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lunedì 8 luglio 2013

il mistero di babilonia,la madre delle meritrici (parte 6)

I SABBATIANI
La dinastia dei Medici governò l’Italia dal 1537 al 1737. Nel 1665 cominciò a circolare al voce della venuta del Messia nella persona di Shabbetai Zvi. Un Ebreo turco di origine spagnola, le profezie, le visioni e i miracoli di Shabbetai Zvi ingannarono più della metà della popolazione ebraica. Livorno (gestita dai Medici), fu una delle tante comunità inviarono a Smirne dei delegati per rendere omaggio al “re messianico.” Nel mese di aprile del 1666, molte famiglie ebree arrivarono da Roma, Verona e Germania fino a Livorno alla ricerca del loro messiah.”


“Durante la prima metà del XVII secolo, si diffusero alcune stravaganti nozioni secondo cui ci si stava avvicinando al tempo messianico e più in particolare alla redenzione degli ebrei e al loro ritorno a Gerusalemme. Il cosiddetto “anno apocalittico” venne indicato, dagli autori cristiani, nella data del 1666. Questa convinzione era così predominante che Manasse b. Israel nella sua lettera a Cromwell e al Parlamento inglese non esitò a usarlo come pretesto per facilitare la riammissione degli ebrei in Inghilterra, sottolineando che ‘le opinioni di molti cristiani e la mia concordano, sul fatto che il tempo del ritorno alla nostra terra natale sia vicino ‘(vedi Grätz,’ Gesch. ‘x., nota 3, pp xxix. segg.). “(Jewish Encyclopedia)
Shabbetai Zvi (1626-1676) era un cabalista, secondo la Jewish Encyclopedia, “con il suo ascetismo e la sua mortificazione del corpo, secondo i devoti, era in grado di comunicare con Dio e gli angeli, per predire il futuro e per eseguire ogni sorta di miracoli. “Questo falso messia era solo uno dei tanti cabalisti praticanti che impressionarono gli ebrei, con le loro abilità magiche, attraverso i secoli. Gli adepti della Cabala venivano chiamati “Signori del Nome” o “Baal Shem”, ovvero la designazione assegnata ad alcuni maghi che si riteneva operassero miracoli attraverso il nome di Dio. La fede nel potere miracoloso del “Sacro Nome” era diffusa da ormai 2000 anni, ma la denominazione “Baal Shem” sembra avere origine solo con gli ebrei tedesco/polacchi quando entrarono in contatto con la scuola Luriana di pratiche cabaliste. Nesta Webster descrisse nel suo lavoro, Società Segrete e movimenti sovversivi: come i miracoli e la fama del “Baal Shem” aumentarono e si diffusero con l’accettazione di un falso messia:
“Sin dal XVI secolo una grande massa di Ebrei si stabilì in Polonia ed emersero una serie di taumaturghi conosciuti con il nome di Ẓaddiḳim o Baal Shems. Quest’ultimo termine, che significa ‘Signore del Nome,’ ebbe origine dagli ebrei tedeschi/polacchi e deriva dalla convinzione cabalista riguardo al potere del sacro nome di Geova, conosciuto come il ‘Tetragrammaton.’
“Secondo le tradizioni cabalistiche, degli ebrei che possedevano una conoscenza o una santità particolare furono in grado di utilizzare il Nome Divino. Un Ba’al Shem era quindi un individuo che aveva acquisito questo potere e lo avevo utilizzato per creare amuleti, invocare spiriti e prescrivere cure per varie malattie. La Polonia e in particolare la Podolia – che non era ancora stata ceduta alla Russia – divenne un centro nevralgico per il cabalismo, dove si successero una serie straordinaria di movimenti mistici. Nel 1666, quando si credeva che l’era messianica fosse alle porte, tutto il mondo ebraico venne sconvolto dall’improvvisa comparsa di Shabbethai Zebi, il figlio di un pollivendolo a Smirne di nome Mardocheo, il quale si proclamò il Messia promesso e radunò a suo sostegno una enorme seguito non solo tra gli ebrei di Palestina, Egitto e oriente, ma anche tra gli ostinati ebrei dell’Europa continentale. (Cause of Sabbatai Zevi)

