche raro individuo, ancora troppo sensibile al vero, ma bisogna portare pazienza: questi sono comunque i tempi delle rapide ascese, e degli altrettanto veloci declini.  Un francese innominabile, Robert Faurisson, ha detto, sagacemente, che, per quanti siano i testimoni pronti ad  affermare il contrario, non si può far stare un litro d’acqua in una tazzina da caffè. Ebbene, gli Ebrei “sterminazionisti” affermano di esserci riusciti! Ovviamente, mancano le prove di fatto; ma, ai Miti improbabili, simili prove davvero non servono! A tali Saghe ebraiche, bastano ormai le nuove Leggi degli Stati vassalli, che vietano ogni dubbio, e puniscono, pesantemente, ogni possibile discussione in merito.

La montatura rituale della Shoah, non è solo un nuovo Mito ebraico, ma è anche un vero e proprio esame di scrutinio: per i non ebrei; una verifica della loro malleabilità, e della loro disponibilità a collaborare con l’impero Sionista Israel-Americano. Si tratta di un test attitudinale Kasher!  Se, pur non essendo ebreo, avalli il Mito Olocaustico, e lo sostieni, pensano gli ebrei, sei comunque un nostro affidabile alleato; un leale collaborazionista filo ebraico. Se ne dubiti apertamente, e neghi il tuo appoggio al Culto Shoatico, sei automaticamente un nemico, un evidente neonazista antisemita, colluso con l’Impero del Male: ovvero con tutti quelli che contrastano i Disegni di un Predominio planetario Ebraico – Americano.

La Verità o la Menzogna storica non c’entrano per nulla! La Storia degli ultimi 100 anni è, difatti, un tessuto di mezze verità: un ordito di palesi menzogne, tramate e scritte da quegli ebrei che ha la Prima e la Seconda Guerra mondiale, le hanno volute, e vinte; per il proprio esclusivo tornaconto. Negli attuali testi della “Storia Ufficiale”, non ci troviamo, quindi, mai, di fronte alla disamina di fatti realmente accaduti, ma veniamo introdotti, a forza, nel regno viscerale dell’immaginale ebraico, immersi, e quasi affogati, nel tumulto ossessivo di una manipolazione storica del tutto finalizzata. Il Fine ebraico giustifica ovviamente i propri mezzi!

Un Racconto immaginale, quando rientra nella categoria dell’invenzione Letteraria, od artistica, non si può comunemente definire una Menzogna. Talvolta, in altri tempi, lo si voluto includere nella categoria religiosa delle “Verità Rivelate”: quelle a cui si crede per fede, e si obbedisce per dogma. Ebbene, il Midrash ebraico della Shoah, sembra essere una felice sintesi delle tre categorie:
Un’invenzione letteraria, della Stampa di Propaganda bellica Alleata, Anglo-Russo-Americana, è diventato, a Norimberga, durante il farsesco processo ai gerarchi nazionalsocialisti, un geniale psicodramma collettivo, inscenato dagli Ebrei,  per poi trasformarsi, in questo inizio del millennio giudaico cristiano, in verità rivelata, a cui bisogna credere per legge e per dogma.
Les Juifs l’ont fait! Rien va plus!

Ma imporre durevolmente un Mito, costa parecchia fatica, e richiede un tenace e prolungato rifiuto della verità, un lungo lavoro di concertazione intellettuale collettiva, ed un enorme dispendio di mezzi umani e finanziari. Talvolta, all’affermarsi vittorioso di una nuova Religione menzognera, sono necessari dei secoli, e alla sua ineluttabile caduta pochissimi anni.









La Storia testimonia, esclusivamente, ciò che il Potere vuole resti scritto nel presente: a futura memoria. Che la Storia di Romani e Giudei, non conservi la minima traccia del passaggio terreno di un falegname palestinese, chiamato Yoshua, o Gesù, può stupire solo chi guardi la vicenda a posteriori; da una prospettiva invertita dal dilagare, e dall’instaurarsi, del Mito Gesù-Cristico paolino; di cui, i suoi contemporanei, non avevano ovviamente alcun sentore. Sfugge allo sciocco, condizionato a misurare gli uomini dalla quantità di parole spese, pubblicamente, sul loro conto, che la fama di oggi non riguarda il domani, e che il Potere costituito scrive la propria storia, e insegna quella passata, solo secondo i criteri, e nei limiti, del proprio attuale profitto; per mere ragioni di opportunità e propaganda: cancellando cioè, come non esistito, tutto ciò che non torni utile ai suoi progetti: di controllo e dominio.

