Pagine

lunedì 23 giugno 2014

I Vimana,il libro che parla di navi volanti di 15000 anni fa









Le antiche astronavi che solcavano i cieli Indiani circa 15000 anni fa e che avevano armi e poteri al limite dell’immaginazione

Molti testi Indiani alcuni religiosi ed altri di letteratura classica come ad esempio Ramayana ,Mahabharata , Vaimanika-Shashtra, Puranas, Bhagaravata e molti altri trattano di queste macchine volanti definite in sanscrito “Akasa yantrache”.

Dall’analisi di tali testi, compiuta da innumerevoli studiosi e storici, sembrerebbe emergere che queste macchine, i Vimana appunto, altro non fossero che delle sofisticate macchine volanti le quali sfrecciavano comunemente nel cielo terrestre di 15000 anni fa.
Anche il significato etimologico della parola Vimana non è molto chiaro ed è avvolto da mistero probabilmente Vimana deriva dai termini in Sanscrito: Vi e Man, cioè “luogo abitato che vola”;. Per alcuni studiosi la parola Vimana sarebbe traducibile in: uova luminose anche se i riferimenti testuali a questi oggetti li definiscono come mezzi di trasporto utilizzati dai Deva, gli Dei, per spostarsi.















Proseguendo nello studio degli antichi testi si evince che dovevano esistere Vimana grandi e piccoli alcuni di questi erano vere e proprie città volanti mentre quelli piccoli erano per il solo utilizzo del singolo pilota. Un’altra singolarità di questi racconti quasi ” fantascientifici” è la particolarità dei dettagli, è come se avessimo a che fare con dei veri e propri manuali in grado di spiegare la tecnologia di questi mezzi in modo stupefacente e addirittura esistono dei veri e propri corsi di volo.
L’importanza dei dettagli è fondamentale perché ci porta a riflettere sul come circa 15000 anni fa potessero soltanto pensare ed elaborare concetti che solo oggi si possono riscontrare nella moderna tecnologia.




 

 

 

 

 

 

Il Vaimanika-Shashtra





 l Vaimanika-Shashtra è un manoscritto che fu dettato dal filosofo Indiano Pandit Subbaraya Sastry nel 1918 attraverso la pratica divinatoria della canalizzazione e reso noto nel 1952 a Mysore.
Questo testo descrive in dettaglio la costruzione delle antiche navi degli Dei indù del Mahabarata, armi sofisticate utilizzate nelle guerre mitologiche presenti nei testi dell’antica India, le cui tecnologie belliche sono incredibilmente simili alle più attuali scoperte tecnologiche di questi ultimi 70 anni di storia. Nel 1973 il testo originale fu integrato con illustrazioni di T.K. Ellappa, un ingegnere dell’Università di Bangalore, che replicò i Vimana secondo quanto presente nei versi originali. Tali illustrazioni sono presenti anche in questa edizione italiana.

Questo incredibile documento , tra l’altro scritto interamente in Sanscrito ( lingua degli Dei) e non in Hindi, tradotto successivamente in inglese, già dal titolo esprime la voglia di addentrarsi in un modo lontano 15000 anni dove sembrerebbe essere esistita una realtà tecnologica ai limiti dell’immaginazione.

La traduzione letterale di Vaimanika-Shashtra significa “Pratiche Aeronautiche” od “Astronautiche”, questo stupefacente manoscritto racchiude la tecnologia dei Vimana e a differenza del Ramayana in questo caso non si trattano più poemi e racconti di battaglie tra Dei o leggende varie, questo testo risulta proprio essere un “manuale di costruzione, manutenzione e pilotaggio” di questi antichi velivoli.
Le esposizioni che seguiranno hanno lo scopo di mettere un po’ d’ordine in queste complesse tematiche e di fornire, per quanto è possibile, una chiave di lettura moderna agli antichi testi indiani. Per fare ciò iniziamo ad analizzare il contenuto del manoscritto Vaimanika-Shashtra, lo scopo di questa ricerca è quello di scovare gli elementi di una tecnologia scomparsa e quindi passiamo ad analizzare in linea di massima il contenuto di questo manoscritto.