Nel settembre del 1666, mentre molti ebrei provenienti dall’Europa andarono in pellegrinaggio per incontrare il loro messia, il sultano turco, Maometto IV, avendo saputo delle pericolose attività di Shabbetai Zvi, pose l’aspirante messia di fronte a delle prove, da cui prontamente si convertì all’Islam negando le sue pretese messianiche – causando un tremendo shock e delusione a quasi tutta la diaspora ebraica.
“… Shabbethai, che era un esperto cabalista ed ebbe il coraggio di pronunciare l’ineffabile nome di Geova, si diceva fosse in possesso di poteri meravigliosi, la sua pelle emanava un profumo squisito e viveva in uno stato di estasi perenne. Le pretese di Shabbethai, al quale venne conferito il titolo di ‘Re dei re della Terra,’ divise in due il mondo ebraico; da una parte, diversi Rabbi lanciarono contro di lui imprecazioni, dall’altra abbiamo una massa di disillusi i quali rimasero profondamente di stucco quando, sfidato dal Sultano per dimostrare la sua messianità, consentendo che li venissero lanciate addosso delle frecce avvelenate, rinunciò improvvisamente alla sua fede ebraica e si proclamò un maomettano.”(Ibid.)
Nonostante la sua professione di fede nell’Islam, Shabbetai Zvi in realtà non abbracciò la fede islamica, ma, nella tradizione dei suoi padri Marrani, si trasformò in un “agente-spirituale” doppio:
“La sua conversione, tuttavia, sembrò essere solo parziale, in quanto a volte assunse il ruolo del pio musulmano, insultando l’ebraismo. Altre volte professava la fede ebraica. In questo modo mantenne la fiducia sia dei musulmani che degli ebrei. “(Ibid.)
“Nel frattempo Sabbatai continuò segretamente ad intessere le sue trame. Così, nel marzo 1668 (a Pasqua), disse di essere stato riempito di nuovo dallo Spirito Santo e di aver ricevuto una rivelazione. Lui, o uno dei suoi seguaci, pubblicò un lavoro mistico indirizzato agli ebrei, in cui vennero fissate le nozioni più fantasiose, come ad esempio il fatto che fosse il vero Messia, nonostante la sua conversione e che il suo scopo era quello di portare migliaia di musulmani al giudaismo. Al sultano invece disse che la sua attività tra gli ebrei era quella di convertirli all’Islam. Ricevette quindi il permesso di associarsi ai suoi precedenti correligionari e di predicare nelle loro sinagoghe. Riuscì così a portare un certo numero di musulmani verso gli insegnamenti della Kabbalah, e, d’altra parte, convertì molti ebrei all’islam, formando così una setta giudeo-turca i cui seguaci implicitamente, credevano in lui …
“Anche se si sà poco su di loro, i vari gruppi chiamati Donmeh (Turco per ‘apostata’) continuano a seguire Sabbatai Zevi.”(Wikipedia)
La filosofia antinomica di Shabbetai Zvi è oggetto di un articolo intitolato “Deutsch Devils” del giornalista israeliano, Barry Chamish, che cita altre fonti ebraiche, a cominciare con 50 Jewish Messiahs di Jerry Rabow, intervenendo anche con proprie osservazioni.
“[Shabatai Zvi] dichiarò che l’avvento dell’era messianica ha fatto sì che i comandamenti della Bibbia non fossero più vincolanti. Proclamò che Dio, ora, consentiva tutto.
“Questa è l’affermazione centrale di Rabbi Antelman; il Shabbatesimo era l’esatto opposto del giudaismo. Tale programma consisteva nel distruggere tutti i principi della Torah e sostituirli con i loro opposti. Incredibilmente, più della metà degli ebrei di tutto il mondo, credettero in lui:
“Pp 101 – Poi finalmente fece l’annuncio per il quale la comunità ebraica aveva atteso per 1600 anni – avrebbe cominciato la Redenzione, il giorno 15 del mese di Sivan, 18 giu 1666
“I seguaci di Shabatai continuarono la loro vita nascosta nella setta turca del Donmeh, le cui attività continuano ancora oggi, come riportato ampiamente quest’anno, anche dal Jerusalem Post… **
“Pp 121 – Il Donmeh trasformò il Purim Shabbatiano in un’orgia annuale, dove i membri si scambiano i coniugi in una cerimonia chiamata ‘spegnere le luci.’ Il Donmeh giustifica le orge del Purim, e la loro pratica regolare in cui ci si scambiano le mogli e ci si impegna in ogni genere di attività sessuale, citando passi biblici “.
Ecco un esempio di come falsi segni e prodigi siano in grado di ingannare le masse religiose, anche se l’operatore dei miracoli ha palesemente rinnegato la fede, ha violato la fiducia dei suoi seguaci dimostrando un carattere riprorevole. La liberazione morale è spesso il cavallo di battaglia dei falsi profeti, il più importante dei quali è Aleister “The Beast” Crowley, il cui libro della legge codifica i valori morali dell’occulto riducendoli ad un unico precetto, illusorio: “Fai quello che vuoi sarà tutta la Legge. “
Shabbetai Zvi fu anche un prototipo dell’Anticristo, il quale sarà una “persona vile” (Dan. 11:21) e un praticante di magia cabalistica i cui miracoli inganneranno gli ebrei con un successo ancora maggiore. L’Anticristo sarà un adepto delle tradizioni occulte, in possesso di una conoscenza nascosta e di tutta la potenza di Satana:
 Ed alla fine del lor regno, quando gli scellerati saranno venuti al colmo, sorgerà un re audace, e sfacciato, ed intendente in sottigliezze. E la sua potenza si fortificherà, ma non già per la sua forza; ed egli farà di strane ruine, e prospererà, ed opererà, e distruggerà i possenti, e il popolo de’ santi. E per lo suo senno, la frode prospererà in man sua; ed egli si magnificherà nel cuor suo, e in pace ne distruggerà molti; e si eleverà contro al Principe de’ principi; ma sarà rotto senza opera di mani. Daniel 8:23-25
La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande.- Apo. 13:02


  fonte:http://watch.pair.com/


 
traduzione:http://www.neovitruvian.it/

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