La Storia non ha altro scopo, che di saturare, con la propria costante presenza, le menti dei sudditi; per non lasciare loro l’alternativa di altre, diverse possibili storie. La “ Storia” esige per sé la durata, e fonda magicamente il proprio potere sul futuro dell’uomo. Inventa un presente e una storia a sua immagine, e pretende che questa finzione, testimoni d’essere, nel futuro di chi legge, il suo vero passato; e che, senza quella scrittura, non esisterebbe prova alcuna che uomini come lui abbiano vissuto.

I possessori della scrittura, attraverso questa coercizione sottile, si impadroniscono del mondo umano, e del suo rapporto con il divino; narcotizzando e riducendo ogni possibile individualità: nei limiti di una scarna scelta di personalità standardizzate; possedute, soggette e vincolate al Dio istituzionale, e collettivo. All’estremo dell’ambizione, e della volontà di Potere, la psiche sacerdotale si convince che la Scrittura, che essa impone, e di cui è creatrice, custode, ed unica interprete, autorizzata, non è umana: ha un’origine divina, ed è quindi assolutamente Sacra. Nascono così le Sacre Scritture, e la Storia Sacra, con cui si cancella ogni possibile memoria della verità, e si inventa un Mito a proprio uso e tornaconto.


C’è chi rischia atleticamente la pelle, correndo in motocicletta, saltando da un aeroplano, o praticando altri sport estremi. Ebbene, mi sembra che oggi, il più estremo fra gli agonismi praticabili in Europa, sia proprio l’affermazione che lo sterminio dei 6 milioni di ebrei, nelle impossibili camere a gas nazionalsocialiste, non abbia mai avuto luogo.

Chi si permette simili affermazioni, nelle performances giudiziarie a suo carico, non è necessariamente un Antisemita, un razzista, o un pazzo che istiga qualcuno all’odio anticristiano; si tratta, per lo più, di semplici persone oneste, e oltremodo serie, che non sopportano più questi tre parenti stretti: Ebrei, Islamici e Cristiani, con il loro fanatismo devastante, che non accettanochi ragiona e vive a partire da premesse diverse dalle loro, e pretendono d’essere la sola, unica, ed ultima concezione divina possibile; per l’intero genere umano.

Gli Ebrei sono un popolo di ammirabili scorpioni del deserto palestinese, duri, voraci, ed inesorabili quanto questo loro animale totemico. Geniale popolo di affabulatori, di incalliti narratoridi storie, che sono sempre altrettante incredibili apologie di sé stessi, gli ebrei sono maestri nelle invenzioni sistematiche; degli impostori pronti a tutto, e contro chiunque. Ora, questo popolo di sovversivi psicopatologici, che si gloria di avere distrutto l’Impero Romano, come pure quello degli Zar, e gli Imperi Centrali, ha portato al parossismo la sua capacità d’invenzione letteraria e “Profetica”, strillando, con inaudito clamore, al mondo e alle sue moltitudini, non ebree, la “Vera storia dell’Olocausto”: uno spaventoso dramma in infiniti atti, patito dal popolo ebraico, e voluto ed attuato dall’orribile popolo Tedesco.

Pure balle yiddish!



A dire il vero, sono i Tedeschi che, vinti nel 1945, sono tuttora occupati in patria, e sottostanno ad un regime di de-nazificazione perenne. Sono loro che, dopo più di 60 anni si vedono obbligati, per legge, al silenzio, sulla loro vera “storia”.  I 4 milioni di morti germanici, assassinati scientemente dopo la fine del il conflitto, restano avvolti in un silenzio oleoso; i superstiti, invece, tacciono grati, per la misericordia ricevuta: per non essere stati uccisi tutti, con lo sterminio per fame e  deportazione, programmato, e previsto, dal piano dell’Ebreo Americano Morghenthau, fin dal 1944, ed applicato occultamente dopo la caduta del Nazional socialismo Hitleriano.