Alcuni dati tecnici molto dettagliati e interessanti riguardano il sistema di propulsione dei Vimana che pare avvenga per mezzo di motori a combustione interna ( nei testi si parla di caldaie) in alcuni casi in altri invece, la propulsione doveva avviene per mezzo un propulsore che utilizzava come combustibile il mercurio.
Questo è un dato che forse va interpretato non proprio letteralmente, poiché probabilmente il mercurio veniva utilizzato come accumulatore d’energia. In altri passi del manoscritto si parla di sistemi antigravitazionali controllabili con la forza della mente mediante tecniche di meditazione.

Una parentesi è d’obbligo a questo punto per sottolineare il fatto che soltanto oggi, si stanno compiendo studi in questa direzione. Le Air Force mondiali hanno compreso che per ottimizzare ulteriormente i comandi dei velivoli caccia, riducendo così ulteriormente i tempi che intercorrono tra comando del cervello ed azione meccanica per esempio del braccio, è necessario sviluppare una tecnologia che abbandoni i leveraggi meccanici. Sono già in fase sperimentale infatti dispositivi di guida dei caccia basati sullo spostamento degli occhi del pilota. I primi velivoli sperimentali dotati di tali apparecchiature elettroniche che leggono la posizione e la forma della pupilla del pilota stanno già volando nei nostri cieli, ma con essi si apre il capitolo che i nuovi piloti dovranno essere addestrati anche per il controllo delle emozioni. Anche se l’uomo “moderno” è arrivato solo nel terzo millennio a sviluppare tecniche di volo basate sulle emozioni nei testi riguardanti i Vimana vi era già traccia.
In altri passi del manoscritto indiano viene descritto anche l’interno della cabina di pilotaggio dove si trovano 3 sedili 3 leve e 3 anelli ruotanti questi servivano rispettivamente il primo a sollevare il veicolo, il seconda per dare la direzione, ed il terzo ad accelerarlo.
Probabilmente però uno dei passaggi più interessanti del testo Indiano è quello che sembra descrivere le varie leghe che venivano utilizzate per la costruzione dei Vimana nonché il procedimento impiegato per ottenerle. In proposito proponiamo alcuni passi del manoscritto.
” …Shounaka dice che ci sono tre tipi di metalli detti Somaka, Soundaalika e Mourthwika che, opportunamente miscelati, danno origine a sedici tipi di leghe che assorbono molto bene il calore. Manibhadra dice che i metalli che sono luminosi sono adatti per produrre aeroplani e questi metalli sono sedici. Saambara dice ancora che sedici metalli formati da leghe di metalli del gruppo Soma, Soundaala e Mourthwika non sono conduttori di calore e sono utili per costruire vymaana …”. Il testo continua così: “…Nel settimo strato della terra, nella terza miniera si trovano i metalli della serie Soma. Essi sono di trentotto tipi. Nel Lohatantra o Scienza dei Metalli viene detto anche che nella terza sezione del settimo livello della terra i metalli Soma possiedono cinque speciali qualità e sono detti beejalohas o metalli base…” e segue ancora “…Nel settimo livello i metalli sono di ventisette specie. Il terzo tipo di metalli sono detti metalli base ed hanno cinque qualità…”.
Per interpretare al meglio questa parte del Vymaanika-Shaastra è utile conoscere le regole con cui gli elettroni si distribuiscono attorno ad un nucleo e quindi utilizzare un sistema di classificazione degli elementi come quella della “tabella degli elementi” di Mendeleev.
In chimica sì sa che ci sono proprio 7 livelli energetici distinti che possono essere occupati dagli elettroni. Si potrebbe quindi ipotizzare che gli indiani di 15000 anni fa conoscessero i 7 livelli energetici degli elettroni e che evidentemente conoscessero anche le regole con cui gli elettroni si dispongono nello spazio attorno al nucleo. Infatti noi conosciamo 8 modi possibili di sistemare gli elettroni attorno al nucleo di un atomo e per questo abbiamo diviso la tabella di Mendeleev in 8 gruppi.