Felici, i Tedeschi, per non essere stati sterilizzati tutti, come caldeggiava un altro ebreo americano: Theodore N. Kauufman,nel suo infame libello distribuito alle forze armate alleate:  Germany must Perish; La Germania deve morire. Veri genocidî di massa, questi, previsti ed avallati, segretamente, dallo stesso Presidente americano Roosevelt, e da attuare su milioni di tedeschi sconfitti, trovatisi ormai alla mercè dei vincitori: ovvero, sull’intera popolazione ariana della Germania, occupata dalle truppe alleate. Un processo invisibile e graduale di distruzione razziale pianificata; Efficace,  lungimirante, e, soprattutto, “pulito”.





Dunque, non è del tanto propagandato, ma improbabile, Sterminio degli ebrei, che bisognerebbe attualmente scrivere la storia, ma del vero Olocausto dei tanto esecrati, ma innocenti “Nazisti-Ariani”; condotto nel puro stile di un Purim ebraico. A differenza della Shoah ebraica, oggi legalmente indubitabile, ma non sufficientemente provata, se non da illazioni, false testimonianze, imposture immaginali, e congetture storiche gratuite, questa vera ECATOMBE GERMANICA, resta del tutto ignota al grande pubblico; nonostante non manchino le prove documentali della sua preparazione, e della sua parziale attuazione.

È quindi evidente che a Norimberga, nel nefando processo all’ideologia e all’elite Nazionalsocialista, i burattinai ebrei hanno montato, per mezzo dei loro burattini Inglesi, Russi, e Americani, una farsa giudiziaria contro i vinti. Questo Grand Guignol francamente indecente, aveva, fra gli altri scopi, affatto secondari,  quello di tacitare una eventuale accusa tedesca contro gli Alleati; per aver subito dei più che evidenti “Crimini di guerra e contro l’umanità”, e per il programmato sterminio, reso pubblico fin dal 1944, dell’intero popolo germanico nazionalsocialista. Ecco, allora che, con un colpo di scena quanto mai opportuno, la notizia sensazionale dello sterminio dei 6 milioni di ebrei, nei campi di  lavoro nazionalsocialisti, truccava le carte in tavola, e permetteva di occultare, al pubblico mondiale, il preventivato sterminio, per fame e deportazione, di 13 milioni di tedeschi.

La storia scritta, prova solo sé stessa e le proprie menzogne. Il corollario del luogo comune, per cui è vero solo ciò che viene pubblicamente e ripetutamente proclamato tale, implica che un’Istituzione potente, come il poco noto Kahal, un Vaticano ebraico, che amministra beni inesauribili, decide vita, morte, pensieri, e sentimenti di milioni di sudditi, ebrei e non ebrei, e si fregia di una gerarchia elitaria che rimonta al cielo, non può avere, per fondatore e garante, che Dio stesso: il Dio esclusivo degli Ebrei, naturalmente I Patti sono chiari: Jahvé può incarnarsi singolarmente, in ogni Ebreo, ed anche negli Ebrei in quanto Popolo messianico, per stabilire tramite loro, sulla terra, l’eccelsa istituzione del proprio Impero. Così l’Ebreo, forte di questo contratto divino, pretende d’essere il padrone del mondo, del presente, della scrittura, e della storia; ovvero il dominatore del passato, del presente, e dell’avvenire dell’intera razza umana.


Talvolta, la sincerità e l’arguzia seguono strade bizzarre, e, inaspettatamente, nell’eloquio di un attore brillante, è possibile trovare una convincente, quanto divertita descrizione del Feticcio Egregorico Ebraico. Il riso e l’ironia, a proposito del “Loro Dio” e dei loro Miti, costituiscono, a mio avviso una risposta adeguata, dei non ebrei, all’arroganza, allo psicologismo freudiano fraudolento, e all’impostura intellettuale dei Complici contrattuali di Jahvé, alias Geova, o Allah.

….. « Il Dio ebraico, cristiano ed Islamico ha un’insana tendenza narcisistica a circondarsi di adulatori; infatti non ammette né uguali né colleghi. L’unico che avesse raggiunto una certa posizione, vicino a lui, Lucifero, l’ha cacciato via in malo modo; e ancor oggi gli fa una guerra spietata.
Evidentemente, teme il confronto.

E poi che vanagloria! Vuol sempre far colpo!
Un esempio soltanto: l’universo l’ha creato con un tour de force di sette giorni, quando aveva tutto il tempo che voleva…l’ha inventato lui, il tempo!
Chiaramente ha bisogno di dimostrare in continuazione, a sé stesso e agli altri, che vale qualcosa. Ha bisogno di rassicurazione.

Che è un debole poi appare lampante: non accetta critiche, si offende per un nonnulla, basti pensare al can can che ha fatto quando quel povero diavolo d’Adamo gli ha soffiato una mela! I figli dei figli dei figli la stanno ancora pagando.
Se non è iper reazione questa!

E poi, è molto infantile: ama per identificazione. È scritto nero su bianco nella Bibbia: Ha creato l’uomo a sua immagine e somiglianza”. E com’è geloso! “ Non avrai altro Dio fuori di me. “ E giù comandamenti! Non ha elasticità, non lascia autonomia al partner. Ergo: è paurosamente insicuro.
Questa nevrosi può anche derivare, in parte, da frustrazioni reali: la gente lo cerca solo quando ha bisogno di lui, in faccia gli fa un sacco di moine, però in pratica si trova meglio con il suo rivale, il diavolo.
Tuttavia le note paranoidi saltano all’occhio: il terrore continuo d’essere tradito, la mania di trovare colpe in tutti,
e persino il sintomo fisico: non dorme mai.


C’è un grave disturbo al livello del profondo, per non parlare del suo estremo voyeurismo:  si è definito da sé l’Onniveggente.
E poi ha delle note masochistiche. Ammessa la sua onniscienza, perché ha creato l’uomo sapendo già tutti i guai che gli avrebbe procurato? Non è stata sfortuna. Nessuno dei nostri atti è casuale. L’ha fatto perché gli piace soffrire. Con un quadro simile c’è una sola diagnosi possibile:
Il Dio ebraico soffre di un grave complesso d’ inferiorità.

Paolo Poli,  in “Mistica”


 

Commiato



Nello scrivere, non sono stato mosso o stimolato dall’odio razziale, ma dalla consapevolezza, e dal rispetto della diversità. Non mi ha motivato una qualche pregiudiziale malevolenza, né un larvato antisemitismo, ma neppure la cecità acritica, o partigiana del servo sciocco. Certo, non essendo ebreo, né cristiano, né islamico, e appartenendo soltanto a me stesso, ho potuto valutare e capire, senza troppi condizionamenti, l’opera devastante attuata dai pii criminali monoteisti, ed i delitti  di guerra, e di pace, di quanti, sotto la maschera mansueta delle Eterne Vittime, dei Salvatori, o degli ultimi fra i Giusti, hanno agito ed ancora agiscono per il proprio esclusivo vantaggio; contro il resto irrilevante dell’ umanità.

Ho studiato, esposto, ed interpretato alcuni  fatti noti, ed essendo, per mia fortuna e per nascita, quello che gli ebrei ed i loro epigoni definiscono tradizionalmente con epiteti razzisti infamanti: come Shkotzin,  Shiksa, Orel, o Gojim, ovveroFrocio, Abominevole, non circonciso, bestia, ed infedele, non sono per nulla obbligato ad un qualche rispetto, non reciproco, nei loro confronti, o nei riguardi delle loro assurde e perniciose ideologie.

Padrone di non credere alle loro millenarie fandonie, o alle ultime madornali bugie post belliche, io sono e resto un Individuo Pagano: Ariano per spirito, per lignaggio, e per scelta. Nato, forse per prova iniziatica, in una terra conquistata ed occupata da questi ottusi nemici, ostili al mio essere,  sono cresciuto fra pavidi settari arroganti, proliferanti ed avidi, come voraci sciami di banchieri ed usurai, troppo simili a
termiti affamate.





articolo di: MAURO LIKAR






14 commenti:

  1. Non posso crederci! Molti hanno capito chi governa il mondo, però gli stessi ancora non riescono a immaginare il resto.
    Personalmente ancora non riesco a capacitarmi di come vi siano tante menzogne. Inoltre chi deve dire una bugia deve pure saperla dire e non tenerla sempre al centro dell'attenzione. Ma vabbé, solo gli stupidi possono cascarci e infatti siamo tutti stupidi.
    Poveri noi Europei, e poveri Tedeschi soprattutto perché sono messi peggio di tutti in quanto a colpevolezza e rimorsi.
    Conoscendoli (perché so come sono fatti) staranno malissimo dentro e non è giusto. Sono delle persone umilissime e talmente buone quando si fidano di te da lasciarti anche le chiavi di casa loro, a dispetto della loro apparente freddezza.
    Comunque.....per noi "poveri ciuchi ariani" che speranze di salvezza ci sono? Ribellarci non serve a nulla, siamo circondati da un vicolo cieco. Finiremo schiavi più di quanto lo siamo già?
    La gente di Agarthi ha idea di come siamo ridotti? Sa che non possiamo salvarci in nessun modo da soli? Segue quel che sta succedendo?

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  2. Lo schiavo è colui che ha accettato la sua schiavitù, come il padrone esiste solo finché lo schiavo si crede tale,non vinceranno mai,ribbelarsi serve invece,bisogna combattere fino alla morte,se ci pensi bene è l'umanità stessa che sostiene il loro sistema,siamo noi che guidiamo i loro mezzi,siamo noi che usiamo la carta straccia chiamata soldi,siamo noi che guidiamo gli aerei,è sta arrivando qualcosa che spazzerà via tutto,la loro fine arriverà,ma bisogna combattere,lo sconforto non serve,è quello che loro vogliono.

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  3. Sì, hai ragione. Per quanto riguarda il sistema, beh, presto non me ne fregherà una mazza dato che sono all'estremo, e quando finiranno anche quei pochi spiccioli che mi restano vivrò come gli indigeni, sicuramente un modo molto più umano e consono. La cosa che più mi preoccupa, però, è la libertà minacciata dai musulmani che vogliono conquistare l'Europa e sterminare il popolo europeo secondo il piano Kalergi.
    Spero che stia davvero arrivando qualcosa di cui parli, ma per caso si tratta del terzo livello di risveglio?

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    1. Ognuno deve fare il suo,nel suo piccolo,microcosmo e macrocosmo,il micro rispecchia il grande,fai quello che ritieni più opportuno per dare il tuo contributo,con la tua gradualita,con i tuoi temoi,quando ritieni opportuno,non ci sono regole precise,segui la tua via e vedrai che la vittoria arrivera,questo mondo anzi il mondo che loro hanno creato,sta collasando e non vi è niente da fare per loro.

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    2. Il terzo livello è gia in atto,mi pare che tu sei la palese dimostrazione di questo?

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    3. Non saprei.....non so come funziona il terzo livello. Il primo l'ho superato di sicuro e credo di essere al secondo, mentre per il terzo la dimostrazione palese del traguardo dovrebbe essere l'apertura del terzo occhio o sbaglio? Accadrà anche per chi, come me, non ha mai fatto alcuna pratica meditativa?

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    4. sicuramente la meditazione è una delle tecniche importanti,ma non è l'unica,poi non si deve mica arrivare ad un traguardo,fai quello che credi opportuno,non ci sono regole fisse o manuali inflessibili,un essere libero agisce da uomo libero,ogni cosa può essere adattata modificata e o creata nuovamente,molti grandi esoteristi hanno riscritto loro le regole.Noi ci basiamo su molte cose,e ci teniamo a dire che ognuno deve sentirsi libero,creare regole fisse serve solo ad irrigidire un qualcosa che è fluido,per noi la meditazione non è solo quella tadizionale,ma anche una carezza ad un nostro amico animale,o il giocare con lui è anche meditazione.Per aprire la ghiandola pineale ci sono molte tecniche,ci sono molti libri e fonti su questo argomento,l'importante è capire che bisogna focalizzarsi sulla luce,osservare ciò che sta intorno a noi,e osservarci dal di dentro noi stessi.
      Poi secondo il mio parere alcune tecniche molto importanti sono quelle scitte nelle tavole smeraldine,da trimegisto,nel nostro sito vi è l'articolo completo,dagli un occhiata se non l' hai visto.

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    5. Ok, gli darò un'occhiata, grazie. Spero, però, che anche se non faccio meditazione, lo sviluppo del terzo livello non viene bloccato.