Ecco un altro passo significativo del Vymaanika-Shaastra:
” …La gravità del centro della terra, la gravità della terra globale, il flusso solare, la forza dell’aria, la forza emanante dai pianeti e dalle stelle, le forze gravitazionali del Sole e della Luna e le forze gravitazionali dell’Universo producono i livelli della terra nelle proporzioni 3, 8, 11, 5, 2, 6, 4, 9 e … causano l’origine dei metalli… “.
La traduzione più plausibile di queste parole del testo, se teniamo come punto di riferimento la chimica e la fisica odierna sarebbe questa:
” Tutte le forze e le interazioni dell’Universo, espresse da leggi fisiche ben precise, hanno formato i diversi metalli che si dividono in otto tipi fondamentali descritti da otto numeri. Ciascun numero sembra descrivere la configurazione elettronica del primo elemento di ciascun gruppo, il 3 è il litio, l’ 8 è l’ossigeno, il 5 è il boro, il 2 è l’elio, il 6 è il carbonio, il 4 è il berillio, il 9 è il fluoro mentre l’11 è il sodio ma al suo posto ci dovrebbe essere l’azoto (N = Nitrogeno)”.

Quest’ultima è l’unica discrepanza che si trova in questo paragrafo del manoscritto. Forse il numero 11 è stato mal ricordato e quindi mal riportato nel libro? Oppure semplicemente mal tradotto? In fondo dopo 15000 anni ci si può anche permettere un piccolo errore. E’ quindi molto plausibile che 15000 anni fa gli indiani conoscessero molto bene la chimica e la fisica tanto da riuscire a miscelare bene i vari metalli per creare leghe particolari adatte alla costruzione dei Vimana.













ricostruzione in CG

 


 

 

 

 

 

 

 

 

Le antiche strutture religiose dell'India,oltre a rispettare la forma piramidale,comune con altre antiche civiltà,sembrano voler assomigliare ai vimana usati dagli antichi dei per spostarsi,i quali dei erano gli antichi atlantidei sopravissuti alla catastrofe che distrusse la stessa atlantide.I quali approdarono in diversi punti della terra,portando la loro civiltà avanzata.Essi ricominciarono da zero,istruendo anche gli  indigeni locali,culturalmente meno evoluti,con i quali formarono nuovi centri.


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

segreti per pilotare i Vimana





Ecco un elenco con la traduzione tratta da questi manoscritti che riguardano le tecniche “segrete” di pilotaggio dei Vimana o se vogliamo alcuni “trucchi del mestiere”:

MAANTRIKA : l’invocazione di mantra che permetterà ad uno di ottenere certi poteri spirituali ed ipnotici cosicché possa costruire veicoli volanti indistruttibili

TAANTRIKA: dall’acquisizione di qualcuno dei poteri tantrici , il pilota può nascondere il suo “aereo”

GOODHA: permette al pilota di rendere il suo Vimana invisibile ai nemici . Adrishya ottiene lo stesso risultato attraendo la forza del flusso etereo nel cielo.

PAROKSHA: esso mette in grado il pilota di paralizzare gli altri Vimana e di metterli fuori combattimento.

APAROKSHA: il pilota può servirsi di questa abilità per proiettare fasci lucenti dal fronte della sua nave per illuminare la sua via.

VIROOPA KARANA: con questa capacità al comando , il pilota può produrre un temporaneo fumo, può caricarlo con le calde onde del cielo e far assumere alla sua nave una forma terrificante che garantisce grandi fremiti in coloro che guardano.

ROOPAANARA: può permettere al Vimana di assumere forme come quelle del leone, della tigre, del serpente, di una montagna per confondere gli osservatori.

SUROOPA: se qualcuno può attrarre i 30 tipi di “forza Karaka”, può far sembrare il Vimana una damigella paradisiaca addobbata con fiori e gioielli .

PRALAYA: comprime la forza elettrica attraverso i cinque tubi aerei cosicché il pilota possa distruggere ogni cosa come in un cataclisma . Vimukna manda una pozione velenosa nell’aria per causare uno stato di insensibilità totale e di coma.

TAARA: questa capacità , una volta governata, fornisce al pilota un altro metodo per eludere il contatto col nemico o per nascondere i propri intendimenti agli osservatori : Miscelando con la forza eterea 10 parti di forza aerea, 7 parti di forza acquea e 16 parti di capacità solare, e proiettandole dalle parti dello specchio stellato attraverso il tubo frontale del Vimana , l’apparizione di un cielo stellato è creata. Un’interpretazione moderna potrebbe essere quella dell’aereo invisibile ai radar.