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    6. No attenzione,se parli di aprire il terzo occhio,devi vedere alcune tecniche apposite, tieni presente che nella nostra civiltà regna l'ignoranza, piu'gli alimenti che ci propinano,lo stress e quant'altro, la ghiandola pineale può essere atrofizzata o calcificata,come nella maggioranza dei casi,ma ci sono delle buone tecniche per pulirla e riattivarla,ci sono molti articoli seri nella rete,o libri che danno indicazioni su questo,ma è necessario praticare queste tecniche per riattivare la ghiandola pineale,puoi farlo da solo seguendo delle buone indicazioni,per il resto stavo sottolineando il fatto che è importante mettere in pratica ciò che si apprende,e personalizzare al proprio essere quello che si vuole fare,che non ci sono regole scritte,fai ciò che ti senti ma seguendo la direzione dell'amore e della luce,senza cadere in tranelli mesi appositamente nel percorso.

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    7. Sì, avevo capito. Riguardo al terzo occhio, come ho già detto, non faccio alcuna pratica meditativa...volevo solo sapere se questo impediva di avvicinarmi al terzo livello e se si sarebbe attivato lo stesso.

      Freedom

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  4. Scusa se vado fuori tema. Ho letto il Kibalyon ed è stato molto esaudiente,potresti indicarmi come fare per approfondire le tecniche che esso descrive? Grazie anticipatamente e complimenti per le preziose verità che divulghi continua non ti fermare perchè ne abbiamo veramente bisogno.

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    1. Il kibalyon è la base dell'ermetismo,da li puoi ricavare tutto quello che ti serve per approfondire,ci sono molti altri libri su questo genere,inutile elencarli,ma il kibalyon è la summa dell'ermetismo,e approfondirlo veramente richiede molto tempo,sia per assimilare i concetti,che sopratutto vederli in pratica.
      E' necessario mettere in pratica cio che si apprende,usando il proprio istinto non solo basandosi sui concetti,ampliando la propria conoscenza adattandola a cio che si percepisce nel personale,è importante fare le proprie esperienze personali,si può sbagliare non vi è niente di male,anzi si deve sbagliare per ricavarne la somma,e capire dove si sbaglia,la retorica dei vari guru non ci piace,che si riempiono di paroloni e termini senza pero metterli in pratica,cioè essi fondamentalmente sono gl stessi di prima ma si credono eruditi,illuminati,le leggi dell'amore vanno messe in pratica,è solo nella pratica che vediamo i veri risultati,altrimenti divengono inutili esercizi sterili,che non solo non portano da nessuna parte,ma si rischia di cadere in tranelli pericolosi.Il mio semplice consiglio è metti in pratica quello che ritieni giusto,fai cio che ti senti,testa nella realtà cio che apprendi e non farti condizionare da nessuno.