SAARPA-GAMANA: questo segreto permette al pilota di attrarre le forze dell’aria, unirle con i raggi solari e passare la mistura attraverso il centro della nave così che il Vimana avrà un movimento a zigzag come un serpente.
Quest’ultima voce risulta particolarmente interessante se la paragoniamo ai più accreditati avvistamenti ufologici. Il procedere a zig-zag è una delle principali caratteristiche di autenticità in un avvistamento UFO.


ROOPAAKARSHANA: permette al pilota di vedere dentro al Vimana nemico.

KRYAAGRAHANA: permette ad uno di spiare tutte le attività che avvengono al di sotto sulla terra.

JALADA ROOPA: le sue istruzioni permettono al pilota di sapere le corrette proporzioni di alcuni composti chimici che miglioreranno il Vimana e gli daranno la forma di una nuvola.





 

 

 

 

I vimana ad uso militare









In molti poemi indiani si parla molto dell’utilizzo dei Vimana da parte degli Dei come mezzo di locomozione per percorrere lunghe distanze, probabilmente anche al di fuori del sistema solare.
Tuttavia un altro importante aspetto viene descritto in questi antici testi indiani ovvero quello di uso militare nelle millenarie guerre tra gli dei che si sono combattute 15000 anni fa nell’attuale Sri Lanka , nel deserto del Gobi ecc..


E’ interessante osservare che ancor oggi, nei suddetti luoghi, si trovano reperti archeologici di città vetrificate a causa di una probabile guerra atomica tra Dei. Infatti In questi poemi il Ramayana, Mahabharata ecc. Si parla appunto di guerre millenarie combattute con armi terribili delle quali forniremo alcuni esempi e che , come vedrete , sono riconducibili alle armi odierne. Ecco l’elenco di alcuni tipi di arma:

L’arco di GANDIVA: Capace di scagliare frecce che inseguivano il nemico e al momento che colpivano il bersaglio generavano un ‘onda di fuoco che inceneriva quanto colpito.
Non è difficile vedere in questa traduzione i missili a puntamento termico, che inseguono il bersaglio basandosi sul calore emesso dai motori.

BHUCUNDI: un ‘arma capace di scagliare folgori contro i nemici

SURADTSANA: Un ‘arma a disco simile al sole splendente che inceneriva gli eserciti
 

La verga di KALA: Un’arma che uccideva a distanza

VAYAVYA ASTRA: Genera turbini di vento

KANDARPA: Eccita smodatamente il desiderio sessuale

MURCHCHDHANA: causa la soppressione temporanea delle sensazioni
In questi ultimi due esempi probabilmente si parla di bombe chimiche o batteriologiche dove, la conoscenza della chimica da parte dell’antico popolo trova qui un’ulteriore conferma.


SHABDAVEDITVA: Una freccia che insegue i suoni (anche in questo caso si trattava di un probabile missile intelligente)
In fine citiamo la più terribile arma mai realizzata la così detta arma del caos ” ..l’arma che possiede i poteri dell’architetto degli Dei…”

TVASHTAR: in pratica la nostra bomba atomica; riportiamo di seguito una traduzione testuale sugli effetti di questa inquietante arma:
” …Aswatthaman…scagliò una colonna esplosiva che si aprì in tutte le direzioni, e provocò una luce brillante, come il fuoco senza fumo, cui succedette una pioggia di scintille che circondò completamente l’esercito dei PARHTA… i quattro punti cardinali per un raggio che lo sguardo non poteva abbracciare,furono coperti di buio…Un vento violento e cattivo cominciò a soffiare , né il sole stesso diede più calore… Colpiti e bruciati i guerrieri caddero come alberi abbattuti da un fuoco furioso….Grandi elefanti ,scorticati dalla vampata, si misero a correre intorno, lanciando urla di terrore…l’aria e l’acqua erano avvelenate….coloro che sopravvissero morirono poco dopo: La loro pelle iniziò ad ingiallire ed a cadere…i capelli e le unghie cadevano…”

Se non si trattasse di un resoconto vecchio di 15000 anni non sarebbe difficile vedere in esso un rapporto militare scritto dopo un sopralluogo a Hiroshima a seguito dell’esplosione atomica durante la II guerra mondiale.







Conclusioni



Questo pone non pochi interrogativi ai quali non è facile dare risposta:
Come potevano 15000 anni fa a conoscere così bene i dettagli di un’esplosione atomica? Se fossero solo storie di fantascienza (come alcuni sostengono) come avrebbero fatto a descrivere così bene gli effetti di un arma inventata solo nella nostra era? Chi scrive ha la convinzione che tutto, anche le leggende e la fantascienza, trovino le proprie radici nella verità.

Alcuni segreti dei Vimana infatti, secondo alcune fonti, sembrerebbero essere stati utilizzati in progetti segreti dell’ex Unione Sovietica per la realizzazione di congegni antigravitazionali destinati a veicoli spaziali.

Purtroppo rimangono ancora molti interrogativi su questa antichissima “tecnologia fuori tempo”, ma l’argomento merita sicuramente la massima serietà ed impegno da parte di ogni studioso per arrivare, forse un giorno, a svelare il nostro sconosciuto passato.


 FONTE:ufonetwork.it













4 commenti:

  1. ll tappeto volate delle antiche fiabe persiane era realtà ! ne vogio uno !!!!!!!!!

    jj

    RispondiElimina
  2. I Vimana c'erano anche presso celti e Germani?

    RispondiElimina
  3. Prove di un'Antica guerra nucleare sulla Terra
    http://atlanteangardens.blogspot.it/2014/03/evidence-for-ancient-nuclear-war-on.html

    È l'uomo sulla soglia di un nuovo mondo o semplicemente bloccato su un tapis roulant circolare ripetendo le lezioni condannati dalla storia che egli non sembra mai di imparare? Un numero crescente di studiosi ritengono fascino macabro al mondo con una guerra nucleare è solo l'ultima ripetizione di una serie di errori grossolani tecnologia umana sembra ossessionato con la ripetizione .


    Racconti antichi parlano di Vimana volanti. Vimana sono stati descritti come i veicoli reali e si sono detti per avere la possibilità di viaggiare, e fornire esplosivi, alle alte velocità. Grandi guerre sono stati descritti nei primi testi religiosi. Le armi potrebbero letteralmente livellare la terra come un campo di forze in movimento.

    Nell'antica India, troviamo parole per alcune misure di lunghezza; uno era la distanza di anni luce e uno era la lunghezza di un atomo. Solo una società che possiede l'energia nucleare avrebbe avuto la necessità di tali parole.

    Quando Oppenheimer (!!!!) ha detto 'io sono diventato il distruttore di mondi', ha citava da questi antichi testi vedici(...)

    RispondiElimina
  4. USAF Declassifica Flying Saucer del 1950
    http://atlanteangardens.blogspot.it/2014/04/usaf-declassifies-1950s-flying-saucer.html

    Ma la storia del Terzo Reich finisce stranamente come era iniziato. Che dire dei dischi Thule-Vril misteriose che sono stati realmente costruiti in piccole quantità? Nel 1945 ci sono stati un bel po 'Haunebu II e Vril 7 dischi volanti. Vril aveva anche provato la Vril 8 Odino e, eventualmente, l'ancor più snella Vril-9 Abjager. Queste imbarcazioni non sono state distrutte, ma evacuati da marzo 1945 al sicuro da bombardamenti alleati o catturare un'area.

    Nell'anno che precede l'inizio della WW2 Germania ha inviato una spedizione in Antartide per scout fuori una posizione per una base militare. I tedeschi hanno trovato una tale posizione nella ex Terra della regina Maud, che la Germania rinominato Neu Schwabenland.

    Lì, in segreto durante 1942-1943, una base è stato costruito in montagna Mühlig-Hoffman. Base 211 (o stazione 211).

    Il velivolo aveva incontrato l'opposizione nemico. "Operazione highjump" conclusa con un fallimento come Byrd tornò dopo diverse settimane, ben al di sotto degli 8 mesi che è stato inteso.

    Nei suoi commenti non ufficiali alla stampa sudamericano Byrd ha dichiarato che è stato attaccato da "aereo nemico" che "potrebbe volare da un polo all'altro a velocità incredibile".

    Successivamente, il fenomeno UFO moderna nacque nel 1947 e programmi di sviluppo a disco concentrato sono stati avviati negli anni '50 che hanno continuato a presentare oggi aeromobili "progetto nera" operato dalla CIA, NSA, e NRO. Così la storia dei programmi disco Terzo Reich non si esaurisce con il crollo del Terzo Reich stesso.

    Continua irrisolto ...

    RispondiElimina