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  5. all'anonimo del 30 giugno 2014 12:41
    grazie hai descritto perfettamente come siamo fatti come pensiamo e come ci comportiamo, però quando la misura è colma siamo capaci di alzarci dalle ceneri e dichiarare guerra a tutto e tutti e diventare feroci come sanno diventare i lupi, vivo in una terra conquistata da quasi cento anni dall'italia e strappata attraverso il furto criminale massonico attraverso il patto di versailles prima e di yalta successivamente alla nazione tedesca, tedeschi si nasce e si rimane sempre e ovunque perchè il nostro sangue non si sciacqua mai. l'italia per certi versi è fenomenale a livello umano e spirituale, noi siamo più semplici e meno smaliziati ma siamo più cocciuti e meno remissivi, meno disposti ai compromessi, gli italiani hanno scritto nell'inno che sono pronti alla morte, noi lo abbiamo scritto nel dna delle cellule perchè raramente abbassiamo la testa senza aver prima fatto danni ai nostri aggressori, per liberarci dal giogo della cultura dominante c'è bisogno dell'unione del meglio dello spirito italico e tedesco senza tirare in campo ne neo fascisti ne neo nazi che considero degli assoluti idioti e ignoranti che con la loro esaltazione prezzolata spesso e volentieri da chi ha in mano le leve del potere non fanno altro che giocare a suo favore danneggiando chi vuole vivere realmente libero e realmente in pace. Ogni volta che entra in scena la politica ogni volta che entra in scena il raffinato meccanismo ben oliato del vittimismo ebraico si uccide la giustizia e la verità. Il discorso lo fanno sempre ricadere sul negazionismo, negare che vi sia stato quello che è chiamato olocausto è sbagliato, come è sbagliato darne la totale colpa al popolo tedesco, il gioco è stato diretto a ben più alti livelli e deciso a tavolino come la disfatta della germania e la dissoluzione totale dell'impero coloniale inglese, gli altri stati europei come francia spagna e italia non sono mai contati non contano e non conteranno mai nulla, la prima guerra mondiale è servita a fiaccare la seconda a far crollare la terza servirà a cancellare anche le tracce di quell' europa diversificata e complessa che si era formata nonostante mille anni di guerre e periodi di pace che hanno portato progressi, queste condzioni create ad arte sono servite a consolidare il totale dominio del continenete nordamericano sull'europa prima e sul resto del mondo poi, l'europa nella prossima guerra pagherà ancora il prezzo più alto perchè ne russia ne cina si lasceranno distruggere dall'aggressività americana e noi del vecchio continente pagheremo per l'appoggio criminale dato per quasi un secolo all'imperialismo americano dai nostri governi. le dinamiche causali della genesi delle guerre non sono ne la relgione ne l'esportare la democrazia ne ragioni energetiche come vogliono farci credere, seminare guerre serve solo a rallentarte lo sviluppo della consapevolezza umana creando inutile sofferenza e miseria materiale, condizioni che mettono sempre in secondordine le condizioni necessarie che permettono di elevare la propria vibrazione spirituale. Credo che siano prove da accettare e vincere, dopo diventereno dei diamanti così duri e resistenti da non temere nessuna arma e nessun nemico, nemmenoil peggiore: noi stessi.

    jj

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    1. A me, purtroppo, pare che voi Tedeschi vi siete chiusi a riccio e state sopportando l'inverosimile più di tutti gli altri popoli Europei. Noi Italiani abbiamo sempre abbassato la testa, ma ora che la situazione sta diventando insostenibile e abbiamo iniziato un po' a reagire, ecco che si presenta la battuta che "l'Italia è ancora un Paese razzista". Non è giusto! Non siamo più degni di dire la nostra, di far sentire la nostra voce, anche perché abbiamo un Governo che è la barzelletta d'Europa. Poi comunque ci sono gli Italiani pecore che si fanno incantare da 80€ al mese, insomma, peggio di così....
      La Germania, però, è la vera prigioniera centrale nonostante lì da voi la crisi non è un problema. Voi Tedeschi non potete aprire bocca e anche se state soffrendo non riuscite a ribellarvi proprio perché siete prigionieri. Spero che presto altri Tedeschi si sveglieranno in massa com'è successo a te, non potete fare gli schiavi. Sulle spalle vi hanno messo un macigno pesante dal quale non riuscite a liberarvi. A me non interessa se l'Olocausto c'è stato oppure no, ma quello che è sotto gli occhi di tutti è che su questo i Sionisti ci hanno marciato. La guerra non dovrebbe mai accadere, e per evitare che si ripeta in futuro è opportuno ricordare tutte le vittime. Perché dovrebbero essere ricordati solo gli Ebrei e non i cittadini Giapponesi di Hiroshima e Nagasaki oppure i Tedeschi di Dresda? Anche loro erano vittime innocenti! Ogni anno si ricordano sempre e solo gli Ebrei, e la colpevolezza degli Europei comincia fin da bambini con la scuola per diventare dei totali servi mansueti di Africani e Arabi. Qui in Europa, purtroppo, arrivano Africani e Arabi violenti e prepotenti e nessuno ha il coraggio di affrontarli o di cacciarli altrimenti "si è razzisti", anche solo per avere un'opinione diversa dalla loro. I neo-fascisti e i neo-nazisti sono degli emeriti idioti perché inneggiano all'odio, alla violenza e al razzismo, quando in realtà col Fascismo ed il Nazionalsocialismo non hanno nulla a che fare. E' assurdo però notare come sia ritornato lo stesso nemico di 70 anni fa: le banche. Inizialmente Fascismo e Nazionalsocialismo le hanno combattute, poi si saranno lasciati prendere dal potere e hanno fatto le follie che hanno fatto.

      Freedom